Guida di viaggio a Santa Teresa di Gallura:splendide spiagge che animano il litorale sardo

 Santa Teresa Gallura è un comune di 5.207 abitanti della provincia di Olbia-Tempio.Il paese si snoda su un promontorio che guarda a Nord la costa meridionale della Corsica, distante appena 11 miglia, a Nord-Est l’arcipelago de La Maddalena, e ad ovest si affaccia sul Mar di Sardegna. Il centro abitato si sviluppa attorno a due insenature: quella di Porto Longone, in fondo alla quale c’è il porticciolo, e quella di Rena Bianca, che racchiude una spiaggia di sabbia finissima e bianca. Una delle caratteristiche peculiari della conformazione della cittadina è la pianta romana, ovvero un impianto urbano fatto di una rete di vie che si incrociano perpendicolarmente

Origini
La storia di Santa Teresa di Gallura inizia nel periodo Nuragico (circa 4.000 a.e.) con il Villaggio Nuragico de Lu Brandali, presso Baja S.Reparata dove si notano le rovine di torri costruite con massi di pietra giganti, che arrivano fino alla cima di un monte che sovrasta la baja a scrutare il mare dai suoi pericoli.
Tantissime le cose da vedere. Nei pressi del villaggio è situato ciò che resta di una Tomba dei Giganti, una camera di sepoltura dalla forma semi circolare posta su un campo magnetico.

Punti d’interesse
Il punto di riferimento cittadino è attualmente la piazza Vittorio Emanuele, nella quale sorge l’Azienda Autonoma di Soggiorno, l’ente di promozione e informazione turistica. Un tempo il ruolo di centro di gravità cittadino era ricoperto dall’attigua piazza di San Vittorio, dove sorge la chiesa omonima, in un centro storico colorato dalle botteghe artigianali, alimentari, piccole e accoglienti pescherie, negozi di frutta e verdura, macellerie; tutte attività che smerciano principalmente prodotti locali genuini. Pochi anni dopo la fondazione Santa Teresa aveva già oltre 200 abitanti, popolazione superiore a quella di molti comuni sardi odierni, erano in prevalenza pastori, agricoltori, artigiani e pescatori

Anche l’imponente Torre di Longonsardo è uno dei punti di riferimento cittadini, il lungo viale alle sue spalle è stato per molti anni l’unica passeggiata cittadina.

Settore turismo in calo e prezzi più alti: le statistiche di Bankitalia

 La bilancia dei pagamenti turistica ha presentato nel mese di ottobre 2010 un saldo netto positivo di 977 milioni di euro, a fronte di uno di 1.029 milioni di euro nello stesso mese dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 2.354 milioni di euro, sono diminuite del 3,6%; quelle dei viaggiatori italiani all’estero, per 1.377 milioni di euro, sono diminuite del 2,5%.
A renderlo noto e’ Bankitalia. Nel periodo gennaio-ottobre 2010 si è avuto un saldo netto positivo di 8.277 milioni di euro, a fronte di uno di 8.469 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente. Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 26.087 milioni di euro, sono aumentate dello 0,5%; quelle dei viaggiatori italiani all’estero, per 17.809 milioni di euro, sono aumentate dell’1,9%.

Tel Aviv, una città a misura di turista: cosa non perdere della capitale ebraica

 Tel Aviv è una meta assolutamente imperdibile per tutti coloro che si emozionano nelle città nuove. Il clima infatti ha un comun denominatore con Berlino, Cape Town, New York, ossia con quei luoghi che si sono dovuti o voluti reinventare da capo. Intendiamo, con questo, che qui si respira aria giovane, che il cibo a tavola è buono, vario e tanto, che le persone sono disponibili e gentili, e provengono da tutto il mondo. Il clima caldo tutto l’anno naturalmente aiuta e il lungomare sempre attrezzato è uno sfondo niente male per una città che non può vantare né monumenti antichi né capolavori di fama mondiale. Insomma, chi ama Tel Aviv lo fa in modo profondo e assoluto proprio perché non c’è niente di quell’estetica europea che fa impazzire tutto il mondo ma solo cemento mescolato all’irresistibile fretta di esistere. In questo senso anche la lingua, l’ebraico moderno, è un recentissimo vagito che in un batter d’occhio (circa un secolo) s’è trasformato in grammatica complessa (ma non temete, si parla anche inglese).

