A Praga maschere e allegorie per il carnevale boemo. Una tradizione antica che risale alle sfarzose feste allegoriche medievali. Ci si immerge nel mondo della fantasia e delle allegorie dove la maschera acquista anche il fascino del mistero. Nel periodio di carnevale, Praga svela un volto del tutto diverso, meno intimista, per diventare colore, allegria, musica e teatro all’aperto. La storia del carnevale ripete la tradizione veneziana e le sfarzose feste organizzate già nel medioevo. Quest’anno gli appuntamenti si accavallano dal 25 febbraio al 9 marzo. Balli in maschera quasi ovunque, sia all’aperto che nei luoghi pubblici, nei palazzi e anche nei musei.
Anche l’orsacchiotto va in vacanza con Furry Toys Tours
Fino a poco tempo fa l’unica speranza per un pelouche di girare il mondo era fra le braccia di un bambino, ma ora anche l’orso Teddy, Pippo l’ippopotamo e il coniglietto Bunny possono andare in vacanza da soli e tornare con una serie di scatti che testimoniano la loro villeggiatura. La bizzarra idea è venuta a una società francese, che si offre di portare a spasso per Parigi i nostri pupazzetti del cuore immortalandoli nei luoghi simbolo della città. Sintomo di una crisi economica ormai alle spalle, o forse, al contrario, di ristrettezze che consentono di far viaggiare soltanto gli animaletti di pezza lasciando ai proprietari la consolazione di vedere la Ville Lumière in foto, il tour per pelouche sta riscuotendo un discreto successo. Dall’Inghilterra agli Stati Uniti, fino all’Estremo Oriente, sempre più persone spediscono il proprio pelouche a Parigi insieme a un assegno da 100 euro, per vederselo recapitare una settimana dopo con una quarantina di foto che lo ritraggono sotto la Torre Eiffel e l’Arco di Trionfo, a passeggio per gli Champs Elysées e sulle rive della Senna, con la cattedrale di Nôtre Dame alle spalle.
Guida di Viaggio all’isola di Salina:natura incontaminata e una storia complessa alle spalle!
L’isola di Salina si estende per una superficie di 26,8Kmq., ed è seconda solo a Lipari. Anch’essa di natura vulcanica, è costituita dalle vette dei due monti più alti delle Eolie “Fossa delle Felci” e “Fossa dei Porri”, vulcani ormai spenti da tempo; da qui il suo antico nome Didyme, che significa Gemelli.
C’è anche un’altra particolarità di Salina ed è politica: Lipari è il comune di tutte le isole Eolie ad eccezione di Salina che ha ben tre comuni: Santa marina Salina, Malfa e Leni. A Salina ci sono circa 4.000 abitanti e ci sono tutti i servizi, dalla Guardia Medica alle banche, Bancomat, negozi, piccoli supermercati, noleggi di auto, moto e barche ed altro.
L’economia di Salina è legata sia al turismo, che alla pesca ed all’agricoltura; qui infatti si ricavano il pregiato “Malvasia delle Lipari”, uno dei vini DOC più ricercati e i capperi.
Guida di Viaggio a Filicudi:il cuore selvaggio delle Isole Eolie
L’Isola di Filicudi fa parte dell’Arcipelago delle Eolie ed è amministrata dal comune di Lipari.
Di origine vulcanica, è, insieme all’Isola di Alicudi, la più occidentale di tutto l’arcipelago.
I centri abitati di Filicudi sono tre: Filicudi Porto, Valdichiesa e Pecorini a Mare, uniti tra loro da una pittoresca strada.
Di antica origine e i primi insediamenti di Filicudi risalgono al periodo del Neolitico.
L’economia dell’isola è legata in particolare al turismo ed alla coltivazione di capperi e fichi, che sono gli ingredienti base della cucina locale.
L’Isola di Filicudi è posta sotto la tutela dell’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La primavera arriva presto a Filicudi ed è un’esplosione di fiori dai mille colori.
E’ bello, in questa stagione, percorrere i tanti antichi sentieri che la attraversano.Sentieri e terrazzamenti, realizzati nel corso dei secoli, sono un meraviglioso ed imponente esempio del lavoro umano. Ancora oggi Filicudi è sentita come isola remota, anche dagli abitanti di Lipari. In effetti ciò che la fa sentire lontana, non è tanto la distanza ma qualcosa di più profondo: è una distanza nel tempo, nel modo di essere dell’isola e della sua gente, è lontananza dal mondo comune.
Filicudi non è solo mare o vacanza estiva, chi vuol veramente sentire e godere della sua peculiarità deve visitarne con calma l’interno, soprattutto nel periodo dell’anno che va da aprile a giugno e da settembre a novembre.
