La primavera in Giappone tra gli alberi in fiore

di Redazione Commenta

Passeggiare nel profumo dolciastro dei ciliegi in fiore e riempirsi lo sguardo di tutte le sfumature del rosa: la primavera regala al Giappone uno spettacolo della natura che giova soprattutto alla mente e val bene un viaggio così lontano all’insegna della meditazione. Un’occasione preziosa di raro raccoglimento interiore, da vivere soprattutto esplorando e osservando nel silenzio i giardini giapponesi, per lo più raccolti intorno ai templi: famosi e non a caso ricreati in tutto il mondo, sono il luogo perfetto per ritrovare un po’ di sana spiritualità con il loro accostamento studiato di piante, acqua, sabbia e rocce. Angoli più o meno grandi di verde e colori che rappresentano la simbiosi ideale fra culto della natura, pratiche zen e un’arte raffinata di antichissima tradizione.

I templi e i giardini
Niente di più facile che fermarsi in un edificio sacro, sedersi, e dimenticare il tempo contemplando i giardini e assaporando, almeno una volta nella vita, la lentezza delle ore. Di giardini ne è ricchissima Kyoto che fra la fine marzo e l’inizio di aprile è un’autentica esplosione di sato-zakura, i ciliegi in fiore, azalee, camelie. I viaggiatori possono unirsi alla popolazione locale nell’hanami, una sorta di rito collettivo che indica proprio l’ammirazione dei fiori di ciliegio appena sbocciati. Tanti i luoghi che si prestano a questo simposio di pace e serenità: il parco Maruyama, dove si può anche sostare per pic-nic; l’Hirano-jinja Shrine, affacciati sul fiume Kamo-gawa, oppure sulla via di Nakaragi-no-michi, rinomata per le fioriture più belle di Kyoto.
Fra i giardini che sorgono intorno a templi o ad altri edifici sacri spiccano quelli della villa imperiale di Katsura, situata nei quartieri occidentali della città, considerati una delle gemme dell’architettura e del giardino paesaggistico tradizionale (per visitarla occorre chiedere con un certo anticipo un permesso presso l’agenzia della Casa imperiale). Oppure il Tempio Ginkakuji, il Padiglione d’argento, che deve la sua fama proprio ai giardini paesaggistici minimalisti.

La meditazione a Nara
A circa quaranta chilometri da Kyoto c’è Nara: un’altra città-gioiello, più piccola e raccolta, che può offrire inediti spunti di meditazione. Antica capitale del Paese, è stata la culla di arte e letteratura giapponesi. Il suo parco, famoso anche per i cervi addomesticati, è un’attrazione di indiscutibile fascino per i viaggiatori, mentre il suo monumento più antico è il Tempio Todaiji con il Grande Budda che viene conservato nel Daibutsu-den, la costruzione in legno più grande del mondo.

Meditare a Tokyo
Non mancano giardini per meditare nemmeno a Tokyo: Higashi Gyoen, Hama Rikyu e Koishikawa Korakuen o il parco pubblico di Shinjuku Gyoen, ex luogo di riposo della famiglia imperiale. Nell’isola di Hokkaido tra fine aprile e maggio i ciliegi sbocciano insieme agli alberi di prugne. Il vero spettacolo è nel parco Matsumae-koen che conta oltre 10 mila alberi di ciliegie di 250 varietà, fra cui quelle antiche di Kechimyaku-zakura o Amayadori.

I festival della primavera in Giappone
Per vivere a fondo l’inebriante hanami si può scegliere di programmare un viaggio anche in occasione dei tanti festival che in Giappone celebrano la fioritura di ciliegi e susini, contornati da iris, loto, fiori di brassica. Eccone solo alcuni: dal primo al 14 marzo a Nara c’è l’Omizutori, il festival delle acque sacre del Tempio Todaiji, mentre per tutto il mese di aprile a Kyoto si svolge la Miyako Odori o Danza dei Ciliegi, festa durante la quale le giovani Maiko, le aspiranti geishe, si esibiscono in danze tradizionali giapponesi. L’8 aprile è la festa dei fiori, Hana Matsuri, che commemora la nascita di Budda in tutti i templi del Paese. Per tenere invece sempre sotto controllo l’andamento delle fioriture, il sito dell’Ente giapponese del turismo ha una pagina web ad hoc con le date in cui si prevede, città per città, che sboccino i primi fiori.