Guida di Viaggio a Palencia: una città moderna, con un alto livello di comunicazioni e servizi

Palencia è una città capoluogo della omonima provincia, nella regione della Tierra de Campos a lato del fiume Carrion. È situata a 749 metri dal livello del mare e una popolazione di circa 79 mila abitanti.
Attualmente Palencia è una città con un alto livello di comunicazioni e servizi. Vi si trovano edifici moderni assieme ad altri antichi che testimoniano il passato glorioso, giardini e parchi.

Origini e Storia:
Abitata nell’antichità da una popolazione Celtoiberica fu conquistata ai Romani da Pompeo che pose fine alle guerre Celtoiberiche nel 70 a.C. La città, chiamata Pallantia, prosperò sotto il dominio romano e di questo periodo gli scavi effettuati nel territorio hanno messo in luce diverse testimonianze: mosaici, stele, ceramiche. Continuò ad essere importante anche sotto i re Visigoti.

Anche del periodo Visigoto si hanno testimonianze importanti, soprattutto la chiesa di San Juan de Baňos, la cripta della Cattedrale e le numerosi necropoli nella zona.

Gli Arabi nel 711 invasero la città e la popolazione l’abbandonò fuggendo sui monti dove nacquero nuovi villaggi Il re Visigoto di Navarra e conte di Castiglia nel IX secolo risuscitò Palencia dalle sue rovine. A lui seguì un’epoca di predominio dei vescovi, Palencia fu un importante sede episcopale che favorì il pellegrinaggio a Santiago e il relativo “camino” che attraversa la provincia da est ad ovest.
Tutto ciò determinò la rinascita della città.
Nel secolo XII precisamente nel 1113 e 1124 si tennero due concili.
Il re Alfonso VII fu il più deciso promotore della città, creò il primo consiglio libero e nel 11745 vi stabilì la prima università spagnola, avendo come studente d’eccezione Domenico di Guzman 1170-1221), il santo che combatté con le armi gli Albigesi ma poi, visto l’esito sfavorevole della guerra , cambiò metodo e fondò l’ordine dei Domenicani ottimamente agguerrito per convertire gli eretici, El Cid adibì un edificio a lebbrosario, il primo in Spagna, oggi in questo posto è la chiesa di San Lazzaro.

Luoghi da non perdere:
La Cattedrale: La Cattedrale di Girona si trova nella Plaza de la Catedral, accanto allo storico edificio rinascimentale chiamato Casa Pastorale. La chiesa, chiamata anche Santa Maria, oltre ad avere la navata gotica più grande del mondo è anche la seconda basilica più grande dopo quella di San Pietro.
La Cattedrale, fondata sopra una cripta preromanica, è un complesso edificio gotico terminato nel 1516 dopo che la prima chiesa era stata costruita nel secolo XI sui resti di una basilica gotica di cui resta la cripta, detta di San Antolin del secolo VII, seguita nel secolo XI da una parte romanica.

Musei
Accanto alla cattedrale è il Museo Catedralicio con opere pittoriche di diversi artisti fra i quali El Greco e Zurbaran e, vicino, il Museo Arqueologico.

Le “Cases penjades”: A ridosso del fiume Onyar, pendenti sull’acqua, sono caratteristiche case color pastello costruite in epoche storiche diverse. Dapprima case per pescatori, sono state inglobate in epoca recente nel centro storico e ristrutturate, così da offrire un’inconfondibile e caratteristica immagine della città.

Vacanze di Pasqua: tutto esaurito in Spagna

 Un’occupazione alberghiera sul litorale della costa mediterranea e andalusa vicina al 100% nella settimana di Pasqua, con le previsioni di un’affluenza di turisti per la prossima stagione estiva doppia rispetto a quella inizialmente prevista e in sostanziale crescita per la prima volta da tre anni.

Tutti in Spagna
Il settore turistico spagnolo dà ossigeno all’economia e si beneficia dei flussi di turisti ‘dirottati’ dalle rivolte arabe sulle coste del sud d’Europa, secondo quanto confermano i dati di Exceltur, la lobby che associa le principali aziende del settore. Il Pil turistico crecerà nel 2011 del 2,2%, secondo le nuove previsioni elaborate dal patronato dopo il primo trimestre. Un aumento doppio rispetto a quello dell’1,3% del Pil previsto dal governo per l’economia nel suo insieme. Nel primo trimestre l’incremento del settore turistico è stato del 2,4% rispetto allo 0,8% che era stata previsto alla fine del 2010, prima dello scoppio delle rivolte nel Magreb e in Medio Oriente.

