Intro(pro)spettive volume 3, la personale di Roberto Mercoldi fino al 15 dicembre a Roma

 La galleria Cargo presenta intro(pro)spettive (volume 3), la personale di Roberto Mercoldi
inaugurata il 18 novembre e che terminerà il 15 dicembre 2010 in via del Pigneto 20 a Roma.
L’analisi della città come luogo e dimensione della vita di chi la vive è il nucleo intorno al quale Roberto Mercoldi costruisce la sua ricerca. Nella città si imprime il mutare del tempo sotto forma di storie e di architetture; in essa convivono il passato, il presente e il futuro di chi visse, di chi vive e di chi vivrà. E’ una eredità materiale e collettiva che direttamente o indirettamente chiama tutti i suoi abitanti ad imprimervi un’impronta che verrà tramandata. Questa eredità è in continua trasformazione: ciascuno ne possiede un pezzo, ciascuno la muta e con ciò trasforma il volto di chi la abita.

Servizi di prenotazione web: LateRooms e VolareWeekend oggi insieme

 LateRooms.com – portale leader in UK nella vendita di camere d’hotel con oltre 44.000 strutture in tutto il mondo e 5.000 in Italia – e VolareWeekend.com – l’innovativo motore di ricerca voli e hotel che individua ovunque nel web solo le migliori offerte di viaggio – hanno stretto un accordo che prevede l’integrazione di tutti gli hotel di LateRooms.com sul portale Volareweekend.com.
LateRooms.com diventa così fornitore e partner unico di VolareWeekend.com e sarà l’unico portale del suo genere a essere visibile e ricercabile su tutte le destinazioni coperte dal motore di ricerca.

GUIDA DI VIAGGIO A LUGANO: per gli Italiani è come essere a casa

 Situata sull’omonimo lago ai piedi del monte San Salvatore, si trova la città di Lugano (30.000 abitanti circa), principale centro economico, turistico e commerciale del Canton Ticino, che si trova nella parte meridionale della Svizzera e che è quello che presenta maggiori affinità con l’Italia, a partire dall’uso della lingua
. Grazie alla sua posizione favorevole (dista solo 15 km. dal confine italiano di Ponte Chiasso), al suo clima mitigato dalla presenza del lago che favorisce la presenza di una vegetazione molto rigogliosa a dispetto della latitudine e alla presenza di numerosi negozi, ristoranti e alberghi di livello, Lugano è sicuramente tra le mete turistiche principali di tutta la Svizzera e, soprattutto per chi vive nel Piemonte e nella Lombardia settentrionale, può essere visitata anche nell’arco di una sola giornata. L’economia locale si basa soprattutto sul turismo, sull’agricoltura e sull’attività bancaria.

Lugano è una città molto bella,immortalata tra gli altri dal cantautore di Teramo Ivan Graziani, in una canzone che ha fatto per il turismo dall’Italia verso la città cantonale forse di più delle tante bellissime vedute. Sarà banale dirlo, ma per noi italiani stare a Lugano è come essere a casa. Praticamente al confine con l’Italia. La gente parla italiano, veste italiano e mangia italiano (con le gustose varianti). La città si trova in una dell’omonimo lago, circondata da bellissimi panorami alpini. Il suo centro in stile tipicamente lombardo si visita facilmente a piedi e grazie al suo clima ogni periodo dell’anno è adatto per un soggiorno.

Le prime tracce sicure dell’esistenza di una comunità possono essere fatte risalire all’anno 875 al quale risale il primo documento che parla di “Sancti Laurentii in Luano”. La costruzione della Basilica di San Lorenzo (poi divenuta Cattedrale nel 1888) è della seconda metà dell’XI secolo. Oggetto di continue contese ducali (Como e Milano) Lugano e le sue Pievi passano sotto il dominio degli svizzeri nel 1513. Dominazione che si perpetua fino al 1798 anno in cui, sotto la spinta dei grandi rivolgimenti europei, chiede ed ottiene l’indipendenza entrando a far parte della Confederazione Svizzera. Lugano rimane sede della Fiera Grossa, una delle più importanti fiere del bestiame in Europa, dal 1515 fino all’inizio del XX secolo.

Il Centro Storico: E’ sicuramente la zona più interessante della città, sempre molto animata soprattutto nella bella stagione, nei periodi festivi e nei fine-settimana. La sua visita può iniziare sicuramente da Piazza della Riforma, in cui si trova il Municipio, per poi proseguire lungo Via Nassa e Via Canova (in cui si trova il Museo d’Arte), in cui si trovano alcuni dei maggiori locali e negozi della città. Risalendo lungo l’interno si possono visitare Piazza Dante, con la Chiesa di Sant’Antonio, la Cattedrale di San Lorenzo e il Convento dei Cappuccini.

