Mostra Mar’ dei Guttavi Luigi Ontani il 26 e 27 ottobre 2009 in via Margutta, Roma

 Una strada, una tradizione, uno straordinario artista. Questi gli elementi che animano il progetto “mar’ DEI guttAvi. Luigi Ontani – Tableau vivant”, promosso dall’ Associazione Internazionale di via Margutta – presieduta da Laura Pepe – su concept di Rossella Meucci Reale, curato da Pier Gabriele Vangelli, con performance la cui regia è affidata a Valentina Moncada.

Un progetto condiviso dal MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, per sottolineare il ruolo che via Margutta ha da sempre nella scena storico-artistica della capitale e per promuovere la volontà del museo di dialogare attivamente con il territorio e i suoi protagonisti.

UN OMAGGIO A LUIGI ONTANI
“mar’ DEI guttAvi. Luigi Ontani – Tableau vivant” è un omaggio che l’ artista ha voluto dedicare alla strada che ne ospita lo studio, rievocando i tableaux vivants dei Carnevali romani di fine Ottocento in cui, in un grottesco ed eterogeneo danzare e sfilare, gli artisti animavano i saloni del Circolo Artistico Internazionale la notte del martedì grasso.

PROGRAMMA 26 OTTOBRE
Lunedì 26 ottobre 2009 alle ore 18.00, quattordici grandi maschere di cartapesta, ideate da Ontani, realizzate in collaborazione con Pietro Simonelli, e ispirate ad altrettanti artisti famosi che nel tempo hanno vissuto e lavorato a via Margutta, sfileranno in corteo a suon di musica per fermarsi su un tappeto di fiori nel cortile al numero civico 54, edificio che ospitava il vivace Circolo Artistico Internazionale.
Questi gli artisti scelti da Ontani: Nicolas Poussin, Luigi Valadier, Antonio Mancini, Filippo de Pisis, Gino Severini, Nino Franchina, Pablo Picasso, Peter Van Lear, Mariano Fortuny, Nino Costa, Sigmund Episcopo Lipinsky, Federico Fellini, Sibilla Aleramo, Giulio Aristide Sartorio e Giulio Turcato.

Festival internazionale della filatelia Italia 2009, dal 21 al 25 ottobre al Palazzo congressi dell’ Eur, Roma

 Cinquecentodue partecipanti, quattrocentotrentasei collezioni e nuove emissioni a fumetti con Diabolik, Cocco Bill e Lupo Alberto. Con un programma ricco di eventi, apre a Roma, al Palazzo dei Congressi dell’ Eur da mercoledì 21 fino a domenica 25 ottobre, il Festival Internazionale della Filatelia Italia 2009 con ingresso gratuito per i visitatori. Presenti il presidente di Poste Italiane, Giovanni Ialongo e il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola. Tra le emissioni più originali un foglietto con tre francobolli del valore di un euro con altrettante icone del fumetto italiano: Cocco Bill di Jacovitti, Diabolik di Angela e Luciana Giussani e Lupo Alberto di Silver.

IL GRONCHI ROSA
Ai visitatori è riservato il sorteggio con in palio un Gronchi Rosa, il famoso francobollo da 205 lire del 1961, emesso in occasione della visita del Capo dello Stato Italiano, Giovanni Gronchi, in Perù. Il francobollo venne presto ritirato dal commercio per l’ errata riproduzione dei confini dello Stato Sudamericano e divenne preziosissimo. Sorprese e premi ci saranno anche per i concorrenti.

UN CONCORSO PER I COLLEZIONISTI
L’ evento comprenderà un’ esposizione a concorso, aperta ai collezionisti d’ Europa, dei Paesi del bacino del Mediterraneo, nonché di Canada, Stati Uniti d’ America, Argentina, Sudafrica e Australia. Il Festival è stato organizzato da Poste Italiane con la collaborazione della Federazione fra le Società Filateliche Italiane, l’ Associazione Filatelisti Italiani Professionisti e l’ Unione Stampa Filatelica Italiana.
La sequenza delle emissioni per le cinque giornate del Festival non incontrera’ soltanto l’interesse dei collezionisti, ma anche dei non addetti ai lavori. Per l’inaugurazione si renderà omaggio alla Giornata della lingua italiana con un’emissione congiunta delle amministrazioni postali di San Marino e della Città del Vaticano.

