Ad Avellino quest’anno si è acceso per la prima volta il mercatino natalizio, e strizza l’occhio ai golosi. Nell’aria l’aroma del vin brulé si fonde col profumo di salumi, formaggi e dolci della tradizione irpina. Tra le casette in legno d’abete, illuminate da alberi e decori variopinti, si vive un’esperienza culinaria gourmand. La gastronomia è regina delle bancarelle. Fino all’Epifania si possono gustare prelibatezze come la soppressata e il Carmasciano, un particolare pecorino che nasce nelle Mefite della Valle d’Ansanto dal latte della pecora laticauda. Mani esperte preparano crêpe farcite con tutti gli ingredienti che la fantasia suggerisce e fondono il caciocavallo sui carboni ardenti per spalmarlo su bruschette arricchite con fette di salame. Tra i dolci fa bella mostra di sé il rinomato torrone irpino insieme ai classici della tradizione campana: mostaccioli, sfogliatelle, susamielli, da gustare con un bicchierino di crema di babà.
Saint Moritz, la regina della Settimana bianca
Elegante, aristocratica, esclusiva, distaccata. Eppure, amata in tutto il mondo. E’ St. Moritz, la località montana più famosa al mondo che anche a dieci gradi sotto zero – temperatura media dell’inverno delle Alpi svizzere dei Grigioni – regala un mondo incantato fatto di feste spumeggianti e storie d’altri tempi. Un rifugio dorato, un mito che si rinnova ogni anno. Alle pendici del Piz Nair il borgo sembra un delizioso presepe bianco, lucente e gelato. La neve ricopre ogni cosa, cancellandone i contorni: pendii, prati, strade, alberi, insegne. I tetti delle case fumano e le luci alle finestre regalano un’atmosfera ancor più suggestiva. Il lago è ormai completamente ghiacciato, le montagne ricoperte di neve danno la sensazione di proteggere il borgo dal gelo e i sentieri immacolati fanno venir voglia di scivolarci sopra, di sciare fino a valle. Uno scampanellio anticipa l’arrivo di una slitta trainata da cavalli, che galoppano tra gli alberi sollevando le neve ghiacciata.
Natale in Abruzzo, per rivivere le tradizioni della montagna
È un Natale che si vive soprattutto nella tradizione quello che accomuna le tante iniziative invernali in Abruzzo, fra suggestive montagne innevate e riti d’altri tempi. Sono i giorni in cui gli zampognari scendono dal Gran Sasso e dalla Majella per scaldare i borghi con le nenie natalizie e in moltissimi paesi si rinnova la tradizione del presepe vivente. Fra le rappresentazioni della Natività, allestite ogni anno con la paziente collaborazione di tutta la popolazione locale, le più famose sono quella di Rivisondoli (www.comune.rivisondoli.aq.it/turismo.html), paesino incastonato in un panorama mozzafiato, e quella di Cerqueto di Fano Adriano (www.cerqueto.net/presepe.html). Quest’ultimo, il più antico della provincia teramana, si svolge nella sera di Santo Stefano nella piazza del paese, con un allestimento mozzafiato aggrappato al Gran Sasso. A Torricella Sicura torna il presepe etnografico “Le Genti della Laga”, su una superficie di 600 metri quadrati che invita ad immergersi nell’atmosfera dell’antico Abruzzo teramano.
Guida di viaggio a San Gimignano:una passeggiata suggestiva tra mura e torri medievali!
San Gimignano, un paese da favola in provincia di Siena, caratteristico per la Vernaccia e per le sue torri, si erge su di un colle a dominio della Val d’Elsa.
Tutta la città è di incantevole bellezza ed il centro storico è Patrimonio dell’Umanità. per apprezzare lo charme di questo luogo è sufficiente passeggiare nel perimetro cittadino…
Tra le chiese da vedere segnaliamo quelle di S. Pietro , S. Bartolo , S. Jacopo , la Collegiata di S. Maria Assunta e S. Agostino , con affreschi di Benozzo Cozzoli.
Interessanti i musei di Arte Sacra , Etrusco e la Pinacoteca .
