Eventi: Tour del mistero 2009 e sculture da mangiare, il 30 maggio 2009 al Museo Cividini, Bergamo

 Sabato 30 maggio per festeggiare la maggiore età del “Tour del Mistero” ideato e condotto da 18 anni da Paolo Moschini, il Museo Cividini che ha la sede nella antica Zecca di Bergamo ultima tappa del Tour del Mistero 2009, alle ore 23.00, presenta una scultura di Pierantonio Volpini non solo da guardare, ma anche da mangiare.
Il tour del Mistero ha permesso a decine di migliaia di cittadini e turisti, non solo bergamaschi ma di ogni parte d’ Italia e del mondo, di conoscere e apprezzare angoli segreti, nascosti e solitamente inaccessibili di Bergamo Alta, contribuendo così alla diffusione della sua fama di città d’ arte tra le più belle d’ Italia.

L’ originale idea delle sculture da mangiare nasce dalla mente creativa di Pierantonio Volpini, che fece le sue prime sperimentazioni agli inizi degli anni 80 oltre 25 anni fa e come scriveva il Corriere della Sera del 12/06/87: “…si tratta delle riproduzioni dei quadri di Pierantonio Volpini, sotto forma di risotti in bianco, rosso e verde (“rinfresco patriottico” che… i visitatori potranno gustare o portarsi a casa e conservare in frigirifero)…

Mostra Marc Quinn a Palazzo Forti dal 22 maggio al 27 settembre 2009, Verona

 La Galleria d’ Arte Moderna Palazzo Forti del Comune di Verona organizza un’ importante mostra dedicata a Marc Quinn, curata da Danilo Eccher, esposizione selezionata quale evento collaterale alla 53. Esposizione Internazionale d’ Arte La Biennale di Venezia.
Marc Quinn, uno degli esponenti più originali della Young British Art, sarà presente a Verona con una completa selezione di opere in un evento espositivo che darà alla città una prestigiosa rilevanza internazionale.
La mostra si svilupperà lungo un percorso che andrà a dialogare con i principali siti storici della città attraverso grandi installazioni che verranno posizionate nella cornice scenografica dei monumenti più rappresentativi.

COSA VEDERE
Nella mitologica Casa di Giulietta, “cuore” della rassegna, saranno esposti, accanto ai suoi più celebri lavori – come il ciclo straordinario dedicato ai Flowers Paintings – anche una serie di opere inedite e l’ importantissima opera Siren, realizzata in oro massiccio, esposta tra dicembre 2008 e gennaio 2009 al British Museum di Londra.
A collegamento di tali punti fisici e ideali del percorso sta proprio il tema dell’allestimento scelto dal curatore e dall’ artista stesso, il Mito: la volontà di collocare il nucleo centrale della mostra alla Casa di Giulietta scaturisce dal desiderio di Quinn di immergersi nello scenario di una leggenda per eccellenza, celebrata dal dramma shakespeariano degli amanti veronesi. Luogo reale, ma allo stesso tempo magico dove si coagulano tutte le chiavi di osservazione e di lettura contemporanee del fenomeno di un racconto divenuto patrimonio universale.
La scelta coraggiosa di un coinvolgimento diretto degli spazi cittadini come contenitori significativi delle opere di Quinn, è volta ad aumentare la partecipazione collettiva all’evento e a favorire un autentico confronto fra l’ arte contemporanea e la tradizione culturale del territorio.

Mostra Tutte le anime della mummia al museo archeologico di Chianciano dal 20 giugno 2009 al 6 gennaio 2010

 Un centinaio di oggetti provenienti dalle maggiori collezioni egizie d’ Italia e la ricostruzione parziale di una delle sepolture faraoniche più grandi della Valle dei Re sono il cuore pulsante della mostra allestita a Chianciano (Siena): “Tutte le anime della mummia. La vita oltre la morte ai tempi di Sety I” è la mostra che sarà aperta al pubblico al Museo Civico Archeologico di Chianciano, dal 20 giugno 2009 al 6 gennaio 2010.