Al mare in treno: la promozione di Trenitalia per chi va in vacanza a Rimini

 E’ arrivata al sesto anno e gode di ottima salute: per questo Trenitalia e la Provincia di Rimini hanno deciso di potenziare l’iniziativa ‘Al mare in treno‘ che garantisce il rimborso dei biglietto ferroviario per chi effettua un soggiorno di almeno una settimana in un albergo di Rimini o Riccione dall’1 marzo al 31 dicembre.

In vacanza sulla Riviera Romagnola
Rispetto all’anno scorso, sono aumentate del 10% le strutture che hanno aderito all’iniziativa presentata a Milano perche’ dalla Lombardia arrivano 4 dei 16 milioni di visitatori che ogni anno vanno in vacanza sulla Riviera romagnola. Sul sito completamente rinnovato www.almareintreno.it si possono consultare gli oltre 70 alberghi dove trascorrere una o due settimane in mezza pensione o in pensione completa e ottenere il rimborso del biglietto del treno.

Fritto Misto, il festival dell’Italia che dice no alla dieta dal 28 aprile al 1 maggio

 Nella stagione delle diete, c’e’ chi va controcorrente. E sono stati in tanti, 90mila, a farsi tentare dalle golosita’ sfrigolanti di ‘Fritto Misto‘ (/www.frittomistoallitaliana.it/site), che torna ad Ascoli Piceno per la settima edizione dal 28 aprile al primo maggio. Crema fritta e olive all’ascolana faranno gli onori di casa per questa gustosissima kermesse marchigiana all’insegna dei grandi fritti dall’Italia e dal mondo. E dopo il successo riscosso nell’edizione 2010, con oltre 90mila visitatori, il nuovo claim “Scusate… ma vado di fritto!” è un invito a lasciarsi andare al piacere di un gustoso piatto di frittura all’insegna della qualità e dei sapori della tradizione, senza pensare a diete e calorie.

Il Palafritto
All’interno del Palafritto, allestito in Piazza Arringo, sarà possibile degustare piatti tradizionali delle diverse regioni italiane come le olive all’ascolana ma anche altre specialità marchigiane, il gnocco fritto emiliano, i panzerotti pugliesi fino ai golosi cannoli siciliani o dei differenti paesi esteri presenti, cucinati con criteri e materie prime di qualità da uno staff di cuochi di prim’ordine. Novità dell’edizione 2011 saranno, in particolare, i Carciofi fritti alla Giudia della tradizione giudaico-romana, i Krapfen dell’Alto Adige e i Friscieu, gustosissime frittelle di erbe liguri.

Mosca: così sta rinascendo il Bolshoi, tempio mondiale del balletto

 Impalcature dentro e fuori, martelli pneumatici e fiamme ossidriche, cavi volanti, restauratori e indoratori al lavoro: è ancora un cantiere aperto in piena attività quello che farà rinascere in ottobre il mitico Bolshoi in versione pre-rivoluzionaria, dopo l’ultimo e più imponente restauro della sua storia, durato sei anni e costato finora almeno 580 milioni di euro. Un periodo segnato da ritardi (inizialmente l’inaugurazione era prevista nel 2008), scandali politici, sessuali e giudiziari, per l’aumento dei costi sino a 16 volte il budget previsto e i sospetti di truffa. Ma il tempio mondiale del balletto, nato nel 1856, sembra essere sopravvissuto a tutto ed ora, nonostante i lavori ancora in corso, è pronto al 90%, come ha constatato l’ANSA in una visita in anteprima insieme ad alcune testate straniere.

Via i simboli comunisti
La prima cosa che colpisce, sin dalla facciata di fronte alla statua di un accigliato Marx, è la scomparsa di tutti i simboli dell’epoca comunista: via falce e martello, sostituiti dall’aquila bicefala zarista, tornata in auge dopo il crollo dell’Urss. Anche il nuovo sipario avrà il simbolo imperiale: quello vecchio con falce e martello finirà nel museo del teatro.

Guida di Viaggio a Hondarribia:una città spagnola dalle bellezze paesaggistiche ed edifici storici mozzafiato.

