La Costa Concordia continua a sprofondare nel mare

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E’ sprofondata addirittura di quattro metri, da quando quella tragica notte del 13 gennaio scorso, la Costa Concordia, naufragò all’Isola del Giglio. Se a prua, appunto, ben poco resta ormai scoperto dal mare, a poppa è calata di due metri e questo significa che gli interventi per portarla via dalla riserva, devono essere piuttosto tempestivi per evitare che affondi del tutto. Lo confermerebbero  le indagini che sono state registrate dai sud dei  carabinieri di Genova. Per non parlare della parte centrale del relitto che si è attualmente avvicinata alla roccia sottostante di almeno 2 metri.

I sommozzatori dell’Arma, si sa, hanno fatto l’impossibile per valutare l’entità dei danni, salvare ai tempi eventuali superstiti e capire meglio che cosa è realmente successo e sono entrati nei mesi scorsi per  perlustrare la plancia di comando. Una operazione questa, che ha richiesto l’apertura di  un varco in una vetrata che si trovava a pelo d’acqua. Qualche settimana fa, nel mese di maggio, hanno ripreso con le ispezioni e si sono accorti che quel foro dal quale erano passati era totalmente carico di acqua e allora sono iniziati i calcoli che hanno confermato: Costa Concordia continua ad andare sott’acqua.

 

Del resto non solo questi ma anche molti altri dettagli fanno ritenere che sia sprofondata di circa 4 metri verso lo scoglio sottostante. Nel frattempo, sono state ispezionate parti ancora non raggiunte della Concordia, come il Ponte 0 ed è stata attraversata l’area della nave dove si trovava il casinò. Dalle prime immagini si nota come le alghe abbiano ormai trovato casa nel relitto riempiendo mobili e suppellettili per uno scenario da brivido. Sembra davvero un pò il Titanic e pure questo transatlantico parla di errore umano e morte, in una atmosfera quasi surreale. Poche notizie in merito a quando potrà essere rimossa: si tratta di operazioni lunghe e complesse, oltre che molto dolorose soprattutto per i familiari delle vittime.