Lo scopo dell’esposizione è quello di illustrare il rituale funerario egiziano in età ramesside, mettendo a confronto lo straordinario contesto sepolcrale del faraone Sety I (Nuovo Regno: XIX dinastia, 1290-1279 a.C.), dal quale provengono una quarantina di statuette e un rilievo riuniti per la prima volta a Chianciano, con un ideale corredo funerario di privato della stessa epoca. Oltre al corpo e alla mummia, i raffinati oggetti esposti in mostra raccontano quali “elementi incorporei” costituiscono la persona, e cioè quante sono le “anime” di un egiziano, da proteggere con cura nella tomba perché il defunto abbia una vita eterna dopo la morte.

COSA VEDERE ALLA MOSTRA
Due eleganti vasi canopi in terracotta, uno etrusco e uno egiziano, ideali “case dell’ anima”, introducono alla prima sezione espositiva, dedicata a ciò che gli Egiziani valutano indispensabile alla vita oltre la morte. Ogni egiziano deve garantire immortalità agli “elementi” che lo costituiscono: corpo, cuore, ombra, nome, Ka, Ba e Akh. La mostra dedica a ognuno di questi “elementi” una sottosezione, ricca degli oggetti del corredo funerario che hanno la funzione magica di proteggerli.

Viaggio a Berlino, alla scoperta dell’ ombelico d’ Europa e della città del futuro

 Diceva Clemens von Brentano: “Forse Berlino è l’ unica città dove le persone cosiddette geniali non sono ritenute pazze”. Ebbene, cosa c’ è di meglio che verificare il significato di queste parole nel presente? Ogni giorno migliaia di visitatori vivono la Berlino unificata come la città più eccitante della Germania, come l’ unica che non chiude mai. Le notti non sono lunghe solo a Kreuzberg, il quartiere della scena berlinese, ma anche a Schonhauser Allee fino ad Hermannplatz, 24 ore su 24. C’è tutto per tutti i gusti: dai Kneipe. locali tipici in cui si fa onore alla Nuova cucina tedesca, ai centri per lo shopping come l’ Alexanderplatz e l’ Europa Center con la fontana del globo terrestre.

COSA VEDERE A BERLINO
In piena libertà di gira attraverso la Berlino unificata dall’ Alexanderplatz dedicata allo zar Alessandro I al Kurfurstendamm con i resti della Kaiser Wilhem Gedachtniskirche distrutta dai bombardamenti della II guerra mondiale e non ricostruita a perenne monito dei danni provocati dalle guerre. La torre della televisione è un orrendo edificio alto ben 365 metri che però ha un panoramicissimo caffé girevole a quota 207, ed, infine c’ è la porta di Brandeburgo.
Sul municipio rosso, sede del borgomastro dal 1870 e ora anche del governo congiunto del Land di Berlino, sventola di nuovo lo stendardo con l’ orso, insegna dell’ unificazione; nell’ ampia piazza adiacente svetta il dio del mare, Nettuno, col suo tridente dall’ alto di una gigantesca conchiglia, con le quattro bellezze che simboleggiano il Reno, l’ Elba, l’ Oder e la Wichsel, gruppo bronzeo dello scultore di corte Reinhold Begas.

Eventi: Veneto spettacoli di mistero, a novembre 2009 nella regione Veneto

 Novembre sarà il mese delle leggende e dei misteri del Veneto, proposti come nuova occasione emozionale di visitazione del territorio nel contesto più vasto dell’ offerta turistica della Regione più ospitale d’ Italia. Il progetto, confermato stamani a Rovigo dal vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, verrà realizzato con la convinta collaborazione delle associazioni Pro Loco, alle quali lo stesso Manzato ha chiesto oggi un aiuto culturale e pratico per “fare squadra assieme”, ottenendo consenso e appoggio da parte dell’ Unione Regionale e delle singole Pro Loco, riunite nel capoluogo polesano per la loro annuale assemblea, all’ insegna dello slogan “La parola alle Pro Loco”.

