Travel Therapy: se sei depresso prova ad organizzare un viaggio

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Non è una provocazione che in tempi di crisi può apparire ancora meno realistica, ma una conferma che arriva a seguito di una accurata indagine svolta in Europa recentemente da Expedia. Sembra che chi si trova in un periodo di difficoltà incapace di vedere una via di uscita, può trovare benessere con una vacanza non importa quanto sia costosa o lontana la meta, i benefici non tarderanno a farsi sentire. Certo non tutti amano i viaggi, ma adeguare alle proprie esigenze gli spostamenti, non può fare che bene e aiuta davvero a staccare la spina completamente dai problemi quotidiani. Sembra che l’umore migliori già al momento della prenotazione e noi che, chiaramente, adoriamo qualunque avventura fuori casa non possiamo che essere d’accordo.

Gli acquisti regalano un sorriso momentaneo quindi vestiti, scarpe borse per le donne o oggetti tecnologici soprattutto per gli uomini, sono destinati a non funzionare. I rimedi classici sono i migliori: famiglia e spostamenti. Del resto durante un viaggio comunque si fanno delle nuove esperienze e ci si sente presto ricaricati se non guariti del tutto. Lo studio in merito è stato condotto da Expedia con ResearchNow, leader mondiale nella fornitura di panel B2B e B2C e gli intervistati, tutti italiani sono stati almeno mille.

Si chiama Travel Therapy e dimostra le proprietà terapeutiche di un viaggio come hanno capito da tempo gli abitanti del Belpaese dall’animo sempre più votato alle partenze. Se nel 21 per cento dei casi hanno risposto che per sentirsi su basta  “trascorrere più tempo con amici e parenti”, il 20 per cento ha detto che serve “pensare a qualcosa che aiuti a guardare serenamente al futuro”. Al terzo posto, infine, con il 15 per cento dei voti è arrivato proprio il soggiorno fuori città…anche noi avremmo risposto certamente così. E voi? Se quasi la metà sta già meglio dopo aver prenotato per il 48 per cento la felicità arriva all’alba della partenza.