Hondarribia è situata nella parte settentrionale della Spagna, proprio sul confine con la Francia, ed è parte della comunità autonoma dei Paesi Baschi.
Hondarribia offre edifici storici, bellezze paesaggistiche, attività sulla spiaggia, uno stile di vita rilassato e la possibilità di gustare la cucina basca, ed è facile da raggiungere.

Ci sono due parti di Hondarribia. Su una collina che domina il porto è il centro storico con le sue fortificazioni, palazzi medievali con balconi in ferro battuto, strade acciottolate, vicoli e piazze imponenti. Sotto il centro storico è La Marina, in origine il quartiere dei pescatori, dominato da pittoresche tre case al piano terra di legno dipinte a colori vivaci con balconi e davanzali traboccanti di fiori.

Origini & Storia:
In lingua basca il nome della città è Fuenterrabia ed è adagiata all’est della foce del fiume Bidasoa.

Il re visigoto Recaredo nel secolo VI fu l’artefice della nascita di Hondarribia e nel Medioevo, con il Fuero de San Sebastián concesso dalla Corona, acquisì numerosi diritti e privilegi.

La città è monumento storico artistico per la presenza delle mura ancora bene conservate che circondano l’antico centro storico e del Castello dell’imperatore Carlo V, una fortezza in pietra edificata sulle fondamenta di un castello medievale, che domina dalla cima della collina il fiume Bidasoa. Oggi è proprietà di Stato e fu palazzo e castello con stanze per le truppe, deposito per munizioni e polvere da sparo, prigioni e stalle.

La città, per la sua posizione geo-strategica, fu obbiettivo di conquista di molte battaglie nel corso della storia spagnola. Nel 1521 durante la Guerra di Navarra fu posta sotto assedio e conquistata per tre anni, successivamente nel 1524 l’Imperatore la riconquistò. Nel 1638 subì l’assedio delle truppe francesi del Principe di Condé, per due mesi, ma alla fine gli Spagnoli non si arresero. Rimasero però solo 300 superstiti, soprattutto donne e bambini. Nel 1792, durante la guerra contro la Francia, i francesi riuscirono a far saltare le mura della città vicine al loro confine. Nei secoli XVIII e XIX la città cadde in una grave crisi economica.

Luoghi d’interesse:
Di fronte al castello si trova Placa de Armas dove si svolgono le parate per festeggiare il popolare Alarde. L’Alarde è una rappresentazione di una parata militare che si svolge l’8 settembre di ogni anno in onore della Madonna di Guadalupe per un voto fatto in occasione dell’assedio alla città nel 1638. La battaglia vittoriosa per liberare la città fu opera dei cittadini che costituivano una milizia locale pronta ad abbandonare le proprie normali occupazioni per correre in difesa della città. Per mantenere allenata e pronta la milizia, ogni anno si svolgeva una rivista delle armi e dei militi ed è appunto questo che si rappresenta al mattino della festa.

Guida di Viaggio a Segovia:città medievale, tra le più belle e spettacolari città della Spagna

Segovia è una città spagnola, capoluogo della provincia omonima. Si trova nella Comunità Autonoma di Castiglia e León. È sede vescovile.La sua omonima provincia è parte delle nove che compongono la comunità autonoma di Castilla y León ed è delimitata a nord da Burgos e Valladolid, Ávila ad ovest, a sud da Madrid e Guadalajara e Soria ad est. La città è inoltre situata in un’altitudine che varia da 750 metri a nord-ovest ai 2.430 metri dell’area del Peñalara.

Origini e Tradizioni:
Segovia vive oggi delle essenze della tradizione castigliana, nobile, potente e un po’ austera. Il centro storico è originario del XI secolo, lo si trova sul lato sinistro del fiume Eresma. Fuori dalle mura, la città medievale è invece cresciuta verso est, oggi il centro commerciale e d’affari. La maggior parte della moderna crescita urbana si è verificata dopo la guerra civile spagnola, ma le sue origini sono ben più antiche: nel luogo dove oggi sorge l’Alcazar esisteva un tempo un insediamento di origine celto-iberica, che durante il periodo romano apparteneva alla giurisdizione della Colonia Clunia Sulpicia.

