New York dopo Sandy: danni e devastazione

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Eventi meteorologici fuori dalla norma interessano spesso gli Stati Uniti e, ogni volta, tornare alla normalità non è affatto semplice. Tuttavia, parliamo anche di una nazione piuttosto fiera che seppure in ginocchio sa ricominciare di nuovo. E’ così che sta avvenendo a New York dopo Sandy. Abbiamo tutti chiara la devastazione che l’ha colpita nei giorni scorsi, ma ancora i problemi sono notevoli. Un esempio su tutti è rappresentato dalla parte sud di Manhattan in gran parte senza luce e senza acqua corrente. A gestire l’elettricità ci pensa la ConEdison, che ha comunque tranquillizzato i cittadini. Intanto, ha già sistemato il problema per circa 30.000 persone, ma il pericolo buio sta ancora interessando 227.000 persone.

Per quanto riguarda poi il traffico, se nelle scorse ore il caos era indicibile ora va meglio e questo grazie al grosso impegno di tutti e soprattutto alle misure, piuttosto severe, prese da Michael Bloomberg. L’accesso a Manhattan, ad esempio, è consentito solo alle auto con almeno tre passeggeri a bordo. Fondamentale poi è stata la decisione di far ripartire il trasporto pubblico e di non far pagare i biglietti per qualche ora.

La metropolitana ricomincia a muoversi anche se in parte e con lentezza e nella parte alta di Manhattan (Midtown ed Uptown), quella meno colpita dall’uragano cominciano ad alzare le saracinesche addirittura i negozi e i ristoranti. L’emergenza grande è a Downtown e nelle aree limitrofe, ma ora le cose non potranno che sistemarsi anche se con un pò di tempo. Certo, per riparare tutti i danni sono richieste almeno delle settimane e già si lavora ai tunnel che collegano Manhattan alla terraferma. Qui, infatti, si continua a pompare acqua e in molte strade della zona non è facile vista la mancanza di luce. Ieri sera, si lavorava solo con quella delle auto della polizia. Le Forze dell’Ordine si stanno impegnando a cercare di evitare che nelle case evacuate possano registrarsi fenomeni di sciacallaggio.