Vacanze green sempre più richieste, soprattutto dalle donne

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Viaggi eco-sostenibili, dedicati alla natura, a diretto contatto con il verde. Nelle città sempre più inquinate e cariche di palazzi enormi che lasciano intravedere solo il cielo grigio, si fa strada la voglia di correre all’aria aperta, osservare i fiori che sbocciano in primavera e fuggire per un giorno per gite in campagna. In quest’ottica nascono le vacanze green che, in effetti ci sono sempre state ma ultimamente stanno vivendo un periodo di vero e proprio boom. Ad essere interessate a tale alternativa sono soprattutto le donne, più sensibili a quanto pare al tema dell’ecologia. Tre persone su quattro in questo senso, fanno attenzione al momento della prenotazione e anche dopo a creare un impatto meno pesante possibile sull’ambiente, raggiungendo una cifra pari al 75 per cento.

Per quanto riguarda, invece, gli uomini la cifra giunge al 67 per cento. Qual è il motivo reale che avvicina le persone ad un tipo di soggiorno di tale tipo, a parte la sensibilità personale? I quarantenni soprattutti cominciano a sentire il bisogno di sport all’aperto nel 22 per cento dei casi e dopo i cinquanta la natura è in grado di fornire pace e tranquillità maggiore.

Intorno a trent’anni, invece, ci si accosta soprattutto agli spostamenti alla volta delle capitali europee ma solo se sostenibili. Un esempio su tutti? Copenhagen. Si scelgono, ancora, mete italiane che offrono prodotti a chilometri zero e cibo sano nel 22 per cento dei casi. Il 48 per cento dei viaggiatori gradiscono una struttura integrata nel paesaggio circostante che non impatti sull’ambiente, soprattutto in zone considerate paradisiache e ancora incontaminate. Nel 22 per cento dei casi vanno bene pure gli hotel alimentati da energie sostenibili e rinnovabili. Per il 15 per cento delle persone sarebbe perfetto un complesso in grado di garantire il  consumo di prodotti a filiera corta selezionando fornitori locali, mente il 10% sceglie di soggiornare in hotel realizzati con materiali naturali. Non sempre però c’è ancora la cultura di un risparmio che comincia già durante gli spostamenti verso la meta di vacanza.