Carnevale 2011: da Ivrea a Viareggio

 Lo storico Carnevale d’Ivrea (www.carnevalediivrea.it), riconosciuto come “manifestazione italiana di rilevanza internazionale”, è famoso per la Battaglia delle Arance, momento culminante della festa. La battaglia è una rappresentazione storica di una vera lotta popolare contro un barone, combattuta a colpi di arance tra i cittadini a terra, gli aranceri, e le armate del feudatario sui carri. L’intero carnevale, uno dei più spettacolari e divertenti d’Italia, dunque, rappresenta sotto forma di allegoria la rivolta dei cittadini per la libertà dal tiranno. Un altro momento importante della festa, con il lancio di dolci e regali alla popolazione, è il corteo della Mugnaia, che nel passato uccise veramente il barone.

Guida di Viaggio a Pamplona: una città dinamica che non rinuncia alla sua storia ma è aperta al futuro

 Pamplona (in castigliano, Iruña in basco) è una città (194.894 abitanti nel 2007) della Spagna, capoluogo della comunità autonoma della Navarra.
Situata a 407 km a nord-est di Madrid, lungo la strada per Compostela.
La città di Pamplona-Iruna si trova sulle rive del fiume Arga, ai piedi dei Pirenei Occidentali, non lontano dal confine francese. Costituita da un’interessante centro storico, la città (200.000 abitanti) gode di un clima influenzato dalla vicinanza dei Pirenei e da quella (relativa) dell’Atlantico, ed ha estati calde e inverni freddi e piovosi. Il momento migliore per visitarla è a luglio, quando la città ospita il celebre “encierro”, la corsa sfrenata dei tori nelle vie cittadine, che ha reso famosa Pamplona in tutto il mondo. La città è il capoluogo della regione della Navarra, di cui è il principale centro amministrativo, industriale, religioso e turistico. La moneta è l’Euro, che si divide in centesimi, e come tutta la Navarra, Pamplona non è eccessivamente cara per noi italiani. Si parla lo spagnolo.

Il secolo XX è quello della espansione. La crescita non è stata solo urbana ed economica ma anche tecnologica, culturale e politica. Difatti, Pamplona oltre a divenire famosa per la sua Fiesta lo è anche per la qualità della vita.

La crescita demografica ha accelerato anche altri processi già in via di sviluppo. Le prime ikostolas (scuole di lingua basca), risalgono agli anni ’60. Sono state realizzate in quel periodo importanti Università come la “Universidad de Navarra” (1960) della Opus Dei e più tardi la “Universidad Publica de Navarra” (1987).

Oggi Pamplona è una bella città, piena di tradizioni e colta, che non rinuncia alla sua storia e non le fa paura il futuro. Pamplona è entrata nel Terzo Millennio sviluppando al massimo le proprie conoscenze e il suo dinamismo. Ha un piano di comunicazione ben organizzato, una qualità gastronomica e ricezione turistica di alta qualità.

La storia ha fatto di Pamplona un cocktail di culture; oggi convivono e si intersecano fra di loro due culture principali emergenti, rappresentate da due lingue vive: l’Euskera e il Castellano

Punti d’interesse:
Vi consiglio di visitare la Cattedrale di Pamplona recentemente restaurata di stile gotico con la facciata neoclassica, è considerata uno degli edifici religiosi più importanti della Spagna.

Il famoso Museo de Navarra dove sono presenti famose opere d’arte e archeologia della storia di Navarra. La collezione di mosaici romani, pitture gotiche e barocche ed un famoso ritratto del maestro Goya.

Carnevale 2011: maschere in tutta Italia dal 26 febbraio all’8 marzo

 In Italia tutti i festeggiamenti legati al Carnevale – sfilate, processioni, grandi spettacoli, parate in maschera – hanno un comun denominatore: la teatralità. Per ogni festa, dalle Alpi alla Sicilia, c’è una preparazione artigianale molto attenta, quasi maniacale, dei costumi, dei travestimenti, dell’allestimento delle scene e dei carri. Nulla è lasciato al caso, se non la voglia di divertirsi del pubblico e la fantasia nel creare le maschere. In ogni luogo, dalle città alle vallate, dal mare alle montagne, c’è una scenografia diversa, irripetibile: l’architettura di una piazza, il corso di un fiume, il sentiero di un bosco, il viale o il lungomare di una città, i saloni di un palazzo.

