Vacanze: vincono quelle green

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La recente indagine Ispo denominata Italiani e vacanze verdi, la nuova domanda turistica del Paese, ha sottolineato come i nostri connazionali siano sempre più orientati verso una scelta responsabile sul fronte viaggi e vacanze, prendendo di mira luoghi di vacanza rinnovabili, ecologici, mostrando grande attenzione all’ambiente e alla natura.Dai dati emerge che ben l’83% degli italiani ritiene importante o molto importante l’ecocompatibilità del luogo di vacanza (oltre il 90% tra i 45-54enni e tra i laureati), e sono disposti anche a spendere di più (58%, 7 su 10 tra i diplomati), o a rinunciare a qualche comodità, come il televisore in camera, pur di trascorrere una vacanza ecosostenibile (68%).

Per quanto riguarda la scelta della vacanza ideale, sei italiani su dieci elencano tra le prime voci un ambiente non inquinati, o la pulizia del mare fino alla natura incontaminata come gli elementi fondamentali della vacanza perfetta. Perdono punti altre variabili come la qualità delle strutture ricettive, servizi, offerta culturale, presenza di discoteche.

Tra le località più eco compatibili gli italiani vorrebbero quelle marittime (55%), poi la montagna e le città d’arte. Tra le regioni, primeggiano le due grandi isole, la Sicilia con il 19% e la Sardegna con il 17% (oltre 19% tra i maschi). A seguire la Toscana (12%), la Campania (11%) e il Trentino Alto Adige (6%). Il profilo del turista medio molto propenso ad una vacanza green è il seguente: appartiene ad una fascia d’età compresa tra i 45-54 anni (55%), vive nelle grandi città (49%), ha un titolo di studio alto (49%), è imprenditore, libero professionista o impiegato (53%).

Tra i propensi i giovani, con quasi la metà dei 18-34enni, gli studenti e gli abitanti del Nord est, mentre chi considera poco importante l’ecosostenibilità sono over 64 anni (24%) con nessun titolo di studio (27%). Chi spenderebbe un po’ di più per tale tipologia di turismo è sostanzialmente quello degli entusiasti con delle accentuazioni per i 44-54enni con un alto titolo di studio (65%).