Guida di Viaggio a Pamplona: una delle città spagnole con il più alto livello di qualità della vita.

 Pamplona in Castigliano e Iruna in Basco, è situata lungo la via per Compostela. Ha circa 185 mila abitanti, è capoluogo della comunità autonoma della Navarra e dista poco più di 400 km da Madrid.

Origini:
Il nome della città deriva da Pompeo che nel 75 avanti Cristo stabilì qui un accampamento militare. Durante il periodo romano la cittadine ebbe un periodo di grande sviluppo ma successivamente subì diverse invasioni barbariche che la rasero al suolo.
Agli inizi del secolo VIII essa fu presa dagli arabi che non vi risedettero abitualmente. Purtroppo nel 788 Carlo Magno, distrusse le mura della città. Successivamente il nucleo Cristiano della città si ritrovò a vivere assieme ai mussulmani ma ciò portò a diversi contrasti tra loro.
Col regno di Castiglia la cittadina ebbe la funzione di fortezza del regno che aveva lo scopo di fermare i tentativi di invasione che provenivano dalla Francia.
Le mura vennero ulteriormente rinforzate durante i secoli XVI e XVII.

Tradizioni:
Pamplona è celebre per Los San Firmines, feste che hanno luogo ad inizio luglio, tra il 6 ed il 14, ogni anno in onore del patrono della città, San Firmino appunto, con il tradizionale encierro, la corsa dei tori e il chupinazo, cioè l’inaugurazione della festa. In quei giorni migliaia di persone raggiungono il capoluogo della Navarra, e la città è piena di sfilate, canti e balli.San firmino era figlio di un senatore romano, Firmus, che in quel tempo era governatore della regione nel secolo III. Firmino si converti al cristianesimo e fu poi ordinato sacerdote nella città di Tolosa in Francia. Più tardi tornò a Pamplona col titolo di vescovo. Il suo ritorno non fu felice poiché morì decapitato nella cittadina di Amiens nel 303.dove si era recato per diffondere il vangelo.
San Firmino divenne patrono dei barcaioli, dei vinai e dei fornai. La festa in suo onore pensate che dura 204 ore ed è diventata un occasione di grande divertimento, con processioni, gente festosa in strada, delizie da mangiare e bere.

Lo festa divenne famosa attraverso i racconti di Hemingway che risiedette nella località in diversi periodi della sua vita. Nelle sue parole si ritrovano gli avvenimenti più emozionanti della festa ed in particolar modo la corsa dei tori. La festa ha connotati sia religiosi che una pagani.

Guida di Viaggio a Saragozza:”la più Nobile,Leale, Eroica, Immortale”

 La Più Nobile, Leale, Eroica, Immortale: così è definita Saragozza, Zaragoza in spagnolo, da quando si oppose strenuamente alle truppe napoleoniche durante la Guerra di Indipendenza Spagnola. Saragozza (in spagnolo Zaragoza) è una città di 682.283 abitanti della Spagna, capoluogo della regione Aragona e della provincia e comarca omonime. È la quinta città spagnola per numero di abitanti e la quarta per sviluppo economico.
È posta nella zona nord-orientale della Spagna, a circa 300 km da Madrid, Barcellona, Bilbao, Valencia e Tolosa, per cui si trova al centro di un importante nodo di comunicazioni.

La città di Saragozza fu fondata secondo una leggenda 144 anni dopo il diluvio universale ed è stata un’antica importante residenza reale aragonese. A partire dal 1118 iniziò il suo periodo d’oro quando, con la conquista da parte di Alfonso I d’Aragona Saragozza divenne la residenza dei regnanti e acquisì grande importanza. Il periodo d’oro terminò nel XV secolo con lo spostamento della corte in Castiglia.

Saragozza è oggi capoluogo dell’Aragona, ha un bellissimo centro storico e numerosi monumenti dichiarati Patrimonio dell’Umanità, vanta una frequentatissima università ed ospita la sede vescovile. I più affascinanti monumenti sono in stile “mudejar”, ricordo del lungo periodo di influenza araba; tra questi spiccano il campanile della chiesa della Magdalena e il Torreon de la Zuda, quest’ultimo nella piccola plaza di César Augusto.L’incredibile presenza di tradizionali panetterie, pasticcerie, negozi di souvenir e ancora, caffetterie, ristoranti, bar e tapas, stupirà il palato e lo spirito di ognuno di voi.