Il Lungolago: dopo aver visitato il centro storico non può mancare una passeggiata (sempre molto gradevole) sul lago. Si può iniziare con la visita della Chiesa di Santa Maria degli Angioli con il vicino Giardino Belvedere, e poi risalire verso il centro sino al punto dove partono i traghetti, che consentono di raggiungere le altre località del lago, tra cui Campione d’Italia, in maniera semplice e piacevole, godendo magari dello stupendo panorama. Si prosegue poi con il Lungolago Albertolli, che conduce fino al Parco Civico, uno dei luoghi più belli di Lugano, che ospita tra l’altro il Museo delle Belle Arti (Villa Ciani), il Palazzo dei Congressi e il Museo di Storia Naturale.
Altre destinazioni a Lugano: nella parte meridionale della città si trovano la Riva Caccia, lungo la quale sorge il Museo d’Arte Moderna, e la località Paradiso, da cui parte la caratteristica Funicolare (impedibile per chi si reca a Lugano) che sale sino al Monte San Salvatore, dove si può gustare un caffé ammirando lo splendido panorama. Altra funicolare permette di salire sul Monte Brè, da cui si gode ugualmente di un bel panorama.

Guida di viaggio a Como:Un piccolo mondo tutto da assaporare

 Città di confine in bilico tra differenti culture, Como vive prima di tutto in quanto capitale del suo lago, come se questo costituisse un piccolo mondo a sé stante. Situazione contraddittoria se si pensa al carattere laborioso e provinciale dei suoi abitanti e al turismo internazionale legato allo splendido scenario naturale. La città vorrebbe infatti rivestire i ruoli di centro industriale e di centro turistico allo stesso tempo, sebbene l’industria della seta (attività tipicamente comasca) sia in forte crisi e la mentalità turistica non ancora del tutto formata.
Il centro della città è situato sul lungolago, a pochi passi da piazza del Duomo, una delle maggiori cattedrali lombarde. Il nucleo storico presenta ancora l’aspetto dell’originario castrum romano, con mura medievali ben conservate e grandi torri di vedetta (Porta Torre, Torre Gattoni, San Vitale)
In inverno il clima è mite con estati ventilate, alberi fioriti in primavera, ed altre fantastiche caratteristiche rendono Como una meta ideale in tutte le stagioni.

Si può stare tranquillamente sdraiati sotto un ulivo nella zona della Tremezzina ed ammirare le nevi perenni della Grigna. La massima distanza stradale nella provincia non supera i 100 km., quindi si può passare dal centro città alle zone selvagge, oppure dall’estate all’inverno in un’ora di auto.

Il Lago di Como, chiamato anche Lario, con i suoi 410 metri di profondità è il più profondo dei tre laghi subalpini italiani ed è uno dei più profondi d’Europa. Con la sua grande massa d’acqua influenza il clima delle sponde e regala alla zona del Centro Lago e del promontorio di Bellagio un clima simile a quello della riviera ligure. Vi crescono l’alloro e l’ulivo, i giardini ospitano palme e piante tropicali, prospera il florovivaismo.

Alle bellezze naturali la Provincia di Como aggiunge poi un patrimonio artistico originale ed affascinante, nel quale si individuano almeno tre filoni di interesse. Il primo, più appariscente, è costituito dalle ville del Lago di Como, uniche al mondo sia per il loro valore architettonico e paesaggistico che per i tesori che contengono. Il secondo, più nascosto e colto, è costituito dall’incredibile concentrazione sul territorio di chiese romaniche, a testimonianza di un medioevo comasco tutt’altro che buio.

Il terzo, più evocativo ed intrigante, è costituito dalle numerose opere di fortificazione militare di diversa epoca, con relativi aneddoti e leggende, a memoria di un passato turbolento ed avventuroso. Tre patrimoni artistici che propongono il territorio del comasco per una scoperta artistica non banale, stimolante facilmente accessibile ,e di notevole spessore culturale.

In tutte le stagioni la “piccola” Provincia di Como si rivela al visitatore come uno scrigno ricchissimo di sorprese e di esperienze inaspettate, di paesaggi unici e suggestivi e di bellezze un po’ nascoste da visitare con calma.