Mostra Con il legno e con l’ oro, dal 12 novembre all’ 8 dicembre 2009 al Campo San Stae, Venezia

 “Con il legno e con l’ oro. La Venezia artigiana degli intagliatori, battiloro e doratori” è la mostra in programma dal 12 novembre all’ 8 dicembre al Campo San Stae a Venezia. La mostra, voluta dall’ associazione El Felze, è dedicata alle arti degli intagliatori in legno e dei complementari marangoni da case, battiloro e doratori attivi a Venezia dal tardo Medioevo ai giorni nostri. Nella memoria di chi visita Venezia non rimangono solo le architetture, i dipinti e i paesaggi, ma anche la ricchezza dei soffitti e degli arredi di chiese, palazzi, scuole devozionali, le superfici lavorate delle gondole, lo splendore degli altari. In questi manufatti sono protagonisti due materiali: il legno e l’oro. Uno è il materiale pregiato e “terreno” al tempo stesso, da sempre lavorato dall’ uomo; l’ altro è il metallo prezioso per eccellenza, simbolo stesso del divino.

L’ ARTE DEL LEGNO A VENEZIA
A Venezia a occuparsi della lavorazione di legno e oro erano diverse professionalità. Gli intagliatori (intagiadori) creavano arredi sacri, statue, matrici per le incisioni, stampi per le fusioni e che decoravano mobili e gondole; i battioro creavano la magia delle sottilissime foglie d’ oro; i tiraoro “tiravano” il metallo fino a ottenere fili sottilissimi; i doratori (indoradori) applicavano questi semilavorati su arredi, imbarcazioni, sculture e piccoli oggetti.
Il mestiere richiedeva lunghi anni di apprendistato e imponeva di custodire gelosamente le tecniche.

Mostra Caravaggio restauro aperto fino al 31 gennaio 2010 alla Camera dei Deputati, Roma

 E’ un evento eccezionale quello proposto a Roma presso gli spazi della Camera dei deputati in via del Parlamento, fino al 31 gennaio 2010. “Caravaggio, restauro aperto” consente infatti di seguire giorno per giorno i lavori di conservazione che verranno eseguiti su una delle opere più suggestive ed intime di Caravaggio, l’ “Adorazione dei Pastori” del Museo Regionale di Messina.

IL RESTAURO DELL’ ADORAZIONE DEI PASTORI
L’ opera, collocata all’ interno del Punto Camera in via del Parlamento, sarà restaurata da Valeria Merlini e Daniela Storti ogni giorno sotto gli occhi del pubblico.
I lavori saranno diretti dal Dott. Gioacchino Barbera, Direttore del Museo Regionale di Messina e dall’ ISCR Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. L’ iniziativa è promossa dalla Camera dei deputati, e voluta dalla Regione Sicilia, sostenuta grazie al contributo di uno Sponsor unico, Fastweb, che offrirà inoltre la possibilità al pubblico di prenotare, attraverso il sito www.fastweb.it, una visita al “cantiere aperto” durante tutto il periodo di restauro. Sempre attraverso il sito si potrà essere aggiornati sull’ andamento dei lavori, seguire in tempo reale l’ elaborazione dei dati scientifici prodotti e trovare notizie ed informazioni sul dipinto, sulla sua storia e sul geniale artista che l’ ha eseguita.

Mostra Il tempo di Dio dal 16 al 31 ottobre 2009 alla Fondazione Rosmini, Domodossola

 Dal 16 al 31 Ottobre 2009 si terrà la Mostra di Icone “Il tempo di Dio. Quotidiano dell’ uomo” realizzata presso la Sala Esposizioni della Fondazione Antonio Rosmini in Via Canuto 12 a Domodossola, con inaugurazione Venerdì 16 Ottobre alle ore 17.30. La Mostra si inserisce nell’ ambito delle iniziative che a partire dal 2010 verranno dedicate ai 40 anni della Rivista di Storia & Cultura “Oscellana”.
L’ evento é organizzato dal Centro Internazionale di Documentazione Alpina e dalle Edizioni Terre Alte Oscellana, in collaborazione con la Regione Piemonte, l’ Associazione Italo-Slava e la Chiesa Russo-Ortodossa, Patriarcato di Mosca Parrocchia Sant’ Ambrogio di Milano.

