Cosa c’è di meglio che pensare ad un viaggio primaverile per lasciarsi alle spalle i rigori dell’inverno? Hotels.com, leader nella prenotazione di hotel online, consiglia a febbraio di pianificare un viaggio in Giappone per vivere in prima persona uno delle tradizioni più suggestive: l’Hanami.
L’Hanami (“ammirare i fiori”) è l’usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi da fiore giapponesi. Questa raffinata tradizione millenaria è ancora molto sentita, tanto da provocare vere e proprie migrazioni di milioni di giapponesi verso i luoghi in cui la fioritura raggiunge il massimo splendore, tra cui il parco di Ueno a Tokyo, dove si organizzano picnic a base di sushi e sakè all’ombra degli alberi fioriti. Lo splendido spettacolo dei ciliegi in fiore si può ammirare da inizio aprile (nel sud dell’isola di Honshu) fino a metà maggio (nella settentrionale Hokkaidō).
Turismo
Febbraio in California, tra San Diego e Palm Springs all’insegna della sostenibilità ambientale
In California non ci si annoia mai… il turista che ha la fortuna di approdare sulle sue spiagge assolate non ha che l’imbarazzo della scelta per trovare ogni mese qualcosa di caratteristico, con un occhio alle grandi trasformazioni all’insegna della green economy che stando cambiando volto allo Stato più famoso d’America. Per febbraio, da non perdere la nuovissima Broadway Cruise Ship Terminal di San Diego: sono infatti in via di ultimazione i lavori di ristrutturazione e ampliamento del terminal crociere di San Diego. Il terminal ha già ricevuto la certificazione LEED (Leader i Energy and Environmental Design). I costi finali ammontano a oltre 21 milioni di dollari.
Sempre a San Diego, se volete un soggiorno rispettoso dell’ambiente non potete mancare una visita al The Lafayette Hotel & Suites San Diego. The Lafayette riceverà a breve la certificazione LEED, grazie ai lavori di ristrutturazione degli impianti d’acqua ed energetici, alimentati da pannelli solari e realizzati secondo norme di rispetto dell’ambiente.
Prima fiera nazionale del tartufo nero pregiato, il 19 e 20 febbraio a Campoli Appennino
I vecchi “cavatori” partivano nel cuore della notte protetti dal buio e dall’anonimato. Il mestiere di cercatore di tartufi era custodito da un riserbo rigoroso. Pochi ne conoscevano i nomi e la professione. Così come pochissime persone conoscevano i posti dove trovare il prezioso tubero. Accompagnati dal proprio cane lungamente addestrato, i cavatori battevano in lungo e in largo i boschi nei dintorni di Campoli Appennino. Che, con il tempo, è diventato la vera patria del tartufo.
Nei week end del 12/13 e del 19/20 febbraio prossimo Campoli Appennino celebrerà così la Prima Fiera nazionale del Tartufo nero pregiato. E, con l’occasione, sarà tolto il velo, almeno in parte, su quel mestiere così affascinante e inesplorato dei cavatori. Sulle loro storie. Sui ritrovamenti leggendari – proprio a Campoli lo scorso anno è stato trovato il tartufo più grande mai visto, 630 grammi – e sui loro amici a quattro zampe, su quei cani che sono la risorsa più importante di ogni cercatore che si rispetti.
Borsa dei percorsi devozionali e culturali di Oropa: dal 23 al 26 giugno appuntamento sul sacro monte
Come già per le edizioni 2009, 2007 e 2005, la manifestazione “Borsa dei Percorsi Devozionali e Culturali” ha ottenuto anche per l’edizione 2011 l’importante riconoscimento dell’Alto Patronato
del Presidente della Repubblica. Come già nelle precedenti edizioni, la Borsa di Oropa beneficia inoltre dei Patrocini di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e TCI – Touring Club Italiano. La partecipazione al Workshop di incontro tra Buyers stranieri e Operatori dell’offerta Piemontese e Italiana previsto per la giornata di sabato 25 giugno (mattino e pomeriggio), è subordinata all’invio della
scheda di iscrizione.
Isole Baleari: a Ibiza sulle tracce dei Fenici
C’è un lato segreto di Ibiza che riprende vita ogni anno alla fine della stagione turistica, quando i locali sono chiusi (riapriranno solo a metà marzo) e le strade semideserte. È l’antica Ibosium fondata dai Fenici, che nel sesto secolo avanti Cristo la trasformartono in un enclave strategico. Mai del tutto cancellata dalle civiltà e dai popoli che si sono susseguiti nel tempo e hanno fatto dell’Isola Bianca un vero mosaico di culture, la città fenicia (patrimonio dell’umanità dell’Unesco) continua a vivere in angoli segreti e preziosi dell’arcipelago delle Baleari. Come la grotta di es Culleram, a Sant Vicent de sa Cala, un antico santuario dedicato a Tanit, dea della fertilità, della salute, della vita e della morte. Un luogo mitologico immerso nella natura, a cui gli abitanti dell’isola sono molto legati, tanto che ancora oggi la dea Tanit è il simbolo dell’isola.
