India: qual è il periodo migliore per andare?

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La vastità del territorio indiano lo rende piuttosto vario a livello di clima e questo significa soltanto una cosa: un viaggio da queste parti va programmato con cura e seguendo il meteo, per non rischiare di non riuscire a vedere nulla o quasi, di tutti i magnifici monumenti che conserva in ogni suo angolo. Sul clima sub-continentale influisce soprattutto la stagione delle piogge con i monsoni. Questi spirano sulla costa del Kerala già dalla fine di maggio e attraversano il Paese nel corso del mese a mezzo successivo. Ecco che non sono rare in queste settimane le pericolose inondazioni che interrompono le vie di comunicazione e le frane soprattutto nelle zone delle colline himalayane.

A settembre i monsoni lasciano il nord del paese, ma tra ottobre e dicembre rovesci interessano la costa orientale dell’Andhra Pradesh e del Tamil Nadu, oltre che il lato meridionale del Kerala. A dicembre potrebbe essere un buon periodo per giungere anche perché le temperature cominciano ad essere più fresche. In pieno inverno comunque le differenze climatiche fra nord e sud sono molto evidenti. Se il settentrione è colpito da venti gelidi, il Tamil e le coste del Kerala sono ancora interessate dal forte sole post-monsonico.

A marzo in buona parte della pianura del Gange il termometro può segnare fino a 33° C  e lo stesso vale per l’altopiano del Deccan. Le temperature raggiungono i loro massimi livelli a maggio  e agli inizi di giugno ed infatti sono in molti a rifugiarsi nelle pianure montane. Un buon momento per vedere l’India centro-meridionale è quello che va da novembre a marzo. Questa infatti è la stagione fresca e asciutta.  Sono i mesi perfetti per vedere Delhi, Agra, Varanasi, Rajasthan e Madhya Oradesh. Perfetto il meteo pure a Goa e in generale nell’India centrale. Il caldo del sud dicenta soffocante tra maggio e giugno e quindi se volete vedere Tamil Nadu e Kerala, meglio andare tra gennaio e marzo.