Alice Springs è il cuore rosso dell’Australia. Un città che nel tempo è diventata un vero e proprio simbolo, un simbolo per l’Australia e per la stessa cultura aborigena. Infatti, nel 1971, Geoffrey Bardon fece dipingere un aborigeno, per la prima volta, in un vero e proprio spazio pubblico.
Itinerari di Viaggio
Mete esotiche ottobre 2013
Le mete esotiche e lontane sono desiderio di molti, ai quali piacerebbe passare una vacanza, magari sotto Natale o Capodanno, in meravigliose spiagge e al caldo. Queste mete seppur lontane non sono più così inaccessibili, anzi, ottobre è un ottimo mese per poter organizzare una vacanza di questo tipo: infatti proprio in questo periodo dell’anno nelle agenzie di viaggio spuntano le prime offerte, quelle migliori, e prenotando quindi con largo anticipo, si può davvero realizzare il desiderio di una vacanza esotica a costi contenuti.
Ponte del 1 novembre con Ryanair
Da un po’ di tempo ormai è ricominciata la routine quotidiana con gli impegni di sempre e il lavoro dopo le vacanze estive. Ma è sempre bene, quando si può, continuare a fare dei piccolo breack, magari brevi, però farli e dedicare del tempo a se stessi e a luoghi non ancora visitati o che ci piacerebbe rivedere.Presto dunque arriverà’ il prossimo ponte che ci permetterà di prendere una piccola pausa dal lavoro, il ponte per la festa di santi, il 1 novembre, che quest’anno cadrà proprio di venerdì.
Viaggi low cost autunno 2013 Slovenia Kranjska Gora
L’autunno prende il posto dell’estate cominciando a cambiare il paesaggio circostante. Proprio questa stagione da vita ad un tipo di turismo diverso da quello estivo, un turismo che riesce tranquillamente ad offrite delle ottime mete grazie ai viaggi last minute e low cost. Al confine con l’Italia c’è un luogo meraviglioso, un posto che offre paesaggi sorprendenti in tutti i periodi dell’anno: la Slovenia. Da tempo la Slovenia risulta una delle mete ambite dagli italiani, italiani che dopo esserci stati anche per solo qualche giorno se ne innamorano.
Famiglia compie il giro del mondo in due anni
Una bella avventura, quella del viaggio durato due anni della famiglia di italo-svizzeri Gianni Sentinelli, architetto e Barbara Di Renzo, professoressa, con le figlie Giada e Anahita hanno concluso la loro avventura a Porto Seguro, in Bahia-Brasile, concludendo il viaggio insieme al vecchio amico Jean Pierre Salerno, vice direttore del La Torre Resort, nella bella spiaggia di Mutá, a 15 minuti dal centro della città. Per prima cosa hanno venduto casa, preparare le valigie con 50 kg di libri per far studiare le due figlie, lasciato il lavoro, salutato parenti e amici per intraprendere un biennio sabbatico ma non privo di qualche difficoltà.
All’arrivo a Porto Seguro, nello stato di Bahia, in Brasile, dove si è concluso il loro epico viaggio intorno al Mondo, hanno dichiarato:
Guida di Viaggio ad Alaquas:un importante città culturale e sociale valenciana
Alaquas si trova a soli sette chilometri dalla città di Valencia, nel territorio di Horta sud ed è una città importante dal punto di vista culturale e sociale, perché ospita
Guida di Viaggio a Zurigo:per antonomasia città delle Banche e della Borsa valori; ma non solo
Situata all’estremità settentrionale del lago omonimo e sulle due sponde del fiume Limmat, Zurigo è capoluogo del cantone omonimo. Divisa in 12 quartieri (Kreise), è la città più grande della Svizzera, nonché il maggiore centro commerciale, economico, culturale e soprattutto finanziario della Svizzera. Nel corso della sua storia ha ospitato personaggi celebri come Thomas Mann e James Joyce.
Origini:
Venne fatta erigere nell’853 dal re Ludovico il Germanico, le cui figlie ne furono le prime badesse; il monastero accoglieva signore della nobiltà della Germana meridionale. Dal 1524, la Fraumà¼nster è una chiesa parrocchiale ed un luogo di culto di grande influenza.
La chiesa presenta una facciata occidentale neogotica, risalente al 1911; notevoli sono il coro romanico, le navate a transetto e la Marienkappelle, la capella mariana della torre meridionale, che racchiude antichi affreschi.
Caratteristiche:
Zurigo non è solo la città svizzera per antonomasia delle Banche e della Borsa valori: il suo nome ‘Zu reich’ (troppo ricca) potrebbe indurre a pensarlo, ma questa città è anche molto pittoresca, grazie al fiume e al lago che la bagnano (potabili!), lontana dalle nevrosi di tante grandi città, e anche molto viva e di tendenza.