Numerosi sono i monumenti che si possono visitare: suggeriamo di partire da Piazza Duomo, con la Cattedrale la cui straordinaria bellezza si deve alla bravura dei Maestri Comacini. Notevole è l’adiacente Palazzo del Broletto, antica sede comunale.

Vale la pena visitare anche Piazza Verdi, con i monumenti che ricordano varie epoche storiche (le mura medioevali, il teatro neoclassico e la Casa del Fascio), la Basilica di San Fedele e Porta Torre.

Da Piazza Duomo proseguiamo per Corso Vittorio Emanuele, via piena di negozi, bar e ristoranti, fino a giungere a Palazzo Giovio, sede del Museo Civico Archeologico dedicato a diversi periodi storici che vanno dalla Preistoria fino al Medioevo (segnaliamo in particolare la sezione che ospita i resti di epoca romana).

Accanto al Palazzo Olginati si trova invece il Museo Storico “Giuseppe Garibaldi”, diviso in varie sezioni: risorgimento, etnografia,storia contemporanea, e quadreria.

Di particolare interesse sono i resti delle chiese medievali di San Marco, San Nazzaro, Santa Margherita e Santa Caterina. Si prosegue poi per la Pinacoteca Civica.

Dopo aver ammirato le opere della Pinacoteca si può proseguire in Via Armando Diaz fino ad arrivare nella splendida Piazza Volta. A pochi passi da qui troviamo il lago, i giardini pubblici (punto di incontro per gli abitanti di Como ed i turisti durante l’estate) ed alcune opere dell’architetto Terragni, come il Novocomum, esempio del razionalismo architettonico italiano, o la casa Giuliani – Frigerio.

Una visita merita il Tempio Voltiano, inaugurato nel 1928 per celebrare l’opera di Alessandro Volta, celebre scienziato comasco; il Tempio ospita più di 200 reperti di cui circa la metà originali.

Altra grande attrazione turistica della città è il Museo della Seta, che conserva antichi macchinari e tessuti, che mostra 150 anni di tradizione delle tecniche relative alla lavorazione della seta. Tra le curiosità segnaliamo il Museo Rivarossi dell’omonima azienda produttrice di trenini in miniatura.

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Italia, paese degli agriturismi

 Dal 1998 al 2008 le strutture agrituristiche italiane sono aumentate di oltre il 90%, raggiungendo il ragguardevole numero di 18.480 sul territorio nazionale e attestandosi su un volume di affari che supera il miliardo di euro l’anno. E’ il dato diffuso in occasione di AgrieTour, nona edizione del Salone nazionale dell’agriturismo che si inaugura domani ad Arezzo. In testa alla classifica nazionale, come numero di strutture operanti, si conferma la Toscana (4.061), seguita da Trentino Alto Adige (3.229), Veneto (1.222), Lombardia (1.132) e Umbria (1.052).

GUIDA DI VIAGGIO A SASSARI: un piccolo paradiso da visitare, tutto all’italiana!

 Sassari, capoluogo della omonima provincia sarda, ha circa centotrentamila abitanti. Sorge nella Sardegna nord occidentale su di un tavolato calcareo disteso verso il mare, in direzione del poco distante Golfo dell’Asinara, circondato dai rilievi del Logudoro a sud e dal fiume Mannu ad ovest e dalla regione dell’Anglona ad est, in un clima tipicamente mediterraneo con estati calde e un modesto tasso di piovosità.

Importante centro commerciale ma anche agricolo, in particolare per la produzione ortofrutticola e vinicola.
In epoca più recente (XIX secolo) si ebbe un grande sviluppo della coltivazione dell’ olivo, e ormai gli oliveti caratterizzano i dintorni della città.
Il centro urbano costituisce il nucleo dell omonima area metropolitana regionale di oltre 225 000 abitanti e di un’area urbana con i centri a corona della città di circa 275 000 abitanti.
Ogni giorno per usufruire dei servizi gravitano in città circa 300.000 persone tra residenti, lavoratori e studenti di ogni parte della regione, ecco perché spesso si parla di Sassari come del capoluogo regionale del nord Sardegna.