Caratteristiche sono le vie e le scalinate , da non dimenticare sono le piazze del paese, tutte molto belle e realizzate secondo il concetto medievale di spazio cittadino
San Gimignano è certamente un borgo degno di una visita non breve. Il centro è un vero e proprio gioiello d’arte che conserva intatto il fascino di un’epoca passata. La città costituisce tutt’oggi una delle più esemplari e genuine testimonianze dell’urbanistica medievale della regione Toscana.
Guida di viaggio a Toledo: Città medievale considerata un vero e proprio monumento nazionale!
Toledo è una città situata al centro della Spagna, ed apparteneva all’antico Regno di Castiglia che aveva come capitale la città di Burgos. Attualmente è capoluogo dell’omonima provincia e della Comunità Autonoma di Castiglia-La Mancia (75.000 abitanti circa, toledani, in spagnolo toledanos).
Toledo conta alcuni fra i più splendidi monumenti storici della Spagna. È una città medievale situata su una piccola collina che domina il Río Tajo, con strette strade tortuose rimaste praticamente intatte. La città possiede numerosi musei, gallerie, chiese e castelli. Purtroppo è anche affollata di turisti e per godersi appieno le sue bellezze conviene pernottarvi e visitarla di sera o di mattina presto. La città (60.000 abitanti) è considerata monumento nazionale e grazie al buon clima e alla vicinanza a Madrid, da cui è raggiungibile e visitabile in una giornata, è possibile visitarla durante tutto l’arco dell’anno.
La città è considerata monumento nazionale e grazie al buon clima e alla vicinanza a Madrid, da cui è raggiungibile e visitabile in una giornata, è possibile visitarla durante tutto l’arco dell’anno.
Oggi è un centro culturale (è sede di una prestigiosa e antica università) e artistico di primo livello, nonchè il principale centro amministrativo della regione.
DA VISITARE
Plaza Zocodover: è un’animata piazza che costituisce la parte più bella e animata di Toledo.
Vi si giunge dal Puente de Alcantara. Nei suoi pressi l’interessante Museo de Santa Cruz, il Convent de la Concepcion, e l’antica fortezza, l’Alcazar.
Plaza de la Catedral: dall’Alcazar attraverso la Calle del Comercio si giunge facilmente alla piazza principale di Toledo, che ospita il complesso della Cattedrale con la Torre, uno dei monumenti più belli di tutta la Spagna, in cui è possibile visitare anche il Museo.
Non lontano si trova l’Ayutamento (il Municipio).
Cento luoghi incantati da vedere nella vita: il Fai indica i 100 posti da non perdere in Italia
Un salto all’Isola Madre, il paradiso sul Lago Maggiore, che Flaubert considerava il ”il luogo piu’ voluttuoso al mondo”. Oppure una sosta di pace nell’incanto severo dell’Abbazia di San Fruttuoso, sospesa tra mare e forre in una insenatura del Monte di Portofino. Ma anche l’incredibile Scarzuola, in Umbria, l’utopica citta’ nata dal genio dell’architetto Buzzi, quello che con Gio’ Ponti aveva fondato la rivista Domus. O la Camera della Badessa, a Parma, con la sorpresa di quegli affreschi del Correggio belli da togliere il fiato. Il Fai mette insieme in un libro 100 luoghi italiani ”da vedere nella vita” e tra tante meraviglie e’ veramente difficile scegliere. Le regioni italiane ci sono tutte, dalla Valle d’Aosta al Lazio, dalla Lombardia alla Sicilia, con una sequenza spettacolare di gioielli del patrimonio, in gran parte poco noti e scelti in linea di massima tra cittadine minori e borghi dalla curatrice Lucia Borromeo Dina che ne ha affidato il racconto ad una squadra di grandi esperti. Per far conoscere sempre di piu’ agli italiani la struggente bellezza del Belpaese, spiega Giulia Maria Mozzoni Crespi. E nello stesso tempo per sottolineare ancora una volta le grandi esigenze di tutela di questo ineguagliabile patrimonio d’arte e di storia: ”pensate che ogni anno un volume di cemento ampio come Piazza San Pietro e alto come l’Everest va a coprire superfici verdi”, avverte la combattiva presidente onorario del Fondo Ambiente italiano.
