Chinasia: alla scoperta dei mille volti della cultura cinese

 L’Anno della cultura cinese in Italia in una serie di tour

Si apre una nuova stagione all’insegna della cultura e del viaggio di scoperta per Chinasia: mentre prende il via l’Anno della cultura cinese in Italia, promosso dall’Ambasciata della Repubblica popolare cinese di Roma, l’operatore specialista da vent’anni sulla destinazione chiude in positivo il bilancio dell’estate e punta ad una programmazione invernale dedicata al meglio della storia cinese antica e contemporanea.

La Cina dopo l’Expo di Shangai
Quest’anno la Cina è protagonista di importanti progetti di promozione culturale che stanno tenendo accesi i riflettori sulla destinazione in ambito nazionale e internazionale, a partire da una manifestazione di enorme portata come l’Expo di Shanghai – commenta Giancarlo Monaco, Amministratore unico Chinasia Tour Operator –. I viaggiatori italiani continuano a premiare l’alta qualità e il taglio culturale delle nostre proposte, e dopo una stagione estiva più che soddisfacente stiamo registrando ottimi riscontri per le partenze dei prossimi mesi, concentrate sugli itinerari dai 9 ai 15 giorni tra le grandi metropoli moderne e le città-gioiello della Cina più tradizionale”.

Masashi Echigo alla galleria Extraspazio di Roma: il 25 e 26 settembre incontro con l’artista

 Giornate Europee del patrimonio 25 e 26 settembre 2010

Nella storia dell’arte, dalle avanguardie storiche a oggi, sono stati molti gli artisti che hanno lavorato con materiali di recupero e molti, dopo Duchamp, hanno dato nuovo valore e significato agli object trouvés. Altri hanno lavorato sullo spazio mentale, sul rapporto tra pieno e vuoto, tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, o ancora sulla memoria dei luoghi e delle azioni.

L’arte di Masashi Echigo
Masashi Echigo un giovane artista nato in Giappone (nel 1982), dove si è laureato in architettura: dopo la laurea è partito alla volta di numerose città europee, con le quali ha instaurato un rapporto di conoscenza e di scambio. Camminando tra le persone e i luoghi ha visto, trovato e scelto diversi oggetti, creando ogni volta singolari installazioni spaziali ed emozionali.
A Roma, nell’estate 2010, l’artista ha visitato la Galleria Nazionale d’Arte Moderna ed è voluto andare dietro le quinte delle sale, per entrare nei magazzini e nei cortili colmi di antichi mobili e scaffalature, da restaurare o da dismettere. Così è nato il rapporto con il museo, la sua storia e i suoi spazi più remoti.
Ciò che ha colpito l’artista è stato il vuoto di quegli scaffali, cassetti, ripiani una volta occupati. Mobili destinati all’archiviazione di carte dell’attività del museo.

Terre e cielo, la personale di Mikel Gjokaj fino al 10 ottobre al complesso del Vittoriano di Roma

 La mostra “Mikel Gjokaj. Terre e cielo”, ospitata al Complesso del Vittoriano dall’11 settembre al 10 ottobre 2010, è la prima retrospettiva italiana dedicata al maestro Mikel Gjokaj, nato in Kosovo nel 1946 e residente a Roma dal 1975, che vuole far conoscere l’universo pittorico dell’artista attraverso oltre cento opere tra dipinti ad olio, disegni, acquerelli, tecniche miste ed incisioni realizzate negli ultimi trentacinque anni. Come scrive Enzo Bilardello, “sono stato alcune volte nella casa studio di Gjokaj e, da subito, ho percepito che lì Roma non c’è. Da qualsiasi parte si guardi, si vede terra, coltivata e no, si vede cielo, si vedono alberi e sparsi casali, ma la nozione di trovarsi a Roma non perviene agli occhi e neppure se ne ha la sensazione. Mi sono domandato se, oscuramente, Gjokaj non abbia riprodotto il suo mondo d’origine, pur in condizioni decisamente migliori e prospere. Un mondo le cui coordinate sono tre: la terra, il cielo, e la continua ierogamia operata dall’arte. Il marinaio Colombo aveva la necessità di porre l’argine alla distesa d’acqua sempre uguale, il terricolo Gjokaj, anche nel luogo più sedimentato di storia e arte, ha potuto trovare un angolo che replica gli orizzonti delle sue origini: terra e cielo.

Dialogo tra due collezioni in mostra dal 16 settembre al 7 novembre al Museo Praz di Modena

 Si intitola “Conversation pieces n. 2: dialogo tra due collezioni” la mostra realizzata per la Giornata del Contemporaneo promossa dall’AMACI, al Museo Praz di Modena. La mostra sarà visitabile dal 16 settembre al 7 novembre 2010, ed esporrà opere di Nicholas Hlobo, Vik Muniz, Luca Maria Patella, Mario Fici, manifatture olandesi e francesi. A partire dal primo video di Francesco Vezzoli, Ok !The Praz is Right, realizzato nel Museo Praz nel 1997, passando attraverso l’installazione di Olaf Nicolai, Conversation Pieces, del 2006, fino al’esposizione nel 2007 dell’opera di Andrea Aquilanti, Casa Praz, nello stesso luogo che l’artista aveva scelto di rappresentare, l’arte contemporanea è stata ospitata più volte e con esiti assai felici negli ambienti della Casa Museo. Lo stesso Praz per altro era ai suoi tempi lui stesso collezionista delle opere dei suoi amici artisti, come Clerici o Leonor Fini.