Luoghi da non perdere:

Da visitare la plaza del Pilar, centro monumentale della città, chiusa a est dalla Seo la cattedrale di San Salvador, mentre a ovest è sbarrata dalle importanti rovine delle mura romane. La Seo fu eretta, tra la prima metà del 1100 e la prima metà del 1500, sul sito di una moschea ed è in stile gotico. Particolarmente bello il retablo in alabastro nella cappella maggiore. Da visitare anche il ricco Museo diocesano.

La seconda cattedrale della città è Nuestra Senora del Pilar (nella foto), un’imponente basilica eretta sul luogo in cui si venerava l’apparizione della Madonna di fronte a San Giacomo apostolo. E’ una costruzione rettangolare a tre navate, con quattro alte torri campanarie poste sui lati, a proteggere le dieci cupole minori rivestite di piastrelle colorate e la grande cupola centrale. La facciata centrale, che da sulla plaza del Pilar, è in stile neoclassico, le navate interne sono divise da enormi pilastri, dove si aprono le dieci cappelle e nel centro la cappella del Pilar. Questa cappella è un piccolo tempio con soffitto ornato da Bayeu, Velasquez e Goya (nel 1772). Sulla parete di sinistra si trova la piccola statua della Santa Vergine che è rappresentata su un pilar (pilastro) di marmo rivestito d’argento come sarebbe apparsa a San Giacomo mentre si recava a Compostela.

Guida di Viaggio ad Aveiro: la “Venezia” portoghese

 Aveiro (IPA: /aˈvɐiɾu/) è un comune portoghese di 73.335 abitanti, capoluogo del distretto di Aveiro.
È suddiviso in 14 freguesias. È un comune con discontinuità territoriali, visto che comprende alcune isole.
Situata nell’Ovest del Portogallo, si affaccia sull’Oceano Atlantico.A causa della sua posizione geografica la città gode di un clima caratterizzato da inverni freddi e da estati calde con una buona piovosità durante tutto l’arco dell’anno dovuta alla vicinanza dell’Oceano Atlantico, per cui una visita è consigliata soprattutto nella bella stagione, quando si può godere anche della zona costiera circostante.

La città, che recentemente grazie ai Campionati Europei di calcio che si sono svolti in Portogallo ha creato nuove infrastrutture e servizi, è un importante centro commerciale, industriale e ospita una importante università, ma la sua risorsa maggiore è data dalla presenza della laguna, che consente una fervida attività di pesca e di estrazione del sale. La moneta è l’Euro, che si divide in centesimi, e Aveiro, come tutta la regione della Beira Litoral, non è eccessivamente cara per noi italiani. Si parla il portoghese.

Aveiro è stata una delle sedi in cui si è svolto nel 2004 il Campionato Europeo di calcio.
La sua è una delle Università più importanti e frequentate della nazione.
Viene spesso definita come la Venezia portoghese per i numerosi canali che la attraversano.

Origini:
Il nome di Aveiro appare per la prima volta il 26 gennaio 959 nella donazione testamentaria della contessa Mumadona Dias al monastero di Guimarães: Suis terras in Alauario et Salinas.

La cittadina si è sviluppata inizialmente intorno alla chiesa principale, la Chiesa di San Michele situata dove oggi è la Piazza della Republica dopo che la chiesa stessa fu demolita nel 1835.

Mongolia a cavallo sulle tracce di Gengis Khan

 La Mongolia è un antico impero di ghiaccio, di sabbia e di foreste, rimasto come sospeso nel tempo. L’asprezza del suo territorio ha in parte isolato il paese che è sopravvissuto allo scorrere dei secoli nella propria diversità nomade e selvaggia. Non è una destinazione “facile” per un viaggio, tra la rigidità degli inverni, la difficoltà dei trasporti, i deserti e le montagne, ma proprio per questo il Paese è rimasta escluso dal turismo di massa e consente a chi si inoltre nelle sue terre emozioni e avventure senza pari. Una chiave per entrare in contatto con l’antico impero di Gengis Khan (raccontato dal film Mongol di Sergei Bodrov) è proprio la cultura nomade. Questo aspetto è talmente forte nell’identità nazionale che persino la capitale del Paese, Ulaanbaatar, ha cambiato posizione 29 volte prima di assestarsi nella sua posizione attuale.

I viaggi nello spazio si prenotano on-line

 Vacanze da sogno, soggiorni in lussuosi cinque stelle, dalle calde spiagge dei Caraibi a metropoli da capogiro come New York o Singapore: sui siti “privé” di viaggi, quelli a cui si accede per invito o semplicemente compilando un modulo online e che offrono viaggi con offerte flash e sconti vertiginosi, si trova praticamente di tutto ma TripAlertz (www.tripalertz.com) stavolta si è superata con un’offerta “spaziale”. Il sito, che offre pacchetti vacanza già scontati in partenza e il cui prezzo diminuisce man mano che aumenta il numero di chi prenota, ha pubblicato da qualche giorno un’offerta unica per i suoi iscritti: una mini vacanza che sfiora lo spazio.

