Russia il futuro del turismo?

di Valentina Commenta

Il futuro del turismo parla russo? Sembrerebbe proprio così per gli esperti del settore. Soprattutto quello in uscita. Perché se tra visti e spese per il cittadino europeo entrare in Russia è impegnativo, non si può dire la stessa cosa del percorso opposto.

Come ha spiegato recentemente Maria Badakh, exhibition director di Mitt, la più grande fiera russa relativa al mercato dei viaggi, dopo una certa “caduta” dei dati, quelli relative alle vacanze all’estero dei cittadini russi sono cresciuti in modo sostanziale. E le ragioni, secondo la stessa, sono diverse:

I motivi sono tanti, a cominciare dal rafforzamento del rublo nei confronti dell’euro, che da inizio anno ha perso oltre il 10%. Per non parlare dell’allentarsi delle tensioni geopolitiche tra la Federazione e alcuni Paesi tradizionalmente meta dei russi in vacanza, Turchia in primis. L’estate appena trascorsa è stata un successo per alcune destinazioni del Mediterraneo, come Grecia, Italia, Spagna, Bulgaria, Montenegro e Israele.

In particolare la Turchia, che per molti paesi occidentali è divenuta una meta off limits perché ritenuta pericolosa, per la Russia è l’equivalente del paradiso terrestre: luoghi da sogno a basso costo. Per ciò che concerne l’Italia è necessario sottolineare che come meta e mercato turistico, il Bel Paese è sempre stato presente nella mente e nelle pianificazioni dei russi. Soprattutto per ciò che concerne il periodo invernale e l’offerta vacanziera relativa. In questi ultimi tempi poi è stata registrata una crescita, anche semplicemente a livello di interesse ed attenzione che si prevede, diventerà un approccio consolidato a breve, nel momento della pianificazione dei viaggi per il 2017.

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