Caravaggio: il mistero dei due San Francesco in meditazione. La mostra a Carpineto romano

 Il sottosegretario ai Beni e alle Attivita’ Culturali, Francesco Maria Giro, ha inaugurato lo scorso week-end la mostra ”Caravaggio: il mistero dei due San Francesco in meditazione”, a Carpineto Romano.
L’esposizione, allestita nella splendida cornice di Palazzo Aldobrandini e curata da Rossella Vodret -spiega in una nota il sottosegretario- e’ basata sul confronto della tela raffigurante ‘San Francesco in meditazione, conservato nella chiesa di San Pietro di Carpineto e in deposito presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, con la sua copia, custodita nella Chiesa dell’Immacolata Concezione dei Cappuccini in via Veneto a Roma“.

La vita di Michelangelo nelle carte autografe, fino al 14 novembre a Siena

 Le carte ‘cantano’ e raccontano dettagli inediti di personalita’ illustri. Potrebbe essere questo il messaggio della mostra ‘La vita di Michelangelo. Carte, poesie, lettere e disegni autografi’ che a Siena, presso il Complesso Museale di Santa Maria della Scala da domani al 14 novembre, rivelera’ la personalita’ e i rapporti con la citta’ toscana del grande artista. A svelare i ‘misteri’ di Michelangelo saranno infatti le lettere, le poesie, le carte di cantiere e altri documenti provenienti dall’Archivio Buonarroti, di proprieta’ della Fondazione Casa Buonarroti. Un ricco patrimonio che raccoglie le carte di famiglia consentendo di dare vita ad un ritratto completo del maestro.

Il mondo che non vedo: da domani al 26 settembre al Museo di Roma in Trastevere

 La mostra “Il mondo che non vedo” promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma e dall’Associazione Culturale Officine Fotografiche inaugura oggi a Roma presso il Museo di Roma in Trastevere, alle ore 18.00, e rimarrà aperta al pubblico dal 9 al 26 Settembre. La mostra, che tratta il tema dell’archeologia industriale, dei luoghi abbandonati e degradati delle nostre metropoli, vuole essere un dialogo ed un confronto tra le architetture della città di Roma e quelle delle altre città italiane ed europee.

Il Museo d’arte Mendrisio inaugura La Collezione, dal 18 settembre al 14 novembre

 La prima ampia rassegna sulla collezione completa suggella l’opera di ristrutturazione del Museo d’arte Mendrisio, avviata nel 1982 e conclusasi nel 2009. Con la presentazione di una ricca selezione di opere dal ‘600 al contemporaneo s’inaugura la permanente, che rimarrà poi esposta anche in concomitanza con le mostre temporanee. 180 opere d’arte, che spaziano dal XVI al XXI secolo, illustrano le collezioni del Museo d’arte Mendrisio in una mostra all’interno degli spazi di recente restaurati dello storico Complesso di San Giovanni. Autori importanti nella storia artistica locale, ma anche classici dell’arte moderna: un patrimonio che si è andato man mano arricchendo e che oggi conta, grazie al recente arrivo di consistenti depositi, oltre 2’500 opere.

Festival del Medioevo in Val d’Aosta: dal 17 al 19 settembre ad Aosta, Verres e Quart

 Valorizzare il patrimonio di beni architettonici che risale al Medioevo e’ l’obiettivo del primo festival del Medioevo, in programma dal 17 al 19 settembre ad Aosta, Verres e Quart. Il Medioevo vide fiorire in Valle d’Aosta manieri e luoghi di culto, capaci di resistere nel loro splendore al trascorrere dei secoli, che sono oggi meta di un turismo sempre piu’ interessato alla storia delle nobili famiglie valdostane. Tra le testimonianze che la regione alpina conserva, le piu’ celebri sono senz’altro gli storici edifici eretti a partire dal IX e X secolo a.C.(castelli, ospizi, chiese) ma la storia millenaria della Valle d’Aosta si ritrova anche nella cultura popolare, nei valichi e nelle vie di comunicazione.

New York: alla galleria Arte è Kaos di Alassio gli scatti di Avigdor

 E’ stata inaugurata il 22 agosto, presso la galleria d’arte di Alassio ‘Arte e’ Kaos’, la mostra dell’architetto e fotografo Giorgio Avigdor intitolata ‘New York’. L’esposizione presenta 21 fotografie della Grande Mela che tracciano un ritratto di citta’ intimo, silenzioso e metafisico in grado di riflettere l’identita’ che si nasconde dietro il caos metropolitano, i grattacieli e il melting pot della grande citta’. ”New York e’ una citta’ complessa -spiega il critico Nicola Angerame- e Giorgio Avigdor, che li’ vi abita ormai stabilmente da dieci anni, ne rappresenta la parte piu’ intima, quella che sta attorno alla propria abitazione e studio. Ciascuno di noi vive le citta’ in modi che sono personali -prosegue- ritagliando nel caotico assembramento di vie, stazioni, bar, musei, shop e altro un universo di senso che parte da aspettative di vita e termina in ricordi piu’ o meno sfumati“.