San Valentino a Firenze ma… alternativo!

 Week end romantico a Firenze ma anche alternativo ai percorsi turistici di massa. Per una prima colazione all’insegna della calma bisogna andare da ‘Caffellatte’ nella centralissima zona universitaria di via degli Alfani, una ex macelleria che conserva il vecchio bancone in marmo e ha pochissimi tavoli in legno. Oltre al cappuccino migliore della città, si bevono tisane, the e infusi di ogni tipo, e cibi solo biologici (a pranzo anche piatti vegetariani), inoltre c’è una pasticceria davvero superba (consigliamo in particolare gli scones o la ricetta tipica di questo posto, ovvero il ‘bicchierino’’, una crema fatta col tuorlo dell’uovo e il latte cotto a bagno maria).
Se non avete letto il giornale che offre Caffellatte, andate a piazza della Santissima Annunziata (l’omonima basilica vanta un’Annunciazione miracolosa dipinta secondo la leggenda da un angelo), seduti sulle scalinate, soprattutto se avete la fortuna di una giornata assoltata. I portici, elegante motivo della loggia con archi a tutto sesto che accompagnano l’intera piazza, sono anche l’ingresso dello Spedale degli Innocenti, capolavoro del Brunelleschi.

San Valentino romanticissimo a Montmartre

 E’ amata, vissuta, visitata e percorsa da milioni di persone e ogni volta la capitale francese non cessa di meravigliare, di suggerire nuove sensazioni, di rinnovare l’immediato stupore e di svelare i suoi segreti. Sono tanti i volti di Parigi e ognuno meriterebbe un viaggio a sé, ma per scoprire uno dei luoghi più affascinanti e ricchi d’atmosfera è bene passeggiare tra le vie, le piazze e le scalinate del quartiere di Montmartre, che racchiude arte e storia e che meglio esprime l’anima romantica e creativa della capitale francese.

Relax alle terme della musica di Porretta, sull’Appennino tosco emiliano

 Nel cuore dell’Appennino, tra Toscana ed Emilia-Romagna, una pausa wellness alle terme di Porretta (www.termediporretta.it) famosa per aver ospitato grandi musicisti e compositori. Terme antichissime ma che ebbero il loro massimo splendore subito dopo l’Unità d’Italia, accogliendo le voci del bel canto attratte dalle caratteristiche delle sue acque e per i loro effetti benefici.
Il XIX diede nuova forza alle cure dell’ acqua e le stazioni termali si trasformarono, diventarono ‘moderne’ e Porretta vede nascere così il nuovo stabilimento Leone-Bove, sorto sull’antico impianto romano. Le Terme di Porretta si trovano nell’Alta Valle del Reno a 400 metri sul livello del mare, circondate da splendidi boschi. Le terme nell’800 erano frequentate da un pubblico scelto, dalla classe dirigente dell’epoca e dalla nuova borghesia che vedeva nella cittadina termale, oltre a un’occasione di cura, anche un luogo di svago e villeggiatura. I Bagni della Porretta si trasformnaro in uno dei salotti della nuova Italia mentre intorno asi sviluppavano nuove strade, ferrovie, nuovi stabilimenti, cresceva anche la sperimentazione cientifica grazie alla collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna. La fama delle proprietà terapeutiche delle acque termali di Porretta si diffuse nella penisola e all’estero, molti medici si davano convegno qui e i giornali dell’epoca nelle loro cronache parlavano di queste terme, descrivendo nelle cronache dell’epoca anche molti spaccati della nuova società.