3D Dolomiti Superski: la mappa delle Dolomiti scaricata da più di 150mila utenti

 Volare sulle Dolomiti. E’ la sensazione che si prova utilizzando la nuova applicazione cartografica georeferenziata online, tridimensionale e interattiva 3D Dolomiti Superski, che dopo poche settimane dal lancio, è stata scaricata da più di 150.000 utenti. Si tratta di un navigatore tridimensionale realizzato sulla base di immagini aeree ad altissima risoluzione, realizzate in esclusiva per Dolomiti Superski dalle ditte specializzate Reality Maps e Tappeiner, che permette di simulare un volo fra le montagne delle Dolomiti, alla scoperta dei 3.000 chilometri quadrati del comprensorio sciistico più grande del mondo, nel cuore del Patrimonio Naturale tutelato all’Unesco.

Ristoranti che valgono un viaggio: la classifica del New York Times lascia fuori l’Italia

 Dall’Uruguay all’Australia, passando per Spagna e Francia ma a sorpresa saltando l’Italia: è in questi Paesi che secondo il New York Times si trovano alcuni ristoranti tali da meritare la briga di prendere un aereo e volare nelle città che li ospitano. La selezione dei dieci ristoranti “da tener d’occhio” nel 2011, da poco pubblicata dal quotidiano della Grande Mela, è esclusiva, comprende locali blasonati di chef autorevoli e ristoranti che apriranno a breve ma che già fanno parlare di sé. Diversamente dai “Luoghi da visitare nel 2011”, in cui il tricolore compare almeno con la città di Milano, nessun ristorante del Belpaese si è assicurato un posto in questa classifica tutta gourmand.

Guida di Viaggi a Sant’Antioco:un’isola che niente ha da invidiare alla Costa Smeralda

 Sant’Antioco è l’isola del sulcis situata a sud ovest della Sardegna. E’ poco conosciuta, ma vanta un mare agli stessi livelli della Costa Smeralda, ideale per le vacanze, col vantaggio di trovarsi in un paese e di essere decisamente alla portata di tutti. I prezzi della vita a Sant’Antioco non sono infatti paragonabili a quelli delle più famose coste sarde nonostante il mare e le spiagge siano di altissimi livelli per pulizia, igiene e bellezza.

Il paese
Il paese di Sant’Antioco d’estate è il più animato del basso Sulcis, infatti offre molti locali per la sera, con tavoli all’aperto, musica dal vivo, karaoke. Ristoranti e pizzerie molto frequentati e che offrono la tipica cucina della zona.
C’è un cinema all’aperto che proietta i migliori film della stagione.
Due discoteche, il Paradise, a 2 km dal paese, e l’Acquarium a 3 Km dal comune Calasetta offrono il giusto divertimento per i giovani.
Si organizzano anche concerti all’aperto in piazza o feste musicali nelle spiagge, e spettacoli di vario tipo nell’anfiteatro.
C’è tutto il necessario per passare una vacanza spensierata e allegra con amici o in famiglia.

Porticciolo e Lungomare
Il porto turistico di Sant’antioco è di recente costruzione, e accoglie appena si entra il paese, svoltando a sinistra dopo il ponte. Si estende per circa 3 Km e offre numerosi locali, chioschi pizzerie, gelaterie bar. Ci sono 5 piazzette lungo tutta l’area, in alcune di queste si organizzano balli di liscio o di altro tipo, concerti all’aperto, fuochi artificiali in memoria del Santo Patrono Sant’Antioco e mercati espositivi temporanei. Il porticciolo vero e proprio offre numerose banchine su cui attraccare barche di medie dimensioni e offre tutti i servizi nautici di cui queste necessitano. E’ una zona del paese molto viva anche di giorno, con la vendita del pesce fresco direttamente dalle barche e l’organizzazione di viaggi turistici in barca attorno all’isola, che aiutano a scoprire lati della costa di Sant’Antioco che sarebbe più difficile raggiungere in macchina.

