In Polinesia Francese per un tatuaggio tradizionale

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Il tatuaggio quello tribale, nasce in Polinesia Francese e si tratta davvero di una tradizione antichissima. Questo perchè lo praticavano già gli antichi abitanti ben 1500 anni fa soprattutto nelle Isole Marchesi e da quel momento è diventata una particolarità di Tahiti e dell’area circostante. Il turismo che ricerca in Oceania paesaggi tropicali da sogno, trova in più oltre che la splendida perla nera tipica pure la possibilità di affidarsi a veri maestri di quest’arte in tutta sicurezza.

Intorno ai disegni indelebili sulla pelle ovviamente come in tutte le cose sono sorte delle leggende. Si dice infatti che i ma’ohi si riempivano di tatuaggi per compiacere Ta’aroa, il dio più importante. I suoi stessi figli erano ricchi di simboli per diventare più belli. Il loro interesse in particolare era quello di colpire la loro sorella.

In ogni caso qui rappresenta un simbolo di grande bellezza sia per gli uomini che per le donne e così la pratica divenne usatissima e addirittura fondamentale nella civiltà ma’ohi. In pratica essere non tatuati era impensabile e anche oggi è difficile per i locali non provare nemmeno con un piccolo segno.il tatuaggio polinesiano privilegia l’uso del nero e si ispira alla geometria di piante e animali e serve anche per tramandare ai posteri un’art primitiva, per cui è tanto sentita. Sono bellissimi soprattutto quando a sfoggiarli sono i giovani alla festa dell’Heiva o durante un evento particolare in cui sono previsti canti, musica e danze tipiche. Tutto questo rappresenta uno splendido benvenuto per il turista in vacanza e un modo per divertirsi e sorridere alla vita per i locali. L’Heiva in particolare si tiene a luglio ogni anno e in questo periodo le migliori scuole di danza provenienti dai cinque arcipelaghi si incontrano e mostrano il meglio di quello imparato durante l’anno. Ovviamente il livello è altissimo, così come sono meravigliosi i costumi e i ballerini.