Itinerario di viaggio in Svizzera: tra montagne, cultura e natura

 Un viaggio per scoprire la Svizzera vera, con i suoi incantevoli paesaggi montani, i suoi laghi, un piacevole mix tra arte e natura. Organizzare un viaggio in Svizzera non è difficile, nemmeno viaggiando da soli. Si parte da Lugano, dove si può fare una visita al centro storico e salire in funicolare sul Monte Brè, per godere di una splendida vista sul lago. Si può raggiungere poi Bellinzona e i suoi tre castelli, che da secoli dominano lo scenario. Attraversato il passo del San Bernardino si entra nella svizzera tedesca con una breve sosta a Maienfeld, il paesino di Heidi, e a Vaduz, piccola capitale del Liechtenstein, e poi via, immersi in paesaggi alpini incontaminati tra aspre vette, boschi rigogliosi, pascoli e freschi laghetti immersi nel silenzio, dove anche i fienili sembrano dipinti da un pittore, fino a raggiungere Appenzell, per camminare tra le sue vie del borgo medioevale con le sue abitazioni in legno dipinte a colori vivaci tanto da sembrare uscite da una fiaba.

LE CASCATE DEL RENO
Dopo aver visitato la splendida cattedrale barocca di San Gallen eccoci alle incredibili e romantiche cascate del Reno a Shaffausen il cui spettacolo mozzafiato ha ispirato tanti poeti. Zurigo è la capitale della finanza ma anche una delle città più animate e internazionali d’ Europa; tra le sue eleganti vie si può fare shopping in cerca di qualche souvenir (dall’ orologio a cucù al coltellino svizzero) o passeggiare nel suo centro antico e gotico in cerca di qualche ristorantino per assaggiare una gustosa fonduta o una raclette.

Arte, natura e artigianato: il museo del corallo di Torre del Greco

 Incisioni su corallo, ma anche su conchiglie a più strati, su madreperla, avorio, tartaruga, pietre dure e lava. Vere e proprie opere d’ arte raccolte e custodite nel Museo del Corallo di Torre del Greco, che mette a disposizione di turisti e appassionati i lavori finali degli artigiani specializzati. L’ antico borgo marinaro, esteso tra il Vesuvio e il Golfo di Napoli, è considerato la capitale artistica della lavorazione del cammeo su conchiglia e corallo. Una tradizione millenaria, che affonda le sue radici a circa 4mila anni fa, quando i pescatori locali iniziarono a dedicarsi alla pesca di questi particolari esemplari. Cammei scolpiti su preziosi turchesi, incisi su pietre laviche, coralli, conchiglie rappresentanti il Vesuvio, sono solo alcuni dei prodotti finali del lavoro di abili artigiani, che hanno tramandato la tradizione di padre in figlio.

UN ISTITUTO D’ ARTE DEDICATO AL CORALLO
Oltre al Museo del Corallo, Torre del Greco accoglie anche il più antico istituto d’ arte dedicato alla lavorazione del corallo. Realizzata nel 1878, la scuola rappresenta il profondo e indissolubile legame con la città e con una delle sue vocazioni più nobili e peculiari: l’ arte dell’ incisione del corallo e del cammeo. L’ Istituto nasce, infatti, per volontà dei Borboni come scuola artigianale privata per rispondere all’ esigenza di diffondere, sviluppare e tramandare a intere generazioni di giovani torresi i contenuti tecnici ed i valori di un artigianato unico nel suo genere ed artisticamente raffinato, di cui la città può ancora oggi menare vanto. Nei primi anni del ‘900 l’ istituto si trasforma in Regia Scuola per l’ incisione ‘Principessa Maria di Piemonte’ e rinsalda ancor più il legame con la città quando nel 1933, grazie alla passione ed al contributo di pescatori, botteghe artigiane e Banco di Napoli, nasce il Museo del Corallo. Unico nel suo genere, in quanto raro esempio di riuscito connubio didattico-professionale,è testimonianza dell’ abilità e genialità di docenti ed allievi succedutisi nel corso degli anni, le cui opere suscitano ancora oggi la stupefatta ammirazione di turisti ed esperti.