Guida di Viaggio ad Ajaccio: la splendida città di Napoleone

 Nel bene o nel male il capoluogo della Corsica, Ajaccio è la città di Napoleone, il grande imperatore francese che segnò la storia mondiale al passaggio tra il ‘700 e l’800.
La figura così importante di Napoleone ha sempre costituito una dicotomia nell’animo dei cittadini di Ajaccio: amore e risentimento sono stati equamente distribuiti nei meandri della storia, ma oggi forse prevale un sentimento di appartenenza probabilmente anche favorito dai vantaggi di essere la città natale di un personaggio storico così importante. Ma a parte ciò una vacanza ad Ajaccio già vale per la magnifica scenografia della sua baia, profonda quasi come un fiordo tra i promontori de la Parata e di Castagna, e con la città murata genovese che rimane circondata dal Borgo, e che accoglie con una vista magnifica coloro che arrivano via mare utilizzando un traghetto od una imbarcazione privata.

I collegamenti di Ajaccio (dal greco Agation: buon porto) sono garantiti dalla presenza dell’aeroporto internazionale di Campo dell’Oro, situato sul lato orientale del golfo di Ajaccio, appena a nord della foce del fiume Gravona. Ajaccio possiede anche un importante porto turistico e commerciale. Ci sono collegamenti con traghetti con i porto di Marsiglia, Nizza e Toulon per quanto riguarda le destinazioni Francesi, mentre i collegamenti con l’Italia comprendono corse su Genova e Porto Torres, con un incremento durante la stagione estiva che vede l’aggiunta del porto di Savona.
In alternativa, soluzione se vogliamo ancora più rapida, si può traghettare su Bastia, e da qui prendere la strada N 193 che s’addentra per 68 km all’interno della Corsica, dapprima in direzione di Corte, e poi dopo altri 84 km fino a raggiungere Ajaccio sulla costa ovest della Corsica.

Il clima di Ajaccio, particolarmente mite, si adatta per trascorrere vacanze durante la stagione estiva, che in considerazione del regime pluviometrico può essere definita dal periodo compreso tra fine maggio e fine settembre. Le calde giornate sono mitigate dai regimi di brezza, e le temperature del mare invitano ai bagni tra metà luglio e la prima dedica di settembre quando i valori raggiungono stabilmente il valore di 24 °C. In inverno le massime si mantengono in genere tra i 12-14 °C ed Ajaccio è quindi anche un ottima stazione climatica, mentre le piogge più abbondanti si concentrano tra ottobre e dicembre, con picco nel mese di novembre, quando sono da aspettarsi almeno 13 giorni di pioggia.

Ajaccio una città dove fare e vedere tante cose.
Il nucleo del centro storico detiene il maggior interesse turistico: un gruppo di antiche vie si distendono a nord e verso sud di Place Foch, che si apre fuori verso il mare dal porto e dalla marina.
Nelle vicinanze si trova place de Gaulle che forma il centro città ed è il punto nevralgico della circolazione stradale e della viabilità, grazie alla direttrice di cours Napoléon, che si estende parallela al mare per quasi 2 km a nord-est. Ad ovest di place de Gaulle si apre la parte moderna della città di fronte alla spiaggia, che sovrasta, nella sua estremità orientale, la Cittadelle.

Profumo d’oriente per l’hanami a Tokyo

 Cosa c’è di meglio che pensare ad un viaggio primaverile per lasciarsi alle spalle i rigori dell’inverno? Hotels.com, leader nella prenotazione di hotel online, consiglia a febbraio di pianificare un viaggio in Giappone per vivere in prima persona uno delle tradizioni più suggestive: l’Hanami.
L’Hanami (“ammirare i fiori”) è l’usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi da fiore giapponesi. Questa raffinata tradizione millenaria è ancora molto sentita, tanto da provocare vere e proprie migrazioni di milioni di giapponesi verso i luoghi in cui la fioritura raggiunge il massimo splendore, tra cui il parco di Ueno a Tokyo, dove si organizzano picnic a base di sushi e sakè all’ombra degli alberi fioriti. Lo splendido spettacolo dei ciliegi in fiore si può ammirare da inizio aprile (nel sud dell’isola di Honshu) fino a metà maggio (nella settentrionale Hokkaidō).

Guida di viaggio a Montpellier:giovane e vivace,la città delle fontane

 Montpellier (in occitano Montpelhièr) è una città del sud della Francia, capitale della regione di Languedoc-Roussillon (Linguadoca-Rossiglione) e del dipartimento dell’Hérault.
È delimitata da due fiumi: il Lez ad est, e il Mosson ad ovest. In occitano il nome della città è Montpelher.

Oggi, 8ª città della Francia per popolazione, è una della poche città con più di 100.000 abitanti che negli ultimi cinquant’anni ha visto un aumento della popolazione, la quale è quasi raddoppiata in questo tempo.