Le origini
L’odierno toponimo ricorre dalla metà del XII secolo in diverse forme, fra quali anche Sassaris, Sassaro, Sasser, Sacer, alternato con Thathari, Thathar, Táttari, essendo non raro il passaggio ss-th nella lingua sarda. Secondo Massimo Pittau trova riscontro in altre località (sássari, sátzari, sátzeri, perda’e sássari, perda’e sassu, sássinu-a), tradotto come “ciottoli di fiume” dal sardiano o nuragico, antecedente al latino saxum.
Questo conferma l’origine non medioevale, ma bensì nuragica e forse prenuragica, dell’insediamento nelle valli sassaresi, ricche di sorgenti e corsi d’acqua. [3] Secondo Salvatore Dedòla, la radice originaria sarebbe Thar- (come per Thar-ros), il cui raddoppio è derivato dal sumerico e accadico per indicarne le pertinenze territoriali, e persiste in altri esempi come Buddi-Buddi.

Nel corso della sua storia, questa terra, ha subito il passaggio di diverse civiltà, quali pisani, genovesi, aragonesi ed austriaci, fino a giungere alla conquista d’indipendenza con l’Unità d’Italia.

Monumenti & Attrazioni
Il monumento per antonomasia di Sassari è la fontana del Rosello, costruita in stile tardo-rinascimentale e caratterizzata da statue rappresentanti le stagioni e una statua di San Gavino a cavallo.

Ubicato nel cuore della città, il Duomo intitolato a San Nicola di Bari.
Eretto nel XIII secolo secondo le linee dell’architettura romanica, fu successivamente ristrutturato in stile gotico con facciata barocca.
All’interno potrete ammirare affreschi del XVII secolo.

Il Palazzo Ducale, un edificio monumentale del 1775-1805 in pietra calcarea.

Interessante la Torre di Sant’Antonio, uno dei resti delle mura pisane erette nel XIII secolo.

Degno di visita anche il Museo Nazionale Sanna, diviso in sette sale a seconda del periodo storico dei reperti archeologi ivi custoditi.
Abbiamo cosi la sala dedicata alla preistoria, dal paleolitico inferiore al neolitico antico; la sala del Monte d’Accoddi; la sala delle tombe ipogeiche, le “Domus de janas”, provenienti da diverse necropoli; giungiamo poi alla sala riservata alla civiltà nuragica; nella quinta sala potrete ammirare reperti etruschi e greci mentre nella sesta quelli inerenti al periodo della dominazione romana nell’antico porto Torres.

GUIDA DI VIAGGIO A NAPOLI:una città multiculturale piena di vita e di anime contrastanti

 Napoli, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Campania, è una la più grande città del Sud Italia e conta oltre 990.000 abitanti.
Situata lungo la costa che si affaccia sul Golfo di Napoli, la città partenopea si sviluppa dalla pendici del Vesuvio fino ai Campi Flegrei.

Anime contrastanti che si scontrano e convivono l’una di fianco all’altro, come si comprende non appena si mette piede in città. Le splendide memorie storiche del Museo di Capodimonte e del Palazzo Reale insieme ai peggiori segni della modernità, traffico e caos. La devozione religiosa per San Gennaro che convive con l’anima pagana della città, conservata e tramandata nella Napoli Sotterranea e nella Cappella San Severo, tra le “capuzzelle” dei morti e e l’alchimia del Cristo Velato. E poi scorci di un panorama senza eguali, regole di vita che valgono soltanto qui e in nessun altro posto della terra. C’è tanto da vedere, e non è facile scegliere. Napoli è un vero teatro della vita, a cielo aperto, gratis ed accessibile a tutti. Ma non aspettatevi solo scenette divertenti e sfondi da cartolina.

Napoli è una città bellissima, che vive tra mille contraddizioni. Angoli meravigliosi ed altri difficili e duri. Nonostante i numerosi pregiudizi nessuno che si rechi in visita a Napoli se ne va senza portarsi dietro, ricordi, sentimenti e colori che lo spingeranno non solo a ricordarla con affetto, ma anche a sperare di rivisitarla presto. Napoli è allo stesso tempo l’orgoglio e il risentimento del sud. I Napoletani sono i primi a sapere che la loro città è un luogo magico, di enormi potenzialità e dove le prime vittime di una criminalità forte e presente sono sopratutto loro. Ma non abbiate paura di visitare questo luogo magico, che per i turisti è tutto sommato tranquillo. Basta usare il solito buon senso. Una cosa è certa, dopo un paio di giorni a Napoli, diventerete strenui difensori di questa città.

Di origini antichissime, Napoli si pensa sia stata fondata da alcuni coloni greci nel lontano VIII secolo a.C.
Oggi Napoli è una città multiculturale, ricca di monumenti e con un’economia variegata.
San Gennaro, festeggiato il 19 settembre, è il patrono di Napoli