Il Presepe meccanizzato in mostra a Genova, al Palazzo della Regione
Sceglie il palazzo della Regione Liguria, in piazza De Ferrari, lo storico ”Presepio Meccanizzato” di Campo Ligure, in Valle Stura per raccontare e far conoscere ai genovesi un pezzetto della sua storia. In versione ridotta, ma ben riuscita, e’ visibile dall’esterno tutti i giorni nei portici di piazza De Ferrari, fino al 6 gennaio.
Il ”Presepio Meccanizzato” di Campo Ligure e’ un viaggio dentro gli antichi mestieri della tradizione della Valle Stura e del territorio ligure. Tutto questo grazie alle statuine realizzate all’inizio del ‘900 che un tempo si muovevano senza energia elettrica, utilizzando la forza motrice di una ruota di bicicletta fatta girare con una manovella dai ragazzini del paese.
All’Arena di Verona 400 presepi di tutto il mondo in mostra
La stella cometa che spunta dall’Arena di Verona e’ uno dei simboli del Natale in Italia, visto che l’evento richiama appassionati da tutto il mondo. Ma la cometa luminosa, posizionata in piazza Bra, e’ diventata da tempo l’immagine storica della 27/a Rassegna internazionale del Presepio nell’Arte e nella Tradizione, ospitata nel grande anfiteatro scaligero sino a domenica 23 gennaio. L’apertura e’ prevista tutti i giorni, compresi i festivi, con orario continuato dalle 9 alle 20. La collezione di quest’anno e’ composta da oltre 400 presepi e di opere d’arte, ispirate al tema religioso del Santo Natale.
Guida di viaggio a Cipro: lasciatevi trasportare dalla fiabesche atmosfere levantine
Cipro è un’isola del Mar Mediterraneo orientale, la terza per estensione. È situata a sud della Turchia (70 km), a breve distanza dalle coste del Vicino Oriente (100 km) e 500 km a nord dall’Egitto; geograficamente, si situa in Asia.
Cipro è la terza isola del Mediterraneo, subito dopo Sicilia e Sardegna in ordine di grandezza. Dista 75 km dalla costa turca e 100 km da quella siriana. Rodi è 400 km più ad ovest.
Cipro comprende una pianura centrale limitata a nord e a sud da due catene montuose, i monti di Kyrenia e il Troodos rispettivamente.
L’isola è occupata per circa i due terzi della superficie dalla Repubblica di Cipro, che dal 1º maggio 2004 fa parte dell’Unione Europea. Il restante territorio, nella zona settentrionale dell’isola, è occupato dalla Repubblica Turca di Cipro Nord (TRNC) che è stata proclamata dopo l’intervento militare turco del 1974.
Origini
L’isola conosce dal 1974 una situazione di aperta conflittualità fra la comunità greca e quella turca.
L’occupazione militare da parte della Turchia di un terzo del territorio dell’isola fece esplodere il conflitto interreligioso e intercomunitario e il gesto condannato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La sovranità dell’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro Nord ad oggi non viene riconosciuta da nessun orgnanismo internazionale, ad eccezione della Turchia.
Un fitto e intricato reticolato, denominato linea verde, delimita le due regioni dell’Isola, mentre identità collettive e personali precedentemente intersecate sono oggi cristallizzate e trincerate al di qua e al di là della buffer zone, la zona cuscinetto.
La capitale è Nicosia. Nel sud dell’isola la lingua principale è il greco, mentre nel nord è il turco. L’inglese è comunque diffuso in tutta l’isola.
Cristianesimo ortodosso, armeno e maronita rappresentano la fede del Sud, mentre l’islam sunnita è praticato al Nord.
Nicosia
Da non perdere la visita alla città vecchia racchiusa e protetta dalle mura veneziane del XVI secolo.
