Los Roques, trovato pezzo di velivolo

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La speranza è sempre l’ultima a morire, magari anche solo per scoprire in che modo sarebbero morti i quattro italiani che lo scorso 4 gennaio sono misteriosamente scomparsi a Los Roques. Erano a bordo di uno dei classici velivoli che fanno la spola tra le isole da sogno della zona e poco dopo il decollo nessuna traccia. Ormai è quasi certo che l’aereo sia caduto in mare, ma le acque profonde della zona non permettono di scoprire molto, senza sofisticati mezzi. A bordo c’era anche Vittorio Missoni, della nota famiglia degli stilisti con la compagna e un paio di amici. Fino ad oggi sono state trovate delle borse che appartenevano a loro ma nulla di più, ma c’è una novità. Il mare ha restituito pezzi di un relitto che potrebbe appartenere al mezzo di trasporto sul quale si trovavano quello sfortunato giorno.

Certo al momento solo ipotesi e nessuna certezza, ma su una spiaggia dell’isola di Curacao, quello che è stato trovato è certamente curioso e lascia pensare. Gli esperti stanno verificando se possono appartenere al bimotore su cui viaggiavano proprio Missoni e gli altri italiani che sembrano essere stati inghiottiti dal nulla. Un pò come avvenne qualche anno fa, con la scomparsa di un altro aereo carico di italiani. In quel caso si parlò di dirottamento, della possibilità che gli aerei vengano usati dai narcotrafficanti per trasportare la droga, forse in Colombia. La verità è che, da allora, nessun grosso passo avanti è stato fatto.

Partito da Los Roques l’ultimo velivolo scomparso in ordine di tempo, sembra aver perso quota sensibilmente e questo fa pensare che sia caduto in mare, ma per i familiari certamente ogni novità è uno spiraglio per credere nell’impossibile e a tutt’oggi nulla conferma una scomparsa in mare che è comunque probabile. L’unico dettaglio è che qualche settimana fa era stato trovato un borsone che era stato sistemato proprio a bordo di quell’aereo disperso e poi sono state rinvenute altre due sacche. Il mistero continua.