
L’autovettura preferita per le vacanze dagli italiani? Senza dubbio la monovolume. E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato dalla compagnia assicurativa online Direct Line, secondo cui ben il 72% degli automobilisti sceglierebbe questo tipo di mezzo per le proprie ferie, per fare un viaggio o anche per una semplice gita fuori porta. La classifica generale si riferisce a tutto lo stivale ma presenta delle differenze in alcune regioni e perfino tra città e città. In particolare i bresciani pare che siano i più grandi amanti delle monovolume, con un indice di gradimento del 78%, mentre i milanesi preferiscono delle autovetture di grosse dimensioni e gorssa cilindrata, come il Suv.
Una vera e propria stangata quella che si abbatterà sugli italiani che decideranno di spostarsi lungo il paese in auto durante le prossime festività pasquali. Considerati gli attuali livelli dei listini dei carburanti, e una media di 4 pieni a famiglia per l’intera durata della vacanza, ogni nucleo spenderà per le vacanze pasquali 24 euro in più rispetto la Pasqua del 2007 (che si festeggiava l’8 aprile) in caso di auto a benzina, e addirittura 48,4 euro in più in caso di vettura a gasolio!! “Anche quest’anno si conferma il trend che vede i prezzi dei carburanti impazzire pochi giorni prima dell’esodo pasquale – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – ma per la Pasqua 2008 la situazione è particolarmente grave, perché fa seguito ad una serie infinita di rincari registrati negli ultimi mesi nei listini dei carburanti. Proprio l’insostenibilità di tale situazione – spiega Rienzi – spingerà circa 1 famiglia su 5 a rinunciare agli spostamenti in automobile per l’Italia durante le vacanze pasquali, in favore di altri mezzi di trasporto come treni e aerei, al fine di ridurre la spesa oramai proibitiva per il pieno di benzina”.
Le quotazioni record del petrolio stanno registrando i primi effetti sui prezzi dei carburanti alla pompa. Negli impianti Agip il prezzo di vendita consigliato è salito a 1,399 euro/litro, mentre il diesel è volato a 1,320 euro al litro. “Il record del petrolio si tradurrà in una mazzata pari a circa 150 euro a famiglia solo per la voce carburanti – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Il rischio concreto è inoltre quello di ripercussioni pesanti sui prezzi dei prodotti alimentari che viaggiano su ruote, che potrebbero risentire dei maggiori costi di trasporto.