Per volare con Alitalia si paga anche con Paypal

 PayPal sbarca su Alitalia.com: da oggi i voli della compagnia aerea italiana potranno essere acquistati anche attraverso il sistema di pagamento online del gruppo eBay che in Italia vanta cinque milioni di conti attivi.
Alitalia – spiega Nicola Arnese, responsabile e-business di Alitalia – è fra le prime compagnie aeree europee ad introdurre PayPal per il pagamento dei biglietti venduti attraverso il proprio sito internet. Nel 2010 sono stati acquistati su Alitalia.com oltre 3,2 milioni di biglietti con una crescita del 15% rispetto al 2009“. L’accordo fra le due aziende, sottolinea Luca Cassina, country manager di PayPal Italia, permetterà anche a coloro che diffidano dei pagamenti virtuali di “apprezzare la semplicità e l’affidabilità dei nostri servizi”.

Guida di Viaggio a Enna: la città più elevata d’italia

 Enna è un comune italiano di 27.918 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Sicilia.
Nota per essere il capoluogo di provincia più alto d’Italia, per via dell’altitudine del centro abitato che si attesta a 931 m presso il Municipio, raggiunge i 992 m al Castello di Lombardia, l’antica acropoli, precedendo Caltanissetta e Ragusa in Sicilia.

Enna è il capoluogo di provincia più elevato d’Italia, trovandosi a circa 1000 metri. E’ l’unica tra le province siciliane a non essere bagnata dal mare ed è la meno popolosa di tutta l’isola.
Posta proprio al centro della Sicilia, fu definita da Callimaco l’omphalos (ombelico) dell’isola.
La sua posizione elevata, ottima per la difesa, l’ha resa in passato oggetto di varie dominazioni.

Come tutta l’isola, subì l’influenza greca nel VII secolo a.C.. E’ di questo periodo la nascita del culto della dea Cerere (Demetra per i Greci), dea del frumento. Sulla punta estrema di Enna (Rocca di Cerere), si trovano i resti dell’antico tempio dedicato a questa divinità.

Dopo un periodo di decadenza attraversato durante il XVII secolo, la città comincia a riprendersi con l’Unità d’Italia nell’1860.

Oggi Enna presenta un’economia prevalentemente agricola, basata sul commercio dei prodotti locali. Anche il settore turistico, per la varietà delle bellezze panoramiche e monumentali, sta conoscendo un discreto incremento.

Guida di Viaggio ad Agrigento:patria di artisti e filosofi fin dalle origini attratti dalle bellezze di questa terra

 Agrigento (Girgenti in siciliano) è un comune italiano di 59.196 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Sicilia.
Nella sua storia millenaria ha avuto ben quattro nomi: Ἀκράγας per i Greci, Agrigentum per i Romani, Kerkent o Gergent per gli Arabi; per i Normanni era Girgenti, nome ufficiale della città fino al 1929, quando, durante il periodo fascista, venne utilizzata un’italianizzazione del nome che aveva la città durante l’Impero Romano, Agrigento. Agrigento assunse l’attuale denominazione con [R.d.] n.1143 del 16 giugno 1927.

Proclamata da Federico II, nel 1932, “città magnifica”, sia per la Cattedrale, sia per i palazzi, le numorose chiese (48), i monasteri e i santuari, che ricordano la gloria del passato, non ha quella rinomanza che avrebbe meritato come città medioevale e moderna ricca di opere d’arte.
Disposta su due amene colline, il Colle di Girgenti ad Ovest e la Rupe Atenea ad Est, la città occupa una posizione dominante. Fu il filosofo e scienziato Empedocle a suggerire di aprire un varco tra le due colline, detto “taglio” o “nave” di Empedocle per fare circolare aria sana e quindi vincere la malaria che afflliggeva la città antica.

