Castelli della Loira, ecco i più belli

I castelli della Loira, situati nell’omonima regione in Francia, sono molti e tutti meravigliosi: per questo oggi vi proponiamo una selezione dei migliori, per scoprire i loro segreti e per non perdere quelli che sono considerati i più belli in assoluto. Il primo che vi presentiamo è Il castello delle dame così denominato in quanto venne regalato da Enrico II alla sua amante, Diana de Poitiers ed in seguito abitato dalla regina Caterina. Il castello è meraviglioso, con ampi parchi, una grande galleria sopraelevata sul fiume Cher, veramente molto particolare.

Francia: Lascaux e le pitture rupestri

 

Qualcuno le chiama “la Cappella Sistina della preistoria” e non si sbaglia perchè le pitture rupestri di Lascaux, in Francia oltre ad essere famose da decenni sono assolutamente incredibili quanto importanti. Oggi se ne può ammirare solo una copia ma è comunque una esperienza da non perdere, senza contare che la Valle del Vézére garantisce al turista un tour vario ed affascinante. In tutta la zona troverete un fitto reticolo di tunnel e caverne buie con un livello di umidità costante che permette la buona conservazione di queste testimonianze antichissime.Questo perchè fino a 17.000 anni fa non c’erano le case o le capanne e gli uomini vivevano rifugiati sotto le rocce. Nelle profondità soprattutto sono quindi stati trovati dei graffiti dipinti o incisi sulla roccia ottenuti con il semplice ausilio di torce rudimentali. Dovevano essere dei luoghi considerati sacri e non solo abitazioni e si veneravano gli animali che garantivano la sopravvivenza dell’uomo di Cro-Magnon.

Emilia Romagna: un Ferragosto tutto archeologico

Quest’anno in Emilia Romagna si potrà vivere un Ferragosto alternativo, dal sapore archeologico: è prevista infatti l’apertura di tutti i musei e le zone archeologiche statali della Regione. Del resto il termine Ferragosto deriva dalle feriae Augusti, la festività istituita nel 18 a.C. dall’imperatore Ottaviano Augusto per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. Via libera quindi alla scoperta delle antichità romane del nostro territorio!

Tivoli: Villa D’Este e Villa Gregoriana

Tivoli è un microcosmo da scoprire, annebbiata un pò dalla grandezza e dai monumenti spettacolari di Roma ma splendida nel suo piccolo. I tesori più visibili e maggiormente preferiti dai viaggiatori restano Villa d’Este e Villa Gregoriana. Una visita ad entrambi i luoghi vi porterà via un giorno intero ma la sera sarete inevitabilmente soddisfatti.

Scoperto a Kerala il tesoro del maraja

Ha tutte le carte in regola per essere un tesoro da fiaba, ma invece è realtà: a Kerala, nel Sud dell’India, è stato ritrovato il tesoro di un maraja in una stanza segreta di un tempio induista, composto di diamanti, gioielli e altre pietre preziose. La scoperta ha fatto parlare di “El dorado”, tanto questo tesoro è vasto e prezioso, tanto che da un primo esame si parla di una stima approssimativa di decine di milioni di dollari.
Un enorme tesoro di gioielli, pietre preziose e diamanti è stato trovato in un tempio induista appartenente a un maharaja dello stato del Kerala nel sud dell’India. Lo riportano oggi i media indiani che parlano di scoperta di un vero e proprio El Dorado.

Capri, scoperto un affresco del 1300 nella chiesetta di Sant’Anna

 Nella chiesetta di Sant’Anna, prima parrocchia dell’isola, all’interno del borgo medievale, di Capri (Napoli) e’ venuto alla luce un affresco considerato di notevole pregio artistico. L’annuncio e’ stato dato da Don Carmine del Gaudio, parroco della Chiesa di Santo Stefano Protomartire. Si tratta di una crocifissione databile, secondo gli esperti della Sovrintendenza che hanno curato i primi rilievi, al 1300.

La scoperta dell’affresco
L’opera di recupero e’ durata molti mesi: nel corso di lavori di normale manutenzione della parete della piccola e antica chiesa del Borgo Medievale, che fu fino al 1595 la prima parrocchia dell’isola, gli operai dell’impresa edile, attraverso un foro praticato nel muro, si accorsero dell’esistenza di un affresco che era stato murato nel corso degli anni. Dalla grande croce lignea, manca pero’ per motivi legati all’usura del tempo, o ancora da accertare, la figura del Cristo, mentre ben visibile e’ la figura della Vergine, di San Giovanni, di alcuni cherubini ed in basso a sinistra la probabile effige del donatore. L’intera parete e’ adornata di decori ed elementi geometrici e probabilmente l’opera risale al periodo tardo Giottesco.

