Chi ha sempre sognato di vedere Catania ma lo ha anche sempre rimandato, può trovare adesso lo stimolo per farlo, visto che, per la Notte dei Musei, si spalancano le porte di molte meraviglie che qui risiedono. Solo per riportare alla memoria alcuni scorci che la Storia ha lasciato in eredità, ricordiamo la mistura di stili che caratterizzano questa città meravigliosa e la loro capacità di suscitare empatia ed emozione.
Sulle tracce di greci e romani
Del periodo greco restano poche tracce (terremoti, colate laviche, i pochi scavi archeologici hanno decisamente remato contro) ma molto suggestive (soprattutto i mosaici, oltre alla bellissima colonna istoriata, sono esposti al Museo civico). Meglio è andata per i resti romani, tra il Teatro Romano (del II secolo), l’Odeon (III secolo), l’Anfiteatro (II secolo), le Terme dell’Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, etc. Interessanti anche i resti dell’acquedotto a via Grassi e ‘u Liotru, il simbolo della città (un elefante in pietra lavica porosa sormontato da un obelisco egittizzante). Le necropoli, del periodo Tardo Antico, si trovano invece a nord e ad est di Catania (puntate ai mausolei di Viale Regina Margherita e Vico Ipogeo), mentre le paleocristiane cripte di Sant’Euplio, di Santa Maria La Grotta, della cappella nell’Ospedale Garibaldi e gli ambienti del cosiddetto Sacro Carcere vanno cercate un po’ ovunque per tutto il territorio urbano.