Mostra Galileo, Venezia e la Luna nell’ Isola di San Servolo dal 28 settembre al 3 ottobre 2009, Venezia

 Segue idealmente un lungo percorso che dall’ Adriatico di Venezia sale a Cima Ekar sull’ Altopiano di Asiago:dalle osservazioni galileiane della Luna ad uno dei più grandi telescopi italiani della moderna ricerca astronomica. E’ la mostra “Galileo, Venezia e la Luna”, uno degli appuntamenti dell’ anno internazionale dell’ Astronomia, allestita nell’ Isola di San Servolo a Venezia fino al 18 ottobre in concomitanza con l’ apertura del convegno internazionale “Astronomy and its instruments before and after Galileo” (L’ Astronomia e i suoi strumenti prima e dopo Galileo) che qui si terrà dal 28 settembre al 3 ottobre.

LE TAPPE DELLA MOSTRA

La mostra passerà poi a Palazzo Zorzi, sede dell’ Ufficio Unesco di Venezia, dal 19 ottobre al 16 novembre, e raggiungerà Asiago dove, da dicembre a gennaio, sarà ospitata in una delle sedi espositive del Capoluogo dei Sette Comuni dell’ Altopiano. La mostra illustra, attraverso immagini dei secoli XVI e XVII e foto recenti, i luoghi (alcuni dei quali scomparsi) frequentati a Venezia da Galileo in quei diciotto anni in cui fu pubblico professore all’ Università di Padova. Vengono mostrati e illustrati i disegni della Luna che Galileo eseguì quando nell’ autunno del 1609, rivolgendo il cannocchiale al nostro satellite, per primo scoprì, dal gioco delle luci e delle ombre, che la Luna non era liscia e perfetta come si era creduto per quasi duemila anni.

Il palio di Asti, il 20 settembre 2009 in Piemonte

 Si avvicina la terza domenica di settembre, e, come ogni anno da nove secoli, ad Asti è tempo di palio. Milleduecento i figuranti per il corteo, ventuno i cavalli al canapo per la corsa: l’ evento più atteso del ricco settembre astigiano avrà luogo domenica 20 settembre.
Per tutti la grande festa comincia già il fine settimana precedente con l’ anteprima del corteo, il Palio degli sbandieratori del giovedì e poi le prove in pista venerdì e sabato per saggiare le forze in campo. Fino alla domenica, con la doppia attrazione del corteo storico e della corsa.

LA CORSA A CAVALLO
Ogni borgo ha un fantino e un cavallo per la corsa, e un tema da rappresentare per il corteo storico, in cui i borghigiani figurano in abiti medievali: San Lazzaro, ad esempio – vincitore dello scorso Palio – rappresenterà i festeggiamenti medievali di San Giovanni e di Santo Stefano; Borgo San Paolo metterà in scena l’ arrivo ad Asti di Beatrice d’ Este, nel 1494; Viatosto racconterà la peste nera del Trecento, e così via. I tableaux vivants del corteo marceranno da piazza Cattedrale, preceduti dagli sbandieratori in un grande spettacolo, arrivando fino a piazza Alfieri in tempo per l’ apertura della corsa alle 16.

Vacanze a Vienna e Budapest: itinerario di viaggio nell’ Europa orientale

 Vienna e Budapest, due città legate da uno stesso recente destino, quello della dinastia asburgica e dell’ impero Austro-Ungarico con i fasti di Maria Teresa e degli altri imperatori e la lunga lotta per l’ indipendenza magiara.