Montpellier è la città più vivace di tutta la parte sud della Francia, dovuto dall’alto tasso di popolazione di età inferiore ai 25 anni, la città, soprattutto di sera, si anima principalmente con le feste degli studenti universitari.
Montpellier è stata l’ultima colonia romana ad essere fondata, infatti vi fu un interesse per il luogo, soltanto in seguito all’incremento del commercio di spezie con l’oriente. L’influenza della vicina Spagna è visibile ovunque, sia nell’attività della corrida, sia nella cucina dove è stata trapiantata la tradizionale Paella; inoltre, numerose sono le testimonianze del periodo medioevale, delle continue lotte. Il clima della regione è mite, questo permette di avere delle estati calde, infatti si consiglia di visitare la regione nel periodo di fine primavera e per l’intero periodo estivo.

Tutta l’economia della zona si basa sull’agricoltura, che, oltre al turismo è l’unica fonte di produzione, attendendo l’espandersi dell’industria tecnologica. La lingua ufficiale è il francese, ma anche l’uso della lingua inglese è molto diffusa. Come in tutti i paesi che hanno aderito all’UE, la moneta è l’euro.

Guida di Viaggio a Bristol:da sempre uno dei maggiori porti occidentali

 La City of Bristol è una città e una contea, un distretto non metropolitano e autorità unitaria con status di city del Sud Ovest dell’Inghilterra, Regno Unito.
Bristol ha qualcosa da offrire al viaggiatore di qualsiasi tipo. Il suo cuore pulsante è il fiume Avon, che si snoda per tutta la città e lungo il quale vi sono negozi, caffetterie e bar per tutte le tasche. A soli pochi metri dal fiume e in qualsiasi direzione, potete fare un salto nella Bristol industriale, una incredible esperienza per il vostro palato esigente. Una visita a Bristol è davvero una esperienza da ricordare.

A causa della sua posizione geografica la città gode di un clima caratterizzato da inverni rigidi e da frequente piovosità, per cui una visita và programmata soprattutto nell’arco della bella stagione, quando le temperature sono migliori e le giornate più lunghe.
Bristol deve la sua importanza alla posizione strategica che occupa alla foce dell’Avon, che l’ha resa da sempre uno dei maggiori porti occidentali della Gran Bretagna e che, soprattutto a seguito della scoperta del continente americano, ha portato molte ricchezze e prestigio alla città.

Origini e Storia:
La città di Bristol, nome che nella lingua inglese antica significherebbe Piazza sul Ponte, esisteva fin dagli inizi del XI secolo e, sotto il governo normanno, vi fu costruito uno dei più potenti castelli del sud dell’Inghilterra.
Nel XII secolo Bristol diventò un porto importante, poiché passava da là la maggior parte del traffico per l’Irlanda.
Nel 1247, fu costruito un nuovo ponte e la città si estese assorbendo i sobborghi. In tale periodo, Bristol divenne anche un importante centro manifatturiero e di costruzione di navi.
Nel 1497, la città fu il punto di partenza del viaggio esplorativo di Sebastiano Caboto verso l’America del Nord.

Bristol è riuscita perfettamente a mantenere la sua eredità marittima e architettonica e allo stesso tempo diventare una città moderna nella quale potrete fare qualsiasi cosa, a prescindere dai vostri gusti. L’orgoglio storico della città è l’opera dell’ingegnere vittoriano Isambard Kingdom Brunel, con il suo ponte sospeso che abbraccia la gola dell’Avon, che non è solo da considerare un posto da visitare, ma un vero simbolo della città. Aperto all’innovazione, il centro scientifico della città celebra i progressi tecnologici della nostra era e il 21° secolo.

Punti d’interesse:
Oggi è soprattutto un importante centro amministrativo e industriale (famoso per la produzione dell’omonimo cartoncino e per quella della tecnologia), ma merita comunque di essere visitata in virtù di un bel centro storico parzialmente ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Viaggio nella Kyoto della tradizione in bicicletta

 Capitale storica del Giappone prima che lo diventasse Tokyo, Kyoto conserva atmosfere e temperamento di quello che fu per secoli un centro assoluto di potere. Ma non alla nostra maniera occidentale, dove spesso il potere è accompagnato da esibizioni di forza e ricchezza, piuttosto alla maniera giapponese, dove potere è grazia e armonia e dunque è associato alle arti e alla bellezza (nella cultura giapponese conoscere le arti dimostra superiorità). Sta di fatto che coi suoi 17 siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, 1600 templi buddisti e 400 scintoisti (che si possono ammirare facilmente in una giornata), questa città è tra le più ricche, culturalmente parlando, di tutto il mondo.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.