La porzione orientale delle mura bastionate lasciano spazio alla bella e antica Porta di Famagosta, un tempo passaggio obbligato per recarsi e uscire dalla città.
Tutta l’architettura antica è estremamente affascinante ed evocativa di un tempo oramai andato…lasciatevi trasportare dalla fiabesche atmosfere levantine passeggiando per ore fra le case ed i vicoli della città vecchia!
Il centro di Nicosia nord è piazza Atatürk, nella parte nord-occidentale della città. Dalla piazza la via principale corre in direzione nord fino alla Porta di Kyrenia (Girne), anch’essa ben conservata. Accanto alla porta, un monastero del XVII secolo ospita il Museo Turco, che comprende una collezione di cimeli dervisci. La Moschea Selimiye, costruita nel XIII secolo, è uno dei migliori esempi di architettura gotica del paese. Famoso in tutto il mondo, il Büyük Hammam, nel sud della città, è il bagno turco più grande di Nicosia. Nella parte meridionale della città la maggior parte degli alberghi, economici o meno, è concentrata nei pressi delle mura; un po’ più a sud c’è anche un ostello della gioventù, accanto al quale si trova un negozio di cibi macrobiotici. Nel nord la maggior parte degli alberghi si trova nei dintorni della Moschea Selimiye, che è anche la zona migliore in cui andare a mangiare un boccone. Se siete alloggiati nel sud e volete visitare il nord, potrete ottenere un permesso di ingresso valido per una giornata. Non è consentito effettuare escursioni giornaliere nella direzione opposta.
Guida di viaggio a Pescara: una città giovane e moderna orientata al futuro
Pescara è una città giovanissima, tranquilla ed efficiente, ordinata ed elegante, in riva al Mare Adriatico, con lunghissime spiagge sabbiose, dotate di ottime strutture turistiche, che nulla hanno da invidiare alla Riviera Romagnola.Senza dimenticare il porto turistico “Marina di Pescara”, uno dei più grandi dell’Adriatico.
Origini
Molti conoscono Pescara per essere una delle città principali della regione, si tratta di un luogo giovane a causa della seconda guerra mondiale che ha spazzato via per sempre tantissimi monumenti.
Ancora dopo la prima guerra mondiale, alla foce del fiume Pescara esistevano due distinte cittadine. A sud la più antica Pescara (ora Portanuova), cresciuta intorno alla fortezza cinquecentesca che presidiava il fiume, di cui non resta pressoché nulla. A nord del fiume, intorno al santuario della Madonna dei Sette Dolori, sorgeva Castellammare Adriatico, che con la costruzione della ferrovia (1863), aveva conosciuto un buon sviluppo turistico. La fusione dei due comuni fu sancita nel 1926, con il patrocinio di Gabriele D’Annunzio, che favorì la nomina della nuova città al rango di capoluogo di una piccola provincia, ricavata da quelle di Chieti e Teramo. I nuovi edifici della città iniziarono a sorgere soprattutto lungo l’Adriatica, oggi corso Vittorio Emanuele, che continua a essere la principale arteria cittadina, e unisce i due nuclei attraverso un ponte, edificato nel 1934. Pescara, capoluogo dell’omonima provincia dell’Abruzzo, è una città di circa 124.000 abitanti.
Attrattive
Pescara, la città più popolosa dell’Abruzzo è anche la più apprezzata e frequentata località balneare della regione, grazie allo splendido arenile che si affianca, per una decina di chilometri, al centro cittadino e alle vicine pinete.Oggi Pescara è un apprezzato centro di turismo congressuale e una moderna stazione balneare, con ampie spiagge racchiuse tra due pinete che ne segnano i confini: a nord, la Riserva Naturale di S. Filomena, annoverata tra gli ultimi ecosistemi della costa Adriatica; a sud, la pineta d’Avalos, di dannunziana memoria, inserita in un bel quartiere residenziale, con architetture Liberty.
Dell’antica Pescara rimane il centro storico, con la casa natale di D’Annunzio, ora adibita a museo, e altri interessanti monumenti, quali la cattedrale di S. Cetteo e la basilica della Madonna dei Sette Dolori.