Guidadi Viaggio a Pechino:un paese diventato una grande “Impresa di Stato”

 Pechino è la capitale della Cina, è il fulcro politico e culturale di tutto il Paese e sono molti i luoghi da visitare e i monumenti a Pechino imperdibili. Visitare Pechino significa entrare in contatto con una cultura così lontana dalla nostra che non lascerà nessun visitatore indifferente.

Introduzione:
Chi visita oggi queste moderne “terre di conquista”, per lavoro o per turismo, ha la chiara percezione di un Paese in cui il passato ha lasciato un profondo segno, trasformandolo oggi in una grande “impresa di stato”.
Pechino è oggi una città che in sé sintetizza tutti gli eventi, lontani e vicini, fondendoli in un’atmosfera a metà tra “L’ultimo Imperatore” di Bertolucci ed una qualsiasi megalopoli europea o americana. In città molte sono le cose che colpiscono il turista occidentale: tra queste la vastità dell’area urbana, il contrasto tra i moderni grattacieli e i palazzi storici, il traffico tutto “asiatico” che attanaglia la città, il carattere dei suoi 11 milioni di abitanti e la loro frenesia, anche se, scoprendo la città è impossibile non notare una grande “assente”: la bicicletta.

Pechino non solo il massimo centro amministrativo e politico dell’intera Cina, ma anche uno dei più importanti centri culturali del mondo sviluppatosi moltissimo grazie alla sua posizione geografica che lo ha reso crocevia di moltissime influenze straniere nonché di scambi commerciali e culturali.

Negli ultimi anni la Pechino antica, culla dell’impero Cinese e delle molteplici dinastie, è stata demolita per far posto a numerose nuove costruzioni che hanno reso la città una capitale moderna e all’avanguardia, tuttavia il fascino della tradizione orientale non è andato perduto, anzi, soprattutto grazie ad alcuni quartieri, è rimasto intatto il sapore della storia: la Città Proibita o la Città Imperiale ci testimoniano, con i loro templi e i loro palazzi, la grandezza delle dinastie cinesi che hanno reso la Cina una nazione molto potente.

Pechino è molto fredda durante tutto l’inverno, con temperature che spesso raggiungono i –20°, mentre l’estate è molto caldo soprattutto nei mesi di luglio ed agosto, il clima è caratterizzato da estati caldissime ed inverni freddissimi con forti sbalzi di temperatura tra giorno e notte; la stagione delle piogge va da giugno a settembre con precipitazioni più abbondanti nei mesi di luglio e agosto.

Cosa vedere:

La Città Proibita
Prima tappa quando si arriva a Pechino è sicuramente la famosa Città Proibita, ovvero quella che è stata la residenza degli imperatori delle ultime due dinastie cinesi Ming e Qing. La Città Proibita detta anche Gugong (Museo di Palazzo) si trova nel centro di Pechino, in prossimità di Piazza Tiananmen, è un affascinante costruzione di 32 ettari, la maggior parte degli edifici che la compongono fu costruita dopo il XVIII secolo, recentemente è stata restaurata in vista delle olimpiadi di Pechino. Tutto il complesso è costituito da una serie di saloni ed edifici separati da stradine proprio come una piccola città.

La Piazza Tiananmen
La Piazza Tiananmen (Piazza della Porta della Pace Celeste) a Pechino è enorme e rappresenta il cuore di tutta la Cina. È il microcosmo dell’universo comunista cinese e rappresenta il potere statale di tutto il Paese. Qui è sepolto il presidente Mao Tse Tung ed è qui che si affaccia il parlamento cinese. Tutta la piazza è delimitata da edifici storici, musei e monumenti in stile sovietico.

