Lei è probabilmente l’essere vivente che è rimasta nel corpo di una bambina per più tempo nella storia dell’umanità. Tutti conoscono Rosalia Lombardo, la piccola bimba palermitana morta ai primi del Novecento e perfettamente mummificata. Oggi è possibile vederne il corpo intatto, ma da qualche tempo accade un misterioso fenomeno: sembra che apra gli occhi. In città la chiamano “la Bella addormentata” perché anche il suo colorito non sembra quello di una persona che non c’è più, eppure ultimamente sembra che “si risvegli” più volte al giorno.
Il mistero è stato svelato, ma resta il fatto che chiunque veda la piccola Rosalia viene comunque catturato inevitabilmente dalla sua dolcezza. Aveva solo due anni quando la febbre alta se l’è portata via e nel 1920 le cure non erano certo quelle di oggi. I genitori erano affranti dal dolore e il padre cercò il più grande esperto del periodo per farla imbalsamare. I soldi lo aiutarono ad avere il meglio sulla piazza e Alfredo Salafia ha creato un “capolavoro” che ancora oggi è conservato all’interno delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo.
Il motivo per il quale sembra che apra e chiuda spesso gli occhi è legato, secondo gli studiosi, principalmente all’umidità. Un fenomeno aumentato poi pure dalle luci delle macchine fotografiche. Le stesse creerebbero un sistema di foto-decomposizione, che fa scaturire il curioso movimento di apertura e conseguente chiusura delle palpebre. Chi si trova davanti a questo insolito spettacolo, ovviamente, non sa che dire e pensare e l’emozione è assicurata. Se Rosalia è già una star che attira curiosi da tutto il mondo, ora il suo nome è destinato a diffondersi ancora di più. Il movimento delle palpebre è stato notato da più persone. Fotografando i suoi occhi nel corso di diverse giornate con un arco di sessanta secondi di intervallo tra uno scatto e l’altro sembra quasi tornare a vivere.