IN RICORDO DI BENETAZZO
I lavori sono iniziati con la commemorazione dell’avv. Michele Benetazzo, scomparso nelle scorse settimane, storico animatore del movimento di volontariato che si riconosce nelle Pro Loco, fondatore nel 1952 a Recoaro della loro Unione Nazionale UNPLI. Sono stati quindi approfonditi quattro temi di base: la funzione dei Consorzi Pro Loco, il ruolo guida dell’ UNPLI Regionale e Provinciale, la sicurezza e il Decreto Legge 81/2008, le licenze amministrative, sanitarie e l’ HACCP. Al termine sono stati consegnati il Premio Pro Loco 2008 e i premi UNPLI Card 2009.

Fiera Internazionale del Libro al Lingotto fiere dal 14 al 18 maggio 2009, Torino

 Il tema dell’ edizione 2009 sarà l’ Io e il suo rapporto con gli altri. La frammentazione dell’Io ha segnato profondamente la cultura novecentesca, sia in campo letterario che artistico. Come sono cambiate la percezione e la rappresentazione del Sé? Per decenni l’ Io ha dovuto annullarsi a favore del gruppo, del Partito, dei movimenti, per cui ogni pur legittima istanza individuale veniva vissuta come pericolosamente antisociale. La crisi dei partiti e dei corpi intermedi di rappresentanza ha rimesso l’ Io al centro della scena, ma ne ha anche sviluppato gli egoismi e l’ insensibilità.
Oggi l’Io sembra preoccupato soltanto del proprio piacere e successo personale, e poco disposto a misurarsi e confrontarsi in un grande progetto collettivo. La società si va configurando come una somma di automi che hanno difficoltà a comunicare tra loro.

UNA RIFLESSIONE SULL’ ANIMA ATTRAVERSO I LIBRI
Ogni discorso sull’ Io deve partire, prima ancora che dalla psicologia, dalle neuroscienze e dalle sue recenti, importanti scoperte. Dove si trova e come è fatta l’anima? Quali sono e come lavorano le strutture fisiologiche che presiedono all’elaborazione del pensiero, delle emozioni, dei ricordi e dei sogni? Quali procedimenti regolano ciò che noi chiamiamo coscienza? Sul tema sono annunciate le lezioni magistrali di illustri scienziati italiani ed esteri, come Edoardo Boncinelli.

Mostra Giuseppe Manigrasso al Palazzo delle Arti, da maggio all’ 8 giugno 2009, Napoli

 Le sale espositive del PAN, Palazzo delle Arti Napoli, ospitano “Giuseppe Manigrasso nell’arte d’ avanguardia napoletana degli anni Settanta” a cura di Maria Savarese, in collaborazione con l’ Archivio di Fabio Donato: la mostra s’ inserisce in una linea di ricerca e di progetto che fa della Documentazione il momento centrale d’ attrazione, di scambio e d’ iniziativa culturale, confermando il percorso d’ interdisciplinarietà avviato e consolidato nel tempo dal Palazzo delle Arti di Napoli.

La mostra è realizzata con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il contributo di Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli, Novelli Arredamenti, Paparo Edizioni.
Un viaggio che, attraverso le opere di Giuseppe Manigrasso, le fotografie di Fabio Donato, le musiche di Arturo Morfino documenta l’attività di uno fra i più eclettici artisti partenopei del Novecento e, allo stesso tempo, ricostruisce il clima fervido di stimoli e attività culturali che si respirava a Napoli negli anni Settanta.

GLI ARTISTI
Lucio Amelio con la Modern Art Agency, Gennaro Vitiello col Teatro Esse, Michele Del Grosso con il Teatro Instabile, Arturo Morfino con il Play Studio, Raffaele Cascone, Vittorio Lucariello con Spazio Libero, Fabio Donato, Mario e Maria Luisa Santella con il loro Teatro Alfred Jarry, Mario Franco, Achille Bonito Oliva, Julian Beck con il Living Theatre, Gianni Pisani, Vincent D’Arista con la Galleria Inesistente, sono solo alcuni tra gli artisti, musicisti, attori, animatori culturali, che in quegli anni hanno creato e promosso scambi, confronti e incontri.