COSA VEDERE A VIENNA
In treno notturno eccoci arrivare a Vienna, la dolce Vienna, una delle più prestigiose capitali europee che brilla ancora oggi delle memorie e delle nostalgie del suo passato, centro di un impero che fu protagonista della storia degli ultimi secoli, cuscinetto tra oriente e occidente, punto di incontro tra culture e popoli diversi, Vienna gioca con nobiltà il suo ruolo e la sua vocazione di città cosmopolita. Abbiamo quattro giorni per conoscerla e visitarla: cominceremo con il cuore della città nella Stephanplatz con il duomo in stile tardoromanico, poi la Vienna Imperiale della Heldenplatz con l’ Hofburg, antica sede del governo imperiale, Spanishe Reitschule (Scuola di Equitazione Spagnola) il maneggio barocco ove vengono addestrati ed esibiti i celebri cavalli lipizzani poi i grandi palazzi, la città vecchia, la Vienna barocca, il Belvedere, grandiosa costruzione, capolavoro del barocco e Schönbrunn residenza estiva della famiglia imperiale, una passeggiata a piedi nel verde del Prater. Alla sera ci dedicheremo alla stimolante ricerca di ristorantini tutti da scoprire, tutti da gustare nell’ atmosfera e nei sapori dei piatti e dei dolci. Per finire inevitabilmente in una kafehaus, quei caffé che a Vienna hanno una storia che risale al 1600 quando presa d’ assedio dai turchi e liberata dal re polacco Sobieski, si trovarono i sacchi contenenti uno sconosciuto chicco scuro e un intraprendente polacco aprì il primo caffè in Europa.

Itinerario di viaggio in Russia: alla scoperta di Mosca, San Pietroburgo e le città dell’ anello d’ oro

 Un viaggio che oltre a comprendere le due grandi città Mosca e S. Pietroburgo si sviluppa lungo le strade permettendo quindi un approccio più diretto con la realtà e visitando le più famose città d’ arte dell’ Anello d’ Oro.

DALL’ ITALIA A MOSCA
In volo dall’ Italia a Mosca, con alcuni giorni a disposizione visiteremo tutto, compresi i luoghi testimoni degli avvenimenti della rivoluzione democratica dell’ agosto ‘91 vicino alla Casa Bianca e la sede del presidente della repubblica russa dove sventola la bandiera a tre colori della Russia rinnovata.

COSA VEDERE A MOSCA
A Mosca, durante il soggiorno, visita panoramica della città: Piazza Teatralnaya, Via Gorkij, Prospettiva Arbat Nuovo, le colline di Lenin con l’ università Lomonosov. La Piazza Rossa con la chiesa di San Basilio e il Mausoleo di Lenin e, all’ interno del Cremlino, le cattedrali, lo Zar dei cannoni e la Zarina delle campane. Visita al monastero di Novodevichy con la sua cattedrale e le tombe di personaggi illustri. Una serata la dedicheremo a uno spettacolo teatrale, concerto o balletto.

LE CITTA’ DELL’ ANELLO D’ ORO
Quindi partiamo alla scoperta delle città dell’ Anello d’Oro iniziando da Vladimir, la capitale del principato Vladimir-Suzdal, fondata all’ inizio del 12° secolo dal principe Vladimir ‘Monomach’. A Vladimir visitiamo le cattedrali dell’ Assunzione e di San Dimetro famose per gli affreschi dipinti da Andrej Rublev e Daniil Cerny, pittori geniali del medioevo russo. Da Vladimir visitiamo Suzdal: un museo all’ aperto.

Itinerario di viaggio in Senegal: tra parchi africani e natura

 Ecco un viaggio in uno dei più bei paesi africani, dove musica e natura sono gli elementi incontrastati del viaggio.

ARRIVO A DAKAR
1° giorno: Arrivo all’ aeroporto di Dakar.
2° giorno: Tour de ville di Dakar, moderna metropoli con le sue contraddizioni: bei quartieri residenziali e coloniali, con grandi viali alberati, affiancati dalla medina e da una larga periferia. Quindi partenza in traghetto (20 mn. di traversata) per l’ isola di Gorée, importante centro di transito durante i 3 secoli di schiavismo, dichiarata dall’ UNESCO patrimonio mondiale dell’ umanità per il suo tragico passato.Visita dell’ isola e della casa degli schiavi, notte a Gorée.

IL LAGO ROSA E LOMPUOL
3° giorno: Ritorno a Dakar col traghetto, quindi partenza per il Lago Rosa, curioso fenomeno naturale, con 360 grammi di sale per litro, ed un colore che va dal rosa al porpora secondo l’ intensità del sole. Continuazione verso le dune di Loumpoul (lungo la spiaggia se a marea bassa, in caso contrario lungo piste che attraversano la zona ortofrutticola). Notte in campement sulle dune a Loumpoul.

