Il Taj Mahal e il simbolismo segreto

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Taj Mahal, simbolo di amore eterno e puro. Quello che lasciò senza voglia di vivere un uomo che perse la moglie dopo il parto e con una quindicina di figli. Certo non doveva crescerli solo lui visto che era ricchissimo, ma per quella adorata compagna che lo aiutava nelle scelte volle i migliori materiali dell’epoca e uno dei monumenti più belli al mondo. Parliamo di Shah Jahan e Mumtaz, anche se recenti studi a livello storico parlano di un complesso sepolcrale che nasconde una realtà meno romantica.

Dalle ultimissime osservazioni emergerebbe infatti che colui che ne volle la realizzazione era in realtà, come molti regnanti, megalomane e in generale l’imperatore moghul viveva in una dinastia fatta di lusso e vanità. Noi però pur riportando questa visione delle cose riteniamo che certi risultati perfetti non possono essere solo frutto  di denaro e manie di grandezza. In ogni caso,  gli indizi parlano di un simbolismo segreto del Taj nascosti nelle molte iscrizioni islamiche tratte dal Corano e legate intorno a due temi principali. Si tratta del Giorno del Giudizio e dei Piaceri del Paradiso.

Una serie di citazioni che pongono l’accento sulla doppia funzione del mausoleo che diventa  giardino sepolcrale e una sorta di riproduzione della perfezione che ognuno vorrebbe incontrare dopo la morte. Questo sarebbe spiegato, infatti, dalla presenza dei quattro fiumi del Paradiso e della Fonte dell’Abbondanza Centrale. Gli esperti dicono che insomma era una riproduzione del trono divino. Dato che le spoglie dell’imperatore si trovano all’interno poteva anche essere romantico, ma aveva di certo un’alta considerazione di sè. Niente di strano visto che questa è una costante delle persone che hanno avuto potere nel corso dei secoli, però rischia di turbare quella immagine che tutti hanno da decenni. Del resto è anche quello il motivo per il quale in migliaia si recano ogni anno a vedere questa splendida meraviglia e a sognare, a tutte le ore del giorno, di trovare un compagno così fedele.