La città è di gran lunga la più importante di tutta la Confederazione, sia per numero di abitanti, che per importanza commerciale ed economica, nell’ambito europeo. Grazie alla presenza di numerose industrie nelle sue vicinanze e grazie alla presenza di numerose attività commerciali e finanziarie (tra cui l’importante Borsa), Zurigo ha sviluppato una notevole ricchezza che ha contribuito a renderla una città dall’aspetto molto gradevole, con quartieri (soprattutto nella zona centrale) dall’aspetto elegante e moderno. Inoltre proprio grazie a questo benessere la città vanta numerosi locali e negozi esclusivi, e i suoi abitanti hanno il tenore di vita più alto di tutta la Svizzera.
La Riva Sinistra: vi si può accedere dal Walche-Brucke, il ponte che conduce proprio di fronte alla grande Haupt-Banhoff, la stazione dei treni, molto importante sia nel traffico nazionale che in quello europeo, a fianco della quale si trova il Museo Nazionale (ingresso gratuito), che ripercorre le tappe della storia elvetica. Proseguendo a sud lungo la sponda del fiume si incontra la Banhoff-Quai, che conduce alla terrazza del Lindenhof. Proseguendo ancora a sud si incontrano la Chiesa di St.Peter e l’antico Frau-Munster, con le splendide vetrate. Tutto intorno una serie di vie storiche formano un’area pedonale molto affascinante. Dalla vicina Parade Platz si può percorrere quella che viene considerata la via più esclusiva di Zurigo, la Bahnof Strasse, ricca di negozi esclusivi, che riconduce di nuovo alla stazione.
La Riva Destra: attraverso il Rathaus-Brucke si accede all’altra sponda del fiume, in cui si trovano numerosi luoghi che meritano una visita, a cominciare proprio dal Rathaus (il Municipio), in stile rinascimentale, da cui si può percorrere la Limmatquai, cui seguono la Cattedrale in stile romanico-gotico, uno degli edifici religiosi più importanti della Svizzera, la sempre animata Bellevue Platz con il Teatro dell’Opera, e risalendo verso nord sulla Rami-Strasse, il Museo delle Belle Arti con la zona dell’Università. Poco distante si trova la Niederdorfstrasse, la strada più animata nelle ore notturne.
Guida di Viaggio ad Alcalà de Henares:sede di un antica e famosa università
Ad Alcalá de Henares ha sede un’antica e famosa università, fondata pensate nel 1499. La cittadina è punteggiata dai presidi dell’università e zeppa di studenti. Gli antichi “Colegios” universitari sono davvero interessanti: del ‘400 il Colegios de las Filipensas, del ‘600 il Colegios de los Augustinos, de la Paloma, de Leon del 1595, de Vizcaya del 1563.
Molto antico anche l’ospedale di Antezana, risalente al 1483, oggi è l’ospedale più antico in uso di Europa.
Non lontana da Madrid la città si trova sulle rive del fiume Henares.
Origini & Storia:
Fu la residenza reale e presenta numerosi monumenti d’interesse, come: il palazzo arcivescovile (palacio Arzobispal), il monastero de Las Bernardas, la chiesa con la torre di San Justo, i conventi del ‘500 de las Carmelitas de la Imagen , de las Ursulas e de las Magdalenas.
Nacque qui Cervantes e fu battezzato nella gotica chiesa di Santa Maria la Mayor.
Deve il suo nome attuale agli Arabi, dal momento che “Alcalá” deriva dalla parola araba ﺍﻟﻘﻠﻌـة ( al-qalʿa ), che significa “roccaforte”, una delle quali si ergeva in effetti sul fiume Henares.
Al tempo della dominazione romana, invece, la cittadina si chiamava Complutum.
La sua fortuna iniziò nel XVI secolo perché fu residenza reale. Nel 1498 il cardinale Francisco Jimenez de Cisneros, famoso uomo politico spagnolo (1436-1517) che alla morte di Ferdinando il Cattolico fu reggente del trono di Spagna, vi fondò la “Universitas Complutensis” che presto divenne fra le più celebri università d’Europa di quel tempo.
Nel 1836 la città iniziò a perdere d’importanza.
Oggi è un centro industriale.
Guida di Viaggio a Trujillo:un città medievale dell Estremadura spagnola
Trujillo è una località dell’Estremadura spagnola con circa 10 mila abitanti. L’impressione che ha il viaggiatore quando si avvicina a Trujillo è quella di trovarsi di fronte ad una città medievale: la città si staglia sopra una roccia di granito dove torri e rovine si alzano al cielo, strade pavimentate di pietra si avvicinano all’abitato. Trujillo aveva in passato la fama di fortezza inespugnabile e si capisce bene perché.
Tutto intorno domina la campagna, dove non è insolito vedere i maiali iberici in giro, maiali famosi per la produzione del fantastico Jamon Iberico.
Origini:
Le origini di Trujillo affondano le loro radici nell’insediamento primitivo chiamato Turgalium. Dopo essere stata occupata da romani e visigoti, Trujillo rimase per più di 500 anni sotto il dominio degli arabi, epoca in cui l’enclave conobbe uno sviluppo notevole. Successivamente, nel 1232, fu conquistata dai cristiani e dal re Fernando III, ma sarà il re Giovanni II che concederà a Trujillo il titolo di città, nel 1430. Nel XVI secolo, Trujillo vivrà un’epoca di grande splendore, grazie al ruolo giocato nella scoperta dell’America. La città ha dato i natali a due grandi conquistatori: Francisco Pizarro, che scoprì il Perú, e Francisco de Orellana. In questa città sono nati anche altri personaggi illustri come Fray Jerónimo de Loaísa, primo vescovo di Cartagena de Indias, e Nuflo de Chaves, che scoprì la Bolivia.
