Conoscere il Carnevale significa fare un viaggio nel folclore del nostro Paese, alla scoperta di tradizioni e di antichi costumi artigianali popolari. Il Carnevale di Venezia (www.carnevale.venezia.it), assieme a quello di Viareggio, di Putignano e di Ivrea, è considerato tra i più importanti al mondo, la cui fama travalica i confini nazionali e attrae ogni anno l’interesse di migliaia e migliaia di visitatori italiani e stranieri. Il Carnevale di Venezia è conosciuto soprattutto per la bellezza dei costumi, lo sfarzo dei festeggiamenti del volo dell’Angelo e il corteo della festa delle Marie e soprattutto la straordinaria e magica atmosfera della laguna, delle calli, dei canali, dei ponti, dei palazzi storici dove si svolgono i balli, le feste più ricercate, le mostre d’arte, le sfilate di moda e gli spettacoli teatrali, che dal 26 febbraio all’8 marzo impazzano ovunque. E’ il Carnevale più seguito, il più antico d’Italia, ricco di storia e di tradizione, che quest’anno renderà omaggio alle donne e ai festeggiamenti dell’Unità d’Italia.
Italia
Carnevale 2011: da Ivrea a Viareggio
Lo storico Carnevale d’Ivrea (www.carnevalediivrea.it), riconosciuto come “manifestazione italiana di rilevanza internazionale”, è famoso per la Battaglia delle Arance, momento culminante della festa. La battaglia è una rappresentazione storica di una vera lotta popolare contro un barone, combattuta a colpi di arance tra i cittadini a terra, gli aranceri, e le armate del feudatario sui carri. L’intero carnevale, uno dei più spettacolari e divertenti d’Italia, dunque, rappresenta sotto forma di allegoria la rivolta dei cittadini per la libertà dal tiranno. Un altro momento importante della festa, con il lancio di dolci e regali alla popolazione, è il corteo della Mugnaia, che nel passato uccise veramente il barone.
Carnevale 2011: maschere in tutta Italia dal 26 febbraio all’8 marzo
In Italia tutti i festeggiamenti legati al Carnevale – sfilate, processioni, grandi spettacoli, parate in maschera – hanno un comun denominatore: la teatralità. Per ogni festa, dalle Alpi alla Sicilia, c’è una preparazione artigianale molto attenta, quasi maniacale, dei costumi, dei travestimenti, dell’allestimento delle scene e dei carri. Nulla è lasciato al caso, se non la voglia di divertirsi del pubblico e la fantasia nel creare le maschere. In ogni luogo, dalle città alle vallate, dal mare alle montagne, c’è una scenografia diversa, irripetibile: l’architettura di una piazza, il corso di un fiume, il sentiero di un bosco, il viale o il lungomare di una città, i saloni di un palazzo.
I dinosauri della Patagonia ad Arezzo, fino al 30 giugno la paleontologia è a portata di bimbo
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L’Italia s’è desta, fino al 26 giugno al Museo d’Arte di Ravenna
L’arte italiana tra il ’45 e il ’53, ovvero gli otto anni in cui davvero ‘l’Italia s’e’ desta‘, il tempo piu’ vivace, magmatico, contrastato di tutto il nostro Novecento. Il
500! Guidarla è un gioco: la mostra di Gian Maria fino al 27 febbraio alla Mirafiori Galerie
Grandi paesaggi dipinti a olio e interni coloratissimi abitati da giocattoli, simboli e ricordi, sono i temi delle circa 20 opere di Gian Maria che saranno esposte alla Mirafiori Galerie
Prima fiera nazionale del tartufo nero pregiato, il 19 e 20 febbraio a Campoli Appennino
I vecchi “cavatori” partivano nel cuore della notte protetti dal buio e dall’anonimato. Il mestiere di cercatore di tartufi era custodito da un riserbo rigoroso. Pochi ne conoscevano i nomi e la professione. Così come pochissime persone conoscevano i posti dove trovare il prezioso tubero. Accompagnati dal proprio cane lungamente addestrato, i cavatori battevano in lungo e in largo i boschi nei dintorni di Campoli Appennino. Che, con il tempo, è diventato la vera patria del tartufo.
Nei week end del 12/13 e del 19/20 febbraio prossimo Campoli Appennino celebrerà così la Prima Fiera nazionale del Tartufo nero pregiato. E, con l’occasione, sarà tolto il velo, almeno in parte, su quel mestiere così affascinante e inesplorato dei cavatori. Sulle loro storie. Sui ritrovamenti leggendari – proprio a Campoli lo scorso anno è stato trovato il tartufo più grande mai visto, 630 grammi – e sui loro amici a quattro zampe, su quei cani che sono la risorsa più importante di ogni cercatore che si rispetti.
Borsa dei percorsi devozionali e culturali di Oropa: dal 23 al 26 giugno appuntamento sul sacro monte
Come già per le edizioni 2009, 2007 e 2005, la manifestazione “Borsa dei Percorsi Devozionali e Culturali” ha ottenuto anche per l’edizione 2011 l’importante riconoscimento dell’Alto Patronato
del Presidente della Repubblica. Come già nelle precedenti edizioni, la Borsa di Oropa beneficia inoltre dei Patrocini di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e TCI – Touring Club Italiano. La partecipazione al Workshop di incontro tra Buyers stranieri e Operatori dell’offerta Piemontese e Italiana previsto per la giornata di sabato 25 giugno (mattino e pomeriggio), è subordinata all’invio della
scheda di iscrizione.
Massimo Bottura, il migliore chef del mondo, e la sua Osteria francescana di Modena
Massimo Bottura e’ il migliore chef del mondo. Un riconoscimento prestigioso, che gli e’ arrivato dall’Accademia mondiale della cucina di Parigi, e che consacra il 48enne titolare dell’Osteria francescana di Modena – a due passi dalla Ghirlandina, locale che unisce tradizione e modernita’ – nell’olimpo internazionale della gastronomia piu’ raffinata. ”E’ una responsabilita’ enorme, uno stimolo a guardare ancora di piu’ verso il futuro, l’appagamento non so cosa sia”, commenta lui, aggiungendo pero’ che il merito e’ di tutta la ‘brigata’ dell’Osteria, tra cui un cuoco giapponese, ”un grande gruppo che lavora sempre unito, senza soluzione di continuita’ dalla cucina alla sala”. E aggiunge di voler rimanere ben saldo nel suo ristorante modenese, ”per continuare la ricerca a fianco di grandi artigiani’‘.
Arcimboldo in mostra a Palazzo Reale di Milano dal 10 febbraio al 22 maggio
Artista stravagante quanto celebre presso le corti europee del Cinquecento, Giuseppe Arcimboldi, detto Arcimboldo, e’ ricordato a Milano, sua citta’ natale, con una grande mostra, aperta al pubblico nel Palazzo Reale dal 10 febbraio al 22 maggio.
Chi era Arcimboldo
Arcimboldo (Milano 1527-93) parti’ dalla scuola di Leonardo, ispirandosi soprattutto ai ”disegni grotteschi”, con cui il maestro focalizzava i suoi studi sulla fisionomia. Tuttavia Arcimboldo sviluppo’ all’eccesso questo indirizzo, con un’arte stravagante, ma di forte impatto, diventando famoso soprattutto per avere raffigurato teste umane composte da assemblaggi di frutta e ortaggi. Ebbe successo soprattutto presso la corte degli Asburgo a Vienna, dove visse a lungo e dove si trova la maggior parte delle sue opere.