Eventi: Convivio in musica al Castello di Proceno dal 22 maggio al 6 settembre 2009, Viterbo

 Quest’anno il Convivio in Musica si articolerà nell’ arco del periodo che va dal 22 di Maggio al 6 di Settembre e questo per dar modo ad numero maggiore di persone di poter partecipare ai bellissimi concerti in calendario, evitando di concentrare tutti gli eventi nei mesi di Luglio ed Agosto. La nostra Tuscia è bella in tutti i periodi dell’anno e, organizzando i nostri concerti anche in mesi meno turistici, pensiamo di riuscire ad interessare a Proceno un maggior numero di persone veramente amanti dell’arte, della storia e della musica.

IL PROGRAMMA 2009
Il programma di quest’anno rappresenta un percorso strano, forse inconsueto, che nel corso delle varie serate proposte dal Convivio in Musica 2009 accomuna artisti di ieri e di oggi. Pagine di un diario universale paradigma delle esperienze individuali.
Anche quest’anno, come già nel 2007, è stata gentilmente offerta al Castello di Proceno la possibilità di entrare a far parte del prestigioso circuito d’arte “Chambre d’Amis Torre Alfina”. Tale progetto nasce per la prima volta nel 2005, grazie ai due artisti Thomas Lange e Mutsuo Hirano ispirandosi a quello che nel 1986 Jan Hoet aveva realizzato nella città di Gent in Belgio.

Mostra L’ Egitto mai visto al Castello del Buoncosiglio dal 30 maggio all’ 8 novembre 2009, Trento

 Venerdì 15 maggio alle ore 12.00 presso la Biblioteca Trivulziana – Sala Weil Weiss del Castello Sforzesco di Milano, sarà presentata alla stampa nazionale la mostra “Egitto mai visto – Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Bonconsiglio di Trento”.

In anteprima mondiale, a oltre cento anni dalle scoperte, dal 30 maggio all’8 novembre 2009, l’esposizione “Egitto Mai Visto” permetterà di ammirare oltre 800 affascinanti ritrovamenti che fanno parte di due sorprendenti collezioni inedite, profondamente diverse tra loro, una proveniente dal Castello del Buonconsiglio e l’altra dal Museo Egizio. La più ricca e straordinaria raccolta, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l’istituzione museale più importante dopo quella del Cairo, si deve al grande archeologo Ernesto Schiaparelli, celebre in tutto il mondo per la sensazionale scoperta della tomba di Kha, l’architetto del faraone Amenofi III.

L’ ESPOSIZIONE
Grazie agli eccezionali materiali esposti, ai diari di scavo, alle lettere e alla documentazione fotografica, si potrà rivivere l’emozione delle ricerche, effettuate fra il 1908 e il 1920 a Gebelein e soprattutto ad Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, si rifugiò la Sacra Famiglia nella fuga in Egitto.
Il visitatore anche attraverso ricostruzioni scenografiche di forte impatto, sarà condotto in un viaggio alla scoperta di questo capoluogo di provincia dell’Antico Egitto che per 4000 anni ha custodito i segreti della vita quotidiana e dell’Aldilà.
In mostra saranno proposti diversi sarcofagi a cassa stuccati e con iscrizioni variopinte che racconteranno la vita della classe media, di amministratori provinciali e di piccoli proprietari terrieri nella provincia del Medio Egitto fra il 2100-1900 a.C., fra il Primo Periodo Intermedio e il Medio Regno. I sarcofagi, alcuni dei quali ancora contenenti la mummia, saranno accompagnati da tutti gli elementi del corredo funerario che venivano deposti nelle tombe, vale a dire poggiatesta, specchi, sandali, bastoni, archi e frecce, vasellame, cassette in legno, modellini di animali, barche con equipaggi, modelli di attività agricole e artigianali.

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