La città è strutturata attorno alla monumentale Plaza Mayor, dominata da una statua equestre di Pizarro realizzata in bronzo. Nel corso dei secoli, è stata il centro della vita sociale e commerciale della città e ha ospitato mercati, feste e spettacoli di ogni tipo. Nel XVI secolo è diventata una piazza signorile, poiché i conquistatori e diverse famiglie nobili iniziarono a costruire qui i propri palazzi e le proprie case. Sulla piazza domina la chiesa di San Martín, eretta tra il XIV e il XVI secolo. La chiesa, caratterizzata da un’unica navata e volta a crociera, ospita diverse cappelle laterali in stile rinascimentale.
Guida di Viaggio a Ubeda:un tipico esempio del Rinascimento spagnolo.
Ubeda è una cittadina a sud della Spagna, nella provincia di Jaén, parte della comunità autonoma dell’Andalusia. Rappresenta un esempio magnifico del Rinascimento spagnolo ed è per questo che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Úbeda è un comune spagnolo di 36.342 abitanti situato nella comunità autonoma dell’Andalusia, ubicata fra i fiumi Guadalquivir a sud e Guadalimar a nord.
Si trova al centro della provincia di Jaén, nella comarca della Loma, centro di comunicazione che allaccia Levante e Murcia con l’Alta Andalusia e con la Valle del Guadalquivir.
È porta d’ingresso per i parchi naturali di Cazorla, Segura y las Villas e Serra Magina.
Úbeda è celebre per i suoi monumenti e la sua struttura urbana rinascimentali; per questa caratteristica è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, assieme all’altra città andalusa di Baeza, per l’unità culturale e monumentale che s’ispirò nel secolo XVI all’Umanesimo e al Rinascimento italiano.
La sua architettura urbana fu esportata anche in America Latina nel periodo coloniale.
Origini:
Il primo insediamento ebbe origine nell’Età del Rame e del Bronzo e il maggior sviluppo fu nel periodo romano, come centro amministrativo e commerciale. Un periodo prospero che continuò fino al secondo secolo, a cui seguì successivamente il declino. Furono costruite delle mura difensive intorno alla città sotto la dominazione araba con Abderrahman II e fu chiamata Ubbadat-Arab. La conquista da parte del re cristiano Ferdinando III la rese città di confine fra il regno di Castiglia e quello di Granada, ultima roccaforte araba. Ubeda in seguito raggiunse la prosperità nel XVI secolo e proprio in questo periodo furono costruiti molti dei monumenti più noti per volere del clero e della nobiltà.
Da vedere:
Il tragitto alla scoperta della città può cominciare dalla Plaza Vázquez de Molina che emerge nella cornice di case bianche. Qui sono presenti piccoli gioielli dell’architettura rinascimentale come la Cappella Sacra di El Salvador, la più bella chiesa di Ubeda, edificata nel XVI. secolo.
La chiesa segue il disegno di Diego de Siloé e la struttura venne compiuta da Andrés de Vandelvira per volontà di Francisco de los Cobos, segretario dell’imperatore Carlo V (Carlo I di Spagna). Capolavoro dell’architettura rinascimentale spagnola, e chiese esibisce una splendida, abbagliante facciata plateresca il cui elemento di maggior pregio è una scultura della trasfigurazione di Cristo, affiancate da statue di San Pietro e San Paolo. Nell’interno il tema della trasfigurazione è ripreso in un pregevole retablo dorato e vivace, opera di Alonso de Berruguete, che fu allievo di Michelangelo.
Vicino a questa meraviglia si trova un palazzo del XVI che fu del Decano della Cappella Sacra di El Salvador. Si tratta del Palazzo di Constable Dávalos che cela uno splendido cortile al suo interno, con una doppia galleria di archi sovrapposti.
Sempre nella Plaza Vázquez de Molina si trova il palazzo del municipio, Las Cadenas, che nasce sempre da progetti di Andrés de Vandelvira, che presenta una magnifica facciata preceduta da leoni monumentali. In un’altra parte dello stesso palazzo a sede il Museo de Alfareria, che espone vasellame in ceramica di varie epoche e tipi, proveniente da tutta la Spagna e dalla stessa Ubeda, tuttora importante centro per la produzione di ceramiche.
Dopo pochi passi troviamo la Chiesa di Santa María de los Reales Alcázares che sorge sul sito di una moschea araba. L’interno è composto da cinque navate, le cappelle e il chiostro del secolo XVI si fondono in una armonia di stili molto bella, all’inizio gotico e via via ritocchi stilistici dei periodi successivi. Per concludere, nella Plaza Vázquez de Molina , si trova anche il Palazzo del Marchese di Mancera che ha in sé l’inconfondibile stile rinascimentale della città ed è attualmente un Convento dei Servi di Maria.