Il porto è sul lato nord dell’isola, c’è il molo dove arrivano nave ed aliscafi, i principali servizi come negozi, Bancomat, noleggio barche, motorini e mezzi e da lì si va verso le sue frazioni, in alto Val di Chiesa e Canale e sul mare, ma dall’altro lato della punta della Punta di Capo Graziano dove c’è il Villaggio Preistorico, c’è Pecorini, con il piccolo molo, le poche case, la spiaggetta con i gozzi dei pescatori.
Guida di Viaggio a Scopello: un luogo suggestivo e pittoresco, difficile da scordare!
Centro agricolo e di soggiorno in provincia di Vercelli, Scopello è situato 659 metri sopra il livello del mare, sulla riva sinistra della Sesia, è il punto di accesso (tramite seggiovia o lungo la strada) all’Alpe di Mera (m. 1517) e conta 459 abitanti. La sua economia, oltre che sul turismo, è basata sulla presenza di acque ferruginose e di cave di ardesia. Nel XVIII secolo, all’epoca di Carlo Emanale III, venne aperto qui il primo stabilimento in Italia per la lavorazione dei metalli pregiati, di cui sussiste la ciminiera alta 15 metri. Le fonderie utilizzavano i minerali provenienti da Alagna.
Scopello è forse il luogo più suggestivo e pittoresco dell’intero golfo di Castellammare. E’ un piccolo borgo sorto verso la fine del settecento attorno al baglio, sul sito di un precedente casale arabo. In basso, nella stupenda cala limitata dai faraglioni e protetta da vecchie torri di avvistamento, si trova la tonnara, conosciuta da tempo immemorabile (è citata in documenti del 1200) ed attiva fino a pochi anni addietro, con il baglio, gli edifici e i magazzini.
Vi si giunge da Castellammare percorrendo la statale 187 per Trapani, imboccando la deviazione al Km 32.4, passando davanti alla baia di Guidaloca sulla quale si erge una torre cilindrica cinquecentesca. Il nome Scopello deriverebbe dal greco “scopelos” (scoglio), dal latino “scopellum” (scoglio) e dall’arabo “iscubul iactus” (scoglio alto).
Abitata sin dalla preistoria (reperti rinvenuti nelle grotte dell’entroterra documentano la presenza umana a partire dal Paleolitico), la zona era conosciuta da tempi antichissimi per l’abbondanza dei tonni che si pescavano nel suo mare, tanto da essere chiamata dai greci “Cetaria” cioè “terra dei tonni”.
Gli Arabi vi fondarono un casale abitato da pescatori e pastori e, nel 1235, Federico II di Svevia, dopo averlo annesso con tutto il feudo alla città di Monte San Giuliano, ne concesse la proprietà ad un gruppo di coloni Piacentini che, però, lo abbandonarono presto a causa delle continue incursioni piratesche. In quei secoli, infatti, i pirati che infestavano il basso Mediterraneo, usavano la baia di Scopello come base per le loro scorrerie: ormeggiando le navi a ridosso dei faraglioni risultavano praticamente invisibili dal largo.
A Scopello è facile affittare ville ed appartamenti
2010, anno record per il turismo, ma non per l’Italia
Il 2010 e’ stato un buon anno a livello mondiale per il turismo, ma non per l’Italia. Le stime fatte dal Touring Club, nel giorno di apertura della Bit, sono di un aumento del 6-7% dei viaggiatori. Si tratta di un record con 935 milioni di arrivi internazionali nel mondo, dato che supera i 913 milioni del 2008. Superato il calo del 4,2% del 2009, quindi, la situazione sta migliorando, con una crescita forte soprattutto in Medio Oriente (+14%), Americhe (+7,6%) e Africa (+6,4%). L’Europa e’ invece cresciuta meno (+3%) e ancora meno l’Italia che resta stabile (+0,6% di visitatori stranieri e +1,2% della spesa).
A Uppsala, alla scoperta dei Vichinghi
Popolo di navigatori e di conquistatori, i Vichinghi hanno sempre attirato l’immaginario delle persone. Ed ora la Svezia propone un itinerario non a caso nell’area di Uppsala, pochi chilometri a nord di Stoccolma, per conoscere i luoghi e le testimonianze ancora vive di questo popolo che in quell’area visse per poco meno di tre secoli, fino al 1050 d.C., e dei suoi antenati. Una possibilità per chi viaggia in quel territorio di vedere ancora molte tracce, spesso minime e appena percettibili, a volte invece molto esplicite, come i cumuli di pietre runiche accanto al Duomo: ma, appena fuori dal centro di Uppsala, si trova la città vecchia Gamla Uppsala: molto note sono le cosiddette “alture dei re”, del VI-VII secolo, che, secondo la mitologia e la tradizione popolare, coprono le spoglie degli antichi re, e i cimiteri con diverse centinaia di sepolture di origine vichinga.
