Siria, clima e documenti: sperando di poter tornare presto

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E’ vero questo di certo non è un buon momento per andare in Siria, ma è di sicuro sempre tempo per informarsi su tutto quello che un buon viaggiatore deve sapere prima di giungere da queste parti. I disordini politici non dureranno per sempre e, alla fine, riuscirete a realizzare il vostro desiderio di scoprire questo splendido posto. Per arrivare in Siria vi servirà un passaporto valido per almeno sei mesi e, importante, deve essere privo di timbri israeliani. In più vi servirà il visto da chiedere all’ambasciata locale a Roma. E’ chiaro che se sceglierete un viaggio organizzato, penserà l’agenzia a molte di queste formalità.

Non è necessaria alcuna vaccinazione obbligatoria per entrare nel Paese, ma sono sempre utili quelle contro il tifo, il tetano e l’epatite A e B previa visita medica. Ci sono poi alcune zone del nord dove soprattutto tra maggio e ottobre, c’è un lieve rischio di contrarre la malaria. Per quanto riguarda, invece, il fuso orario è di un’ora in più rispetto all’Italia, anche con l’ora legale. Le lingue parlate sono l’arabo che è l’idioma ufficiale. Non mancano poi anche cittadini che conoscono il curdo, l’aramaico, il circasso e il turco. Poco conosciuti sono invece l’inglese e il francese ma questo non è valido per le zone turistiche e, comunque, riuscirete a farvi capire.

Importante è sapere se vi muovete senza auto o guida privata, che le linee ferroviarie sono scarse e i bus garantiscono maggiore efficienza. In città si scelgono quasi sempre i taxi sia individuali che collettivi. La sicurezza a prescindere dal momento attuale, di solito è maggiore rispetto agli altri Paesi dell’Oriente, peccato che ormai da un anno questa tranquillità sia stata pesantemente minata. Ci auguriamo che presto le cose possano tornare come un tempo anche perché si avvicina la primavera che insieme all’autunno è il periodo migliore per andare.