LE ICONE DELLA RUSSIA CRISTIANA
Saranno esposte icone realizzate negli ultimi anni dalla Scuola Iconografica di Seriate, fraternità di iconografi sorta in seno al Centro “Russia Cristiana”. Le icone, nate da un lavoro comune simile a quello di una “brigata medievale”, sono divise in tre sezioni: La vita di Cristo, La Madre di Dio e Le croci.

LE ICONE DEL PATRIARCATO DI MOSCA
Ad esse si aggiunge un’ importante sezione con icone realizzate dal Laboratorio di Icone della Chiesa Russo-Ortodossa, Patriarcato di Mosca, Parrocchia di Sant’ Ambrogio a Milano.

Record di visite per il Museo Virtuale dell’ Iraq e mostra eredità dell’ impero romano in Giappone

 Record di oltre 120 mila visite per il Museo Virtuale dell’ Iraq, realizzato dal CNR. Il progetto esporta in tutto il mondo competenze e tecnologie per la fruizione del patrimonio culturale dell’ Iraq. Frutto di un’ intesa tra Ministero degli Affari Esteri e Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Museo virtuale è tra le più importanti iniziative di carattere culturale e diplomatico volte alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di quel Paese.
L’ allestimento – spiega il Cnr – non si sovrappone a quello reale, ma si presenta come la sua proiezione comunicativa attraverso una selezione delle opere più significative dell’antica civiltà mesopotamica, incluse quelle custodite nei principali musei del mondo“.

Realizzato in italiano, inglese e arabo, il museo virtuale dell’ Iraq del Cnr consente quindi l’ accesso ad un ampio pubblico.

UN BOOM DI VISITE
E quello che colpisce è soprattutto la dimensione internazionale del successo di questo museo virtuale. “Sono state oltre 400.000 le pagine cliccate e oltre 120 mila i visitatori. Le pagine in inglese sono più visitate di quelle in italiano, con un rapporto di circa 2/3, 1/3” spiega Roberto de Mattei, vice Presidente del Cnr.

Nella classifica dei navigatori, gli Stati Uniti – riferisce de Mattei – si piazzano primi con oltre 35 mila accessi, battendo l’ Italia con 24 mila circa, seguono Brasile, Canada, Regno Unito, Porto Rico. Spiccano al settimo posto, gli Emirati Arabi che precedono quanto a visite, la Turchia, la Germania e la Svezia“.

Mostra “Roma. La pittura di un impero” fino al 17 gennaio 2010 alle Scuderie del Quirinale, Roma

 Polignoto, Parrasio, Zeusi, Apelle. Nomi di grandi maestri greci di livello così alto da essere paragonati ai grandi geni del Rinascimento italiano come Raffaello o Giotto, ma dei quali, purtroppo, si è preservato pochissimo nel corso dei secoli. Ora, per la prima volta, una mostra tenta di riportare in luce i fasti della pittura dell’ antica Roma. Organizzata sotto l’ Alto Patronato del Presidente della Repubblica “Roma. La pittura di un impero”, alle Scuderie del Quirinale fino al 17 gennaio 2010, si propone di raccontare il ruolo centrale della pittura nella società civile romana, superiore anche a quello della scultura, sottolineandone l’ originalità nel tentativo di superare il concetto acquisito di una sua dipendenza passiva dall’ arte greca.

LE CENTO OPERE IN MOSTRA
Il senso di questa mostra – ha spiegato il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci – è far capire il perché i modelli di questa pittura, che riflettono una gloria per noi incognita, si sono tramandati in tutto l’ Impero. Nomi che forse superano quelli del grande Rinascimento italiano come Raffaello, Goya, Rembrandt e altri, e nonostante questo sono a noi sconosciuti”.
Cento opere che abbracciano un vasto periodo, dal 1° secolo a.c. al V° secolo d.c. tra cui grandi affreschi, ritratti su legno e su vetro, decorazioni e fregi provenienti dalle domus patrizie, dalle abitazioni e botteghe popolari dei più importanti siti archeologici e dai musei di tutto il mondo.Un mondo di inaspettata vivacità cromatica, dove prorompe il rosso pompeiano, il verde, l’ azzurro dei lapislazzuli, sfatando il luogo comune che identifica il ‘classico’ con la trasparenza dei marmi bianchi.

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