Cappadocia, viaggio nella terra lunare

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Per un viaggio indimenticabile, la scelta della zona da visitare è fondamentale: la Cappadocia è una stupenda regione storica dell’Anatolia, nella Turchia centrale, che senza dubbio merita di essere visitata. Tra le caratteristiche più diffuse di questa zona, vi è l’erosione del terreno e dei rilievi montani che provocano un paesaggio unico al mondo, che spesso viene definito Lunare, anche per gli spazi infiniti, bianchi, pieni di solitudine. Si possono  trovare delle profonde pareti rocciose di tufo calcareo che nel corso dei secoli, hanno assunto delle forme originali e divertenti, come quelle che vi proponiamo in foto.

In passato gli abitanti della regione si costruivano dei rifugi sotterranei, che con il tempo sono divenute delle vere città, ancora oggi visitabili, come Kaymaklı, Ozkonak e Derinkuyu: la conformazione del terreno consentiva alle popolazioni di sopravvivere sotto terra per lungo tempo, salvo poi diventare templi in epoche successive. Sono comunque molto suggestive e meritano una visita. Percorrendo la Cappadocia potrete imbattervi in alcuni villaggi caratteristici, che vale la pena di visitare, dispersi in mezzo alla natura incontaminata: tra le più conosciute ricordiamo villaggi e cittadine come Urgup, Goreme, Avanos, Cavusin, Ortahisar e Uchisar. Una giornata la potrete anche trascorrere facendo una rilassante e divertente passeggiata a cavallo lungo il fiume Kizilirmak, che è anche il piu’ lungo della Turchia.

La città con la più alta concentrazione di turisti è senza dubbio Goreme, ma ovviamente ve la sconsigliamo se volete vivere pienamente  la Cappadocia: città come Uchisar o Avanos, sono altrettanto belle e molto meno frequentate dal turismo di massa.  Ad Avanos potrete anche alloggiare in degli alberghi scavati nella roccia e mangiare in ristoranti locali che propongono i piatti della tradizione, a prezzi molto più convenienti. Tra le altre attività che vi consigliamo, anche per un giro in mongolfiera, per godere del paesaggio mozzafiato dall’alto.

Foto credits: Flickr foto by Kate Nev