
Meravigliosa Palermo, di insospettabile bellezza per il visitatore che giunge per la prima volta, rivela a poco a poco le sue peculiarità architettoniche mentre regala sin da subito un paradiso paesaggistico per gli occhi.Il nostro giro di oggi si ferma ad osservare i “Quattro Canti”, il nome più noto con il quale viene ricordata Piazza Vigliena. Dalla curiosa forma ottagonale si trova tra la via Maqueda e il Cassaro, oggi rappresentato principalmente dal Corso Vittorio Emanuele . Qualcuno ricorda la zona anche come Teatro del Sole visto che durante la giornata c’è sempre almeno una porzione illuminata. I prospetti in questione a sottolineare l’incrocio risalgono al Seicento e sono sormontati da stemmi in marmo bianco reale senatorio e viceregio e sono realizzati su inserimenti figurativi che si innalzano verso il ciele. Al piano inferiore ci sono i fiumi della città antica che erano Oreto, Kemonia, Pannaria e Papireto. Subito dopo in stile dorico ecco le quattro stagioni rappresentate da Eolo, Venere, Cerere e Bacco. Ancora in stile ionico Carlo V, Filippo III e Filippo IV. Nella parte superiore, infine, le quattro Sante protettrici di Palermo: Agata, Ninfa, Oliva e Cristina. Questo prima del 1624 perchè successivamente Santa Rosalia salvò la città dalla peste e ne divenne l’icona indiscussa.