É emblematico il fatto che ne i Visigoti né i Mori abbiano lasciato tracce nella città e questo porta alcuni a sostenere che essa sia stata abbandonata dopo la conquista araba della Spagna e ripopolata solo come parte della Reconquista, verso la fine del XI secolo. É infatti dopo la conquista di Toledo da parte di Alfonso VI di León e Castiglia, che il Conte Raimondo di Borgogna, attraverso il ripristino della arcidiocesi di Pierre de Agen, iniziò il ripopolamento di Segovia nel 1088 (con cristiani del nord della penisola e al di là dei Pirenei).

La posizione nelle rotte della transumanza resero Segovia un importante centro di commercio per la lana e in generale dei manufatti tessili (la cui esistenza è documentata sin dal XII secolo). Alla fine del medioevo la città viveva il suo periodo di massimo splendore, grazie anche alla sviluppo della comunità ebraica residenteL’agglomerato antico è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1985, insieme al suo acquedotto.

L’acquedotto:
All’ingresso della città vecchia c’è l’imponente Acuedotto romano del I secolo d.C., ancora funzionante, costruito da Traiano per portare alla città le acque del Rio Frio.

L’acquedotto, realizzato in blocchi di granito murati a secco, ha una lunghezza totale di 17 chilometri di cui una parte di quasi 800 metri con 118 arcate sormontate da un attico in cui sono inserite le condutture. La sua altezza varia da 7 a 28,5 metri e per la parte più alta (lunga 276 metri) è formato da due ordini sovrapposti.

Altri punti d’interesse:
Alcuni dei più begli edifici della città si trovano nella zona Calle de Servantes: dove si trovano monumenti come una delle chiese più importanti del romanico segoviano, San Martín (XII secolo), il cui portico a colonnine con capitelli figurativi rivela influenze orientali; essa inoltre possiede una grande arcata ricca di statue.

Le tipiche strade del centro si aprono sulla piazza porticata più importante di Segovia, Plaza Mayor, sulla quale si affaccia l’abside della Catedral.

La Catedral fu costruita sotto Carlo V nel punto più alto della città e si presenta con una facciata semplice affiancata da un maestoso campanile alto un centinaio di metri; al suo interno una magnificente volta stellare, splendide vetrate, preziose sculture, e un bellissimo chiostro, originario dalla precedente cattedrale e quindi riallestito nel 1558.

Guida di Viaggio a Gibilterra:una colonia britannica , a picco sul Mediterraneo

La colonia britannica di Gibilterra si erge sulla famosa Rocca, un promontorio con scogliere a picco sul Mediterraneo situato a 426 m sopra il livello del mare. La storia della rocca è intimamente legata alla sua posizione strategica.

Presenta una superficie di 6 kmq con una popolazione 27.000 abitanti suddivisa in tre diverse fedi religiose: 77% di cattolici (gibilterriani e britannici), 6,9% di musulmani (marocchini) e 2,3% di ebrei. Tutti i cartelli sono in inglese ma sulla penisola oltre all’inglese si parla correntemente anche lo spagnolo e un curioso misto tra le due lingue.

Raccomando a chiunque di visitare Gibilterra perchè una volta passata la dogana entri in Inghilterra: Le cabine rosse, le facciate delle case … Sembra un po’ surreale che camminare pochi metri ti porti in un altro paese! Lo consiglio inoltre per una ragione commerciale, visto che i vestiti costano meno, soprattutto le grandi marche. Nel tabacco e nell’ alcochol forse è dove ho risconatrato la maggiore differenza rispetto alla Spagna! Spero queste informazioni vi serviranno!

Origini e Storia:
Il suo nome Gibilterra, deriva dall’arabo “Gebel Tariq” che significa “la montagna di Tariq”. Fu infatti qui, che Tarik-ibn-Zeyad, il governatore islamico di Tangeri, sbarcò nel 711 alla testa dell’esercito arabo che avrebbe poi conquistato quasi tutta la Spagna. Nel XIV sec. la rocca fu teatro di numerosi scontri tra arabi e cristiani e nel 1462 fu definitivamente conquistata dal duca di Medina Simonia. Gibilterra conobbe poi un periodo di declino che durò fino all’inizio del XVIII sec., quando fu invasa dall’Inghilterra durante la guerra di successione spagnola.

Nel 1713, la Spagna cedette la Rocca alla Gran Bretagna, sotto la quale essa diventò un importante centro navale. Dopo quella data gli spagnoli cercarono inutilmente di riconquistarla e nel 1969, i suoi abitanti votarono definitivamente in favore della sovranità britannica, tutt’oggi presente con la marina militare.

