Città del Capo è una metropoli del Sudafrica in piena trasformazione: anche a Città del Capo la globalizzazione ha attecchito. Ci sono i centri commerciali come il Waterfront (dove in realtà ci sono più turisti che capetonians!), la nuova città dello shopping di Canal Walk e il Waterkant: il quartiere considerato il Greenwich Village del Sudafrica, con club gay, ristorantini, boutique etniche.
Città del Capo è un pò il simbolo di questa voglia di nuovo, è il luogo delle possibilità, infatti la chiamano “Mother City“: città-madre di un nuovo mondo nella punta più estrema dell’ Africa. Città del Capo non più d 15 anni fa era in rovina: la zona centrale sui pendii della Lowenhgel (La collina dei Leoni) e del Tafelberg era rimasta arretrata già prima della fine dell’ apartheid. Per decenni il popolo è stato diviso in due dagli afrikaaner che, forti della loro supremazia, volevano trasformarla in un paradiso per bianchi. Oggi sulla vittoriana Longstreet, la strada che dal porto attraversa il cuore di Città del Capo, abitano artisti, musicisti e creativi, soprattutto molti neri: registi di film pubblicitari, professionisti del mondo del computer, stilisti, pittori, ragazzi che preferiscono Città del Capo piuttosto che l’ entroterra poco accogliente.