Sciatori pazzi per Innsbruck: 300 chilometri di piste, anche in città

 Prendere una cioccolata calda in un caffè stile viennese o fare due passi lungo Maria-Theresien Strasse, cuore della città; entrare in una galleria d’arte contemporanea o pattinare sulla pista ghiacciata della Sparkassenplatz; salire su un tram e in pochi minuti raggiungere il Kaufhaus Tyrol, nuovo centro commerciale, oppure gli impianti di risalita, a pochi passi dal centro storico, calzare gli scarponi e lanciarsi lungo i 280 chilometri di piste da sci olimpioniche. Tutto questo è possibile a Innsbruck, capoluogo del Tirolo, dove in uno spazio limitato si ha la possibilità di fare davvero di tutto: divertirsi, fare shopping, scoprire uno dei centri storici più belli delle Alpi con i palazzi storici, i musei, le facciate decorate e i locali tradizionali, praticare sport invernali e rilassarsi nelle migliori Spa.

Tra i sassi di Matera: turisti in un burrone medievale

 E’ una città particolare Matera, unica al mondo, con un centro storico formato da grotte di tufo antichissime lungo le ripide pareti del torrente Gravina – i celebri Sassi -, che l’Unesco nel 1993 ha dichiarato patrimonio dell’Umanità. Qui Pier Paolo Pasolini e Mel Gibson, due registi molto diversi tra loro, hanno deciso di girarvi i propri film – rispettivamente Il Vangelo secondo Matteo, del 1964, e La passione di Cristo, del 2004 – ritenendo che il capoluogo lucano fosse lo scenario più vicino a Gerusalemme che si potesse trovare in Europa.
In effetti è difficile trovare un luogo al mondo con più vicoli ciechi, scale che salgono e poi si fermano contro una parete chiusa, strade che portano a un muro, buchi, grotte, anfratti, scalone di pietra riuniti in poche centinaia di metri. E’ una città che sorge dentro a un burrone simile a due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso nella chiesa bianca Santa Maria de Idris, che pare infilata nella terra. Questi imbuti sono i Sassi e sono sia pavimento per chi esce dalle abitazioni di sopra sia tetto per le case che stanno in basso. Da qui, come un muro obliquo, appare la città, bellissima, pittoresca e impressionante, come la descrisse Carlo Levi nel romanzo Cristo si è fermato a Eboli.

Un viaggio nel tacco d’Italia, la Puglia

 (Immagine di Di Fabricius81)

Protagonista di un recente sviluppo, oggi la Puglia vive un momento di estrema notorietà.

Sospesa tra tradizione e modernità, aperta ed accogliente, questa regione è diventata in poco tempo una meta che non delude.

La sua bellezza, selvaggia come la famigerata danza della Taranta che ogni anno attira decine di migliaia di appassionati in tutta la Grecìa salentina, è senza dubbio la caratteristica principale.

Terra rosso fuoco, splendide coste e paradisi marini, ricca vegetazione che si estende dai monti del Gargano alle distese del Tavoliere, dall’aspro territorio delle Murge alla macchia mediterranea del Salento, la Puglia è davvero la meta ideale per chiunque sia in cerca di paesaggi meravigliosi, mare e sole, ma anche arte e cultura, divertimento, antiche tradizioni religiose ed ottima cucina.

Nel corso dei secoli molte popolazioni si sono avvicendate sulla terra di Puglia, arricchendo i suoi luoghi di storie, profumi e sapori.

Da provincia a provincia, di città in città, tante sono le ricette che offre la cucina pugliese.

Chi può dire di non aver mai sentito parlare di “orecchiette alle cime di rapa” o del barese “riso patate e cozze”?

Verdure e pesce, legumi e pasta fatta in casa, nei piatti della Puglia si sentono il mare e la terra.

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