Per gli antichi greci e i romani, Gibilterra si chiamava Calpe ed era una delle due colonne d’Ercole – l’altra colonna era il monte Jebel Musa, sulla costa del Marocco, situata 25 km a sud- ovvero i confini che il mitico eroe aveva istituito per segnare il termine del mondo conosciuto.

Oggi, questo piccolo promontorio di terra europea è abitato in maggioranza da una popolazione mista, una commistione di lingue, razze e culture differenti che creano un’atmosfera cosmopolita ed internazionale, risultato di incroci tra genovesi, ebrei, spagnoli, britannici e marocchini.

Luoghi da non perdere & Attrazioni:
Le attrazioni storiche ed i divertimenti moderni a Gibilterra non mancano.
Lungo la via pedonale di Main Street i numerosi turisti che ogni giorno affollano incuriositi la Rocca possono sbizzarrirsi nello shopping. Gibilterra infatti è “tax free”, non soggetta a tasse o monopolio di stato, e dunque molto conveniente. Questa è la via principale del commerciale, è come un enorme duty free a cielo aperto o un unico shopping center dove pullulano negozi di ogni genere. In realtà, non tutto ciò che si acquista è conveniente per le tasche degli italiani perché le due valute locali, la sterlina inglese e la sterlina di Gibilterra, non hanno un cambio sempre favorevole rispetto all’euro. Ciò che conviene acquistare sono soprattutto alcolici e tabacchi, mentre per quanto riguarda profumerie, abbigliamento, calzature e tecnologia i prezzi sono competitivi ma non sempre a buon mercato!

Oltre allo shopping e alle passeggiate, le principali attività sportive a Gibilterra sono la vela e la navigazione nelle acque intorno alla Rocca. Nella Bahía de Algeciras vive una cospicua colonia di delfini e molte imbarcazioni partono da Watergardens Quay o da Marina Bay per effettuare escursioni giornaliere al fine di avvistare i socievoli mammiferi.

Ryanair si rifà il look sul web. Nuovo sito con maggiore usabilità

 Ryanair si rifà il look. Anzi no… il layout. La celebre compagnia di voli low cost ha infatti deciso di semplificare il proprio sito, con una grafica più semplice e comprensibile, per agevolare i clienti anche meno esperti nella navigazione on-line.
Grazie alla nuova veste grafica i voli Ryanair sono così più facilmente consultabili e la scelta dei round trip (i voli di andata e ritorno) sono più facilmente programmabili. Ma le novità non sono finite qui… iniziano infatti anche le offerte per i voli scontati di primavera e di bassa stagione, vere e proprie chicche per tutti i cultori del volo a pochi euro.

La nuova rotta Orio-Lanzarote
Ryanair ha anche inaugurato la rotta da Milano Orio al Serio per l’isola di Lanzarote. “Le prenotazioni già registrate per questa nuova rotta sono molto buone – ha commentato Melisa Corrigan, sales and marketing manager di Ryanair per l’Italia – e siamo sicuri che la sua performance continuerà a migliorare nel corso della stagione estiva”.

Turismo responsabile: arriva la guida di Altromercato per i viaggi eco-sostenibili

 Viaggi sostenibili per scoprire un’Italia autentica e soprattutto solidale: è l’idea che anima la nuova guida edita da Altreconomia, fresca d’uscita in libreria, con proposte per itinerari alternativi in venti città italiane, a partire da L’Aquila. A disposizione degli aspiranti turisti “responsabili” non solo venti idee-viaggio, da Trieste a Palermo, con relative mappe cittadine, percorsi, e le indicazioni per circa mille luoghi da visitare, ma uno spunto per adottare uno stile di vita diverso, più “etico”, anche in vacanza. A partire dalla scelta oculata del b&b o dell’ostello in cui soggiornare fino ai ristoranti e alle trattorie che propongono menu a base di prodotti biologici e a chilometro zero, fino ai negozi in cui comprare souvenir autentici contribuendo in modo sano all’economia del posto e alle iniziative “indipendenti” in fatto di cultura, arte e spettacolo. Per ogni città non mancano i dettagli sulle “eccellenze” sostenibili locali, dai gruppi di acquisto solidali alle fonti di energia rinnovabile, oppure le dritte per spostarsi senza produrre CO2 e per entrare in contatto con associazioni di migranti e multietniche.

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