I RocketShip Tours e Xcor Aerospace
Grazie alla collaborazione con i RocketShip tours (www.rocketshiptours.com) e Xcor Aerospace (www.xcor.com), TripAlertz ha lanciato fra le sue offerte di viaggio la possibilità di vincere o di accaparrarsi a prezzo scontato una gita a 200 mila piedi (poco più di 60 chilometri) dalla superficie terrestre a bordo della navicella Lynx Mark I, in grado di superare la velocità Mach 2, il doppio di quella del suono.

Guida di Viaggio ad Altamura:La “Leonessa” della Puglia

 Altamura è un centro del nord-barese di circa 70.000 abitanti a 40 km da Bari e a 19 km da Matera. La chiamano la Leonessa di Puglia: stiamo parlando di Altamura, città fiera e ribelle, bella e nobile per la sua storia e cultura. Siamo a poco più di 40 km. da Bari e a 19 km. da Matera, quasi al confine della Puglia con la Basilicata. Questa è Altamura, città di storia e dal passato illustre. Il nome ricorda la mitica regina Altea, e nel passato prese anche il nome di Altilia, fiorente città dell’antica Peucezia.

Il centro storico è famoso per la forma perfettamente circolare, ma soprattutto per i claustri, specchio della commistione di più culture che nel corso dei periodi storici hanno caratterizzato la città. La cattedrale ‘unicum architettonico’ risale al 1232 e fu commissionata da Federico II di Svevia.
Le Murge di Altamura, comprendenti la grotta di Lamalunga (col suo Homo arcaicus), la cava De Lucia (con le orme dei dinosauri) e il Pulo sono state presentate ufficialmente dallo Stato Italiano nella sua Tentative List all’UNESCO il 1 giugno 2006, candidandole a divenire uno dei Patrimoni dell’Umanità riconosciuti e tutelati dall’ONU.

Caratteristiche:
La città di Altamura è conosciuta in Italia e all’estero soprattutto per la produzione di un tipico pane DOP, per la sua cattedrale, alto esempio di Romanico pugliese (secolo XIII) e per straordinari ritrovamenti paleontologici di interesse mondiale: l’Uomo di Altamura e la cava dei dinosauri.

Ben 12.660 ettari del territorio di Altamura sono inclusi nel Parco nazionale dell’Alta Murgia. In esso si trova la più estesa dolina delle Murge, il Pulo di Altamura. Si tratta di una cavità di origine carsica che si apre tra le dolci ondulazioni dell’altopiano murgiano a circa 477 m s.l.m., misura 550 m di diametro e 92 m di profondità.

Guida di Viaggio a Cerignola:una splendida meta alternativa

 Cerignola è un comune italiano di 59.046 abitanti della provincia di Foggia in Puglia, situata nella valle dell’Ofanto sulle alture che delimitano il Basso Tavoliere. Gli abitanti della città prendono il nome di cerignolani o, più raramente, cerignolesi.

Caratteristiche:
La città di Cerignola è il terzo comune italiano per estensione territoriale, dopo Roma e Ravenna, nonché il più esteso della Puglia. Costituisce uno dei più grossi centri agricoli pugliesi: l’agricoltura è sicuramente alla base dell’economia locale. È qui che si produce la “Bella di Cerignola”, una qualità DOP di oliva che si distingue per la sua forma ovale più grande rispetto alle altre varietà e per la facilità di distacco della polpa dal suo nocciolo. Sempre legato al mondo contadino è il piano delle fosse del grano: qui si conservano i cereali in silos sotterranei e identificati da pietre o pilastri a segnare i confini e i proprietari. La città, posta su una collina da cui domina il Tavoliere, presenta un borgo antico (“Terra Vecchia”) in cui si sovrappongono elementi di varie epoche storiche. Nelle vicinanze è presente la riserva naturale “Il monte”, un’area protetta interessante dal punto di vista botanico e ornitologico.

Origini & Storia
La storia della città risulta essere incerta, anche a causa di un terremoto che nel 1731 distrusse la quasi totalità del borgo medievale (più noto con l’appellativo di Terra Vecchia); il rinvenimento, nel territorio cittadino, di iscrizioni e reperti archeologici, comproverebbe che lo sviluppo della città ebbe inizio con la dominazione romana, durante la quale divenne municipium.
Il primo documento che menziona la città è il “Codice diplomatico barese”, datato 1150, in cui si cita una “domum Malgerii Cidoniole”.