Il carnevale di Putignano: i carri su federalismo, disoccupazione e bunga bunga
L’Unità d’Italia e il federalismo, il Bunga Bunga e la disoccupazione, l’ecologia e i disastri ambientali. È un concentrato di satira politica, nella migliore tradizione carnevalesca, quello che sfilerà per le strade di Putignano… Il paese della Valle d’Itria ha ultimato i preparativi per celebrare in pompa magna la 617.ma edizione del suo Carnevale, puntando sui tre ingredienti che da secoli lo contraddistinguono: la bellezza del territorio, la voglia di divertirsi e l’arte dei maestri cartapestai.
Il Carnevale di Putignano ha radici antichissime; vanta analogie con le funzioni originarie del carnevale mediterraneo, come la rottura temporanea delle regole sociali e i riti agresti propiziatori della Magna Grecia con Dioniso e Bacco. Tuttavia il suo occhio è sempre attento a cogliere l’attualità politica, rivisitata in chiave irriverente e canzonatoria nei sette carri allegorici che scuoteranno il centro storico (dopo il 20 febbraio) il 27 febbraio, il 6 e l’8 marzo.
Guida di Viaggio a Cefalù:la perla del Mediterraneo!
Cefalù è un comune italiano di 13.771 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.
Cefalù viene citata per la prima volta dallo studioso Diodoro Siculo nel 396 a.C. ma la città si distingue per la sua impronta tipicamente medievale.
Punti d’interesse:
Partendo da piazza Garibaldi e proseguendo per corso Ruggero fino alla splendida piazza del Duomo già si comincia a gustare l’atmosfera splendidamente intatta di questa perla del mediterraneo.
Costruita su un promontorio dominato da una rupe a strapiombo la città ha conservato il suo aspetto antico, intorno alla cattedrale.
Quest’ultima venne commissionata nel 1131 da Ruggero II, la Basilica è a tre navate divise da alte colonne, con capitelli figurati, che sostengono archi acuti a doppia ghiera; nella navata destra, si trova un romanico fonte battesimale, mentre nell’abside centrale, brillanti mosaici del XII secolo rispecchiano la luce del sole siciliano; le vetrate delle monofore sono di Michele Canzoneri; le arcate e le pareti delle tre navate, hanno subito nel corso dei secoli, vari rimaneggiamenti.
Annesso al Duomo si trova un chiostro del XII secolo, distrutto da un incendio durante il 1500; nella piazza del Duomo si alternano alcuni palazzi in stile barocco quali il Seminario, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Piraino e il Palazzo Maria. Lasciando la piazza del Duomo e percorrendo corso Ruggero si giunge a via Carlo Ortolano di Bordonaro che costituisce l’asse di collegamento tra le due antiche porte “Giudecca” e di “Mare”; lungo via Vittorio Emanuele, si incontrano la normanna chiesa di San Giorgio e un lavatoio medievale.
Degno di interesse è il Museo Mandralisca, fatto costruire da Enrico Piraino, barone di Mandralisca, che collezionò marmi antichi, monete, pitture e conchiglie; tra le opere del museo possiamo annoverare il famoso Ritratto d’Ignoto attribuito ad Antonello da Messina, un dipinto ad olio del 1465.
Unità d’Italia: il 17 marzo è festa. Ecco le iniziative in programma
Il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sara’ festa nazionale. I 150 anni dell’Unità d’Itallia hanno ora un palcoscenico speciale. Mentre rimane l’eco di Benigni a Sanremo con la sua appassionata esegesi dell’inno di Mameli, il suo ingresso trionfale dal fondo del teatro Ariston, a cavallo con lo sventollio del tricolore con un audience che ha superato tutti i pronostrici.
Feste e appuntamenti in tutta Italia. Dopo le celebrazioni del Tricolore a Reggio Emilia, il testimone simbolico dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia torna al Piemonte con l’inaugurazione, il 17 marzo a Torino del grande progetto ‘Esperienza Italia’, con incontri, eventi, manifestazioni e due luoghi straordinari: le Officine Grandi Riparazioni e La Venaria Reale. Le Officine a pochi passi dal centro storico, diventeranno l’Officina Italia, un laboratorio realizzato attraverso tre mostre aperte fino al 20 novembre: ‘Fare gli italiani’, un percorso multimediale, creativo, interattivo mirato a far cogliere allo spettatore i fattori che in 150 anni di storia hanno ‘fatto’ gli italiani; ‘Stazione Futuro. Qui si rifa’ l’Italia’ che parte dall’assunto che nei prossimi dieci anni in Italia cambiera’ tutto per l’avvento della banda larga e dell’alta tecnologia.