I PARCHI
4° giorno: Partenza verso St. Louis, giro della città coloniale, che conserva oggi un fascino desueto. Sorta come presidio commerciale e militare su un’ isola alla foce del fiume Senegal, St. Louis divenne la capitale dell’ Africa Occidentale Francese sino al 1903, e della colonia del Senegal sino al 1957, prima di Dakar. Pernottamento a St. Louis.
5° giorno : In mattinata, secondo la presenza degli uccelli, partenza per un’ escursione in piroga a motore al Djoudj, 3° parco ornitologico mondiale, che accoglie in inverno la nidificazione di uccelli migratori di 400 specie diverse (pellicani, fenicotteri, cormorani, anatre, ecc.), o al Parco Nazionale Langue de Barbarie, situato su una striscia di sabbia lunga 40 km. alla foce del fiume Senegal, zona di riproduzione di uccelli marini e di varie specie di tartarughe, alcune in via d’ estinzione.
Continuazione verso la valle del fiume Senegal, confine naturale fra l’ Africa Nera e l’ Africa Arabo-berbera.

Turismo Religioso – Vacanze spirituali: è boom per le vacanze in convento. Ecco dove…

 Monaci che passione, è boom di vacanze spirituali in convento. Stanchi della solita vacanza, infatti, sempre più italiani decidono di optare per una destinazione dove il silenzio la fa da padrone. La parola d’ ordine per chi decide di fare vacanze conventuali è “lasciate a casa tutto ciò che fa rumore”. Dal nord al sud del Paese, è tutto un pullulare di conventi dove monaci e moanche sono pronti ad ospitare vacanzieri alla ricerca del riposo, del silenzio e della meditazione.

IL MONASTERO DI BOSE
Si parte dal monastero di Bose di padre Enzo Bianchi, in provincia di Vercelli, dove il soggiorno è completamente gratuito. Si accettano offerte libere. Ci sono stanze singole ma ci si può andare anche in coppia. I monaci vivono all’ interno delle loro stanzette e non hanno aria condizionata ma gli ospiti in vacanza possono contare su tutti i confort. E, nei momenti liberi, è lo stesso priore Enzo Bianchi a cucinare per gli ospiti consapevole del fatto che “se non hai la pancia piena non preghi bene”.

IL MONASTERO DI SUBIACO
A Subiaco, i monaci benedettini aprono le porte del loro monastero ai turisti mettendo a disposizione una guida spirituale e i loro prodotti tipici. E’ possibile richiedere ospitalità in foresteria, che dispone di 50 camere da 1 a 4 posti letto, con bagno autonomo, telefono e presa TV. Disponibili anche ristorante e sala bar, 2 sale convegni e un parcheggio interno. Pensione completa a 55 euro a persona. Formula bed&breakfast a 36 euro a persona.

IN BIRMANIA TRA I BUDDISTI THERAVADA
Per chi volesse fare una vacanza nel silenzio ma dando fondo alle proprie casse, c’ è un monastero della Birmania dove si pratica il buddismo theravada con la possibilità di recitare i sutra all’ alba. Dieci notti costano circa 2000 euro.

I diritti del viaggiatore: responsabilità alberghi e campeggi, risarcimento vacanza

 Una rassegna delle gabelle della vacanza attraverso le utili indicazioni di Altroconsumo in materia di hotel e campeggi.

LA PRENOTAZIONE
La prenotazione può essere fatta in qualsiasi modo, sia verbalmente che per iscritto. Conviene comunque sempre optare per qualcosa di scritto, così da avere una prova certa di quanto pattuito; pertanto, anche qualora facciate la prenotazione via telefono, confermatela comunque sempre con una lettera raccomandata (A/R), conservando copia della lettera, oppure con un fax o una email, tenendone sempre una copia a portata di mano. In questo modo potrete far valere più agevolmente i vostri diritti nel caso insorgessero problemi con l’ albergatore.

IN CASO DI OVERBOOKING
Può accadere che la stessa camera venga assegnata contemporaneamente a due o più clienti, che giunti in albergo forti della prenotazione si ritrovano senza camera, in quanto l’ albergatore, nel timore di qualche rinuncia dell’ ultimo minuto, ha pensato bene di prendere più prenotazioni per la stessa camera.

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