Guida di Viaggio a Barletta:una città d’arte grazie alle sue bellezze achitettoniche.

 Barletta è un comune italiano di 94.374 abitanti, capoluogo, con le città di Andria e Trani, della provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. Il territorio comunale fa parte del bacino della valle dell’Ofanto e, oltre ad essere bagnato dall’omonimo fiume, che funge amministrativamente come linea dividente tra Barletta e Margherita di Savoia, ne ospita anche la foce. Il comune, che comprende la frazione di Canne, sito archeologico ricordato per la celeberrima battaglia vinta nel 216 a.C. da Annibale, è stato riconosciuto come città d’arte dalla Regione Puglia nel 2005 per le sue bellezze architettoniche.

Le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al III secolo a.C.
Nei secoli seguenti divenne una delle cittadine più importanti della regione e qui si svolse la celeberrima Disfida di Barletta, avvenuta il 13 febbraio 1503.

Barletta oggi è il co-capoluogo della nuova provincia pugliese chiamata di Barletta-Andria-Trani, che sarà operativa dal 2008.

L’economia di Barletta è molto variegata e tra le attività principali ricordiamo il turismo, l’agricoltura e l’industria.
San Ruggero di Canne e la Madonna dello Sterpeto, festeggiati il 30 dicembre, sono i patroni di Barletta.

Origini:
Le prime testimonianze della città di Barletta risalgono al IV secolo a.C. Ma una prima data importante è quella del 216 a.C. quando, durante la seconda guerra punica, nei pressi della vicina Canne, i romani furono sconfitti dai cartaginesi guidati da Annibale. Acquistò molta importanza durante il medioevo, diventando porto di imbarco per i crociati, durante la dominazione normanna.
Ai Normanni seguirono gli Svevi che mantennero l’importanza commerciale della città e con gli Angioini la città ebbe una grande espansione. In seguito gli aragonesi fecero di Barletta la seconda città del Regno di Napoli.

Usa Today: la classifica delle città italiane preferite dagli americani

 L’Italia non e’ solo il Colosseo, Ponte Rialto e il Duomo di Firenze. Le bellezze artistiche del nostro Paese non si trovano solo a Venezia, Firenze e Roma, ma ci sono tantissimi altri luoghi preziosi, ricchi di storia e di cultura, che non meritano di essere poco conosciuti al grande pubblico, soprattutto americano. Partendo da questa premessa, il giornale piu’ venduto negli States, ‘Usa Today’ ha pubblicato una lista dei ’10 posti meravigliosi dove passare il tempo in Italia”. In occasione dei 150esimo anniversario dell’unita’ d’Italia, Frances Mayer, autore dei best seller ‘Under the Tuscany Sun’ e ‘Every day in Tuscany’, propone cosi’ ai lettori statunitensi la riscoperta di alcune mete ingiustamente considerate minori, purtroppo trascurate dai grandi flussi turistici.

L’Italia vista dai turisti europei: non solo buon cibo, arte e paesaggi

 E’ vero che l’Italia è riconosciuta in tutta Europa per la sua gastronomia, per il ricchissimo patrimonio artistico-culturale e per la sua affascinante “dolce vita”, ma non mancano le discrepanze tra il giudizio che noi abbiamo del nostro paese e quello che hanno invece gli altri europei. Hotels.com, leader nella prenotazione di hotel online, ha indagato, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quali sono le caratteristiche distintive del nostro paese e le città che più le rappresentano, sia secondo gli italiani che secondo i turisti europei… e le sorprese non mancano!

La gastronomia
Iniziamo dalla gastronomia. Che i piatti della cucina italiana siano rinomati in tutto il mondo è cosa nota, ma quello che emerge dalla ricerca di Hotels.com è che non riscuote un plebiscito unanime! Il 46% dei viaggiatori europei non ha dubbi sul fatto che la cucina nostrana sia la migliore, ma i francesi e gli spagnoli, ad esempio, preferiscono di gran lunga la propria alla nostra. L’85% degli italiani mette al primo posto la cucina di casa, impareggiabile per varietà e qualità delle materie prime, mentre tra gli europei che amano particolarmente i manicaretti tricolori si distinguono svedesi (85%), danesi (80%) e olandesi (73%). La medaglia d’argento invece spetta alla cucina francese, votata come migliore in Europa, oltre che dai cugini d’Oltralpe, anche dal 65% degli irlandesi e dal 54% dei norvegesi.