La notte dei musei a Catania: alla scoperta delle meraviglie proibite della città

 Chi ha sempre sognato di vedere Catania ma lo ha anche sempre rimandato, può trovare adesso lo stimolo per farlo, visto che, per la Notte dei Musei, si spalancano le porte di molte meraviglie che qui risiedono. Solo per riportare alla memoria alcuni scorci che la Storia ha lasciato in eredità, ricordiamo la mistura di stili che caratterizzano questa città meravigliosa e la loro capacità di suscitare empatia ed emozione.

Sulle tracce di greci e romani
Del periodo greco restano poche tracce (terremoti, colate laviche, i pochi scavi archeologici hanno decisamente remato contro) ma molto suggestive (soprattutto i mosaici, oltre alla bellissima colonna istoriata, sono esposti al Museo civico). Meglio è andata per i resti romani, tra il Teatro Romano (del II secolo), l’Odeon (III secolo), l’Anfiteatro (II secolo), le Terme dell’Indirizzo, le Terme della Rotonda, le Terme Achilliane, etc. Interessanti anche i resti dell’acquedotto a via Grassi e ‘u Liotru, il simbolo della città (un elefante in pietra lavica porosa sormontato da un obelisco egittizzante). Le necropoli, del periodo Tardo Antico, si trovano invece a nord e ad est di Catania (puntate ai mausolei di Viale Regina Margherita e Vico Ipogeo), mentre le paleocristiane cripte di Sant’Euplio, di Santa Maria La Grotta, della cappella nell’Ospedale Garibaldi e gli ambienti del cosiddetto Sacro Carcere vanno cercate un po’ ovunque per tutto il territorio urbano.

Riapre al pubblico il Decumano Massimo di Ercolano

 La sinergia tra pubblico e privato ha consentito il recupero del sito archeologico di Ercolano e la riapertura ai visitatori del Decumano Massimo, la strada piu’ importante dell’antica citta’. Dopo anni di intenso lavoro, oggi e’ avvenuto il taglio del nastro affidato a due alunni della scuola elementare ‘F.Giampaglia’ impegnata in un percorso didattico sul sito ercolanese. Un’apertura che non a caso avviene a dieci anni dalla attivita’ dell’Herculaneum Conservation Project ovvero una collaborazione tra la Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli, la British School a Roma e il Packard Humanities Institute che e’ riuscita ad arrestare il degrado in cui versava il sito alla fine del ventesimo secolo. E per il recupero determinante e’ stato il finanziamento del magnate americano David Packard che ha finora investito 15 milioni di euro.

Nerone ai Fori Imperiali: l’ultimo imperatore in mostra fino al 18 settembre a Roma

 Al di la’ di una cupa leggenda che ne ha fatto per due millenni il simbolo di tirannia e nefandezze, colpevole tra l’altro del piu’ celebre incendio della storia, l’imperatore Nerone torna nei luoghi della sua magnificenza in una grande mostra aperta fino al 18 settembre. L’importante esposizione sara’ allestita ai Fori in quattro sedi: il II ordine del Colosseo, la Curia Iulia, il Tempio di Romolo e il Criptoportico neroniano.

Il regno di Nerone
Curata da Maria Antonietta Tomei e Rossella Rea, la rassegna sull’ultimo imperatore giulio-claudio ha lo scopo di rivisitarne la figura, fortemente penalizzata, gia’ all’indomani della sua morte, dalla propaganda dell’aristocrazia, e rivalorizzare, grazie alle novita’ emerse dalle piu’ recenti ricerche, due aspetti cruciali del regno: l’incendio, che distrusse buona parte della citta’ nel 64 d.C., e la conseguente politica di ricostruzione condotta dall’imperatore a fino alla deposizione e al suicidio nel 68 d.C..

Attrazioni gratis: San Pietro al top delle preferenze

 Viaggiare e conoscere autentici tesori dell’arte e dell’architettura in Italia può essere più economico di quanto si immagina: le attrazioni gratuite disseminate lungo lo Stivale sono tantissime e sempre di grande pregio, dal Duomo di Milano ai trulli di Alberobello, passando per la Basilica di San Pietro, in assoluto la preferita dai viaggiatori secondo una classifica di TripdAvisor (www.tripadvisor.it) stilata sulla base dell’indice di popolarità e gradimento espressi dai suoi utenti.

Passeggiate a costo zero
L’Italia ha una ricchezza non da poco: anche una passeggiata a costo zero nelle piazze o nelle chiese delle sue città è un’esperienza che lascia il segno. Fra i monumenti e i luoghi simbolo del territorio nazionale preferiti dagli utenti del portale online specializzato in recensioni di viaggio spiccano la Basilica di San Pietro e l’omonima piazza raccolta nel colonnato del Bernini, fulcro ed emblema della fede cattolica in tutto il mondo, seguiti dal Duomo di Milano (la cattedrale è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 19) e dal Pantheon capitolino, fra i luoghi più affascinanti di Roma (visitabile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 19.30, i festivi dalle 9 alle 13).