San Valentino, ultima chiamata: idee last minute e last second
Mandare fiori o organizzare una serata speciale grazie ad un’app, o partecipare ad un gara di frasi d’amore su Facebook. San Valentino corre sul web. Il catalogo Apple per iPhone e iPad e’ una vera miniera: 101 Valentine’s Gifts e’ un generatore di idee regalo mentre Send Flowers può essere utilizzato per inviare fiori. Ma si possono anche inviare messaggi d’amore personalizzati (con Be Mine – Valentines Day Card Creator). L’app Corkscore, invece, aiuta a scegliere il vino giusto per una romantica cena a lume di candela. E per chi ha intenzioni serie, ci sono le applicazioni Tie The Knot e Engagement Ring Finder, guide alla scelta dell’anello perfetto. In vista del 14 febbraio, gli affezionati di Facebook possono partecipare al contest ‘Gli auguri di San Valentino piu’ belli. Le idee virtuali comunque non cancellano quelle più romantiche. Bouquet di fiori con serenata: e’ il nuovo servizio di consegne di fiori a domicilio parigino organizzato per San Valentino da tre francesi, Edouard, Frederic e Vincent, attraverso il sito Internet www.jeveuxunbouquet.com. Per un costo intorno ai 30 euro, l’innamorato puo’ mandare a casa della sua fiamma un fattorino che arrivera’ con il bouquet scelto, e si esibira’ in una performance canora. A disposizione ci sono una inquantina di ‘commessi cantanti’, appositamente selezionati.
Giro del mondo a Las Vegas, la città delle follie
I canali di Venezia, la Tour Eiffel e la Statua della Libertà, il carnevale di Rio e i resti dell’Impero Romano, Montecarlo, il lago di Como e il sud-est asiatico. Per vederli non serve il giro del mondo: basta andare in Nevada, in quella capitale del divertimento e del peccato che è Las Vegas. Patria del gioco d’azzardo, città eccentrica ed eccessiva, ospita casinò diventati leggenda, strutture mastodontiche e kitsch ispirate ai luoghi più belli del pianeta. La movida si concentra nei 6,8 km di Las Vegas Strip, una delle vie più incredibili dove si possa camminare. Qui si trovano 19 dei 25 alberghi più grandi del mondo, per un’offerta complessiva di oltre 67 mila camere, insieme a centri commerciali che fanno la gioia delle fashion-addicted. La Strip è un’oasi di palme, laghi e luci nel deserto del Mojave, fatta di microcosmi eterogenei che si susseguono a perdita d’occhio, accomunati dall’unico desiderio di stupire.
Egitto e Tunisia: la fuga dei turisti verso mete più sicure
Le società europee di viaggi e turismo stanno prefendo destinazioni più sicure e stabili come quelle della Turchia, Marocco e le Isole Canarie al posto dell’Egitto e Tunisia. Lo riferisce il sito di Al Arabiya precisando che dopo il vulcano islandese di Aprile scorso, l’influenza suina ed altre crisi internazionali, il settore del turismo internazionale sperava in una ripresa, ma gli eventi di Tunisia e poi quelli egiziani con la sospensione dei tour invernali in questi due paesi hanno dissipato la speranza per un anno prospero nel turismo. La società TUI Travel, una delle più grandi in Gran Bretagna subirà dei danni di circa 35 milioni di euro a causa degli eventi di Tunisia ed Egitto. “La sfortuna ci perseguita,”sottolinea il direttore della Thomas Cook francese, aggiungendo che i turisti europei erano abituati a passare l’inverno in Tunisia dove i prezzi sono bassi o in Egitto dove il clima è mite.
Arcimboldo in mostra a Palazzo Reale di Milano dal 10 febbraio al 22 maggio
Artista stravagante quanto celebre presso le corti europee del Cinquecento, Giuseppe Arcimboldi, detto Arcimboldo, e’ ricordato a Milano, sua citta’ natale, con una grande mostra, aperta al pubblico nel Palazzo Reale dal 10 febbraio al 22 maggio.
Chi era Arcimboldo
Arcimboldo (Milano 1527-93) parti’ dalla scuola di Leonardo, ispirandosi soprattutto ai ”disegni grotteschi”, con cui il maestro focalizzava i suoi studi sulla fisionomia. Tuttavia Arcimboldo sviluppo’ all’eccesso questo indirizzo, con un’arte stravagante, ma di forte impatto, diventando famoso soprattutto per avere raffigurato teste umane composte da assemblaggi di frutta e ortaggi. Ebbe successo soprattutto presso la corte degli Asburgo a Vienna, dove visse a lungo e dove si trova la maggior parte delle sue opere.
Canaletto sbarca a Washington dal 20 febbraio al 30 maggio alla National Gallery of Art
Dopo il successo di Londra, arriva a Washington la mostra ‘Venezia: Canaletto e i suoi rivali’, che dal 20 febbraio al 30 maggio sara’ in esposizione alla National Gallery of Art. L’allestimento include una sessantina di capolavori dei grandi vedutisti (non solo Canaletto ma anche Bernardo Bellotto, Francesco Guardi, Michele Marieschi, Gaspare Vanvitelli e Luca Carlevarijs) e mette a confronto le diverse interpretazioni che danno della citta’.
Ad aprire la mostra americana – resa possibile dalla Fondazione Bracco – e’ una gondola originale di 10 metri, che fu portata negli Stati Uniti dal pittore Thomas Moran e fa parte della collezione del Mariners’ Museum di Newport News in Virginia. E’ dalla gondola che idealmente parte il tour virtuale fra le calli veneziane. La mostra pero’ ha anche un carattere scientifico. E proprio l’ex sindaco della citta’, Massimo Cacciari, che fa parte dell’advisory board della fondazione ha ricordato il forte legame nella Venezia del ‘700 fra i diversi ambiti della cultura, incluse pittura e scienza. I visitatori potranno anche provare la macchina oscura che alcuni vedutisti, come Canaletto, utilizzavano per dipingere i loro capolavori, cosi’ precisi che e’ possibile utilizzarli per misurare lo sprofondamento di Venezia nei secoli. Dal 1735 – anno in cui sono datati alcune delle opere in mostra – c’e’ stato uno spostamento del livello delle alghe di circa settanta centimetri.