Origini e storia:
Famosa per la sua bellezza, i suoi traffici e le sue favolose ricchezze, Agrigento fu anche un fiorente centro culturale, patria del filosofo Empedocle, frequentata da Pindaro e Simonide, visitata da Cicerone, descritta da Virgilio nell’Eneide. Dal medioevo fino ai nostri giorni, ha richiamato e ispirato diversi filosofi, scrittori, poeti e pittori. Solo per citare i più noti: Ludovico Ariosto, Johann Wolfgang Goethe, Guy de Maupassant, Alexandre Dumas, Anatole France, Murilo Mendes, Lawrence Durrell, Francesco Lojacono, Nicolas de Stael, Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello.
Storici e geografi antichi, descrivono le meraviglie e le ricchezze di Akràgas, città con 300.000 abitanti. Anche Polibio che visitò Agrigento al tempo della seconda guerra punica – quando la città era, dopo la sua grande catastrofe, in uno stato d’irreparabile decadenza – ne celebra tuttavia i resti dell’antico splendore. Oltre ai templi famosissimi, fra le cose più celebrate dell’antica Agrigento erano gli acquedotti – costruiti da Feace – che alimentavano d’acqua le case e le monumentali fontane della città. Questi acquedotti toglievano l’acqua dai monti a tergo della città, che allora erano coperti di secolari boscaglie, quindi umidi e freschi.

Punti d’interesse:
L’Agorà, spaziosa quant’altra mai, era adorna di monumenti: la Necropoli dalle tombe magnifiche dei più illustri e facoltosi cittadini, gareggiava in splendore colla città dei vivi. Lassù, ove ora sorgono ruderi di mura antiche, sulla Rupe Atenea, si vedevano i templi di Minerva, di Giove Atabirio e di Giove Polieo: ove ora sta la Cattedrale sorgeva la mole imponente della Rocca. E giù sui clivi dell’ondeggiante montagna, inclusa nell’ampio circuito di tante miglia, col diametro dalla Rupe Atenea al Tempio di Giove Olimpio, dalla Porta di Gela all’Acropoli – sopra un’altra sotterranea città – si stendeva tutta la città, ricca di fastosi edifici, tagliata a larghe vie, ombreggiate di mirti, di cedri, di pioppi.

Fughe romantiche per San Valentino: idee per un week-end di coppia

 Stanchi dei cioccolatini, dei peluche e dei mazzi di fiori? Per rendere indimenticabile un San Valentino quel che serve è giocare d’anticipo e regalarsi una fuga romantica. Ci si può concedere ventiquattro ore di puro relax in una spa o un weekend in una località più o meno esotica: trasformare un soggiorno in una poesia d’amore è solo questione di gusti e budget.

San Valentino goloso
Tra innamorati spesso ci si prende per la gola, ecco perché il San Valentino proposto da PiemonteHotelbooking.com coniuga una vacanza in territorio sabaudo e lezioni di cucina à deux (soggiorni di tre notti in hotel a scelta). Gli ospiti si trasformano in chef per il proprio partner e improvvisano una cena romantica con le ricette piemontesi. Durante il weekend verrà organizzato anche un tour guidato alla scoperta dei caffè risorgimentali di Torino. Da Nord verso Sud.

Tassa di soggiorno: la Brambilla forse ci ripensa

 Specifiche misure di sostegno alle strutture ricettive, incluse esenzioni ed agevolazioni riservate a questa particolare categoria produttiva, oltre agli investimenti per finalità turistiche e di valorizzazione del patrimonio artistico ed ambientale ed i relativi servizi, quale esclusivo impiego del gettito della nuova tassa di soggiorno. Sono le modifiche concordate oggi dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dal collega alla Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, dopo che, in Consiglio dei ministri, Brambilla è intervenuta a sostegno delle imprese ricettive italiane, preoccupatissime per la paventata introduzione dell’odiata tassa di soggiorno nel decreto sul federalismo fiscale municipale.

Capodanno cinese: fuochi d’artificio nelle città italiane che ospitano le comunità cinesi

 Affari e cultura sotto una cascata scintillante di fuochi d’artificio. E’ la Cina in Italia, che punta a un interscambio di 100 miliardi di dollari nel 2015, tende una mano al Vaticano e festeggia a Napoli il capodanno cinese – la notte tra il 2 e il 3 febbraio – con il piu’ grande spettacolo pirotecnico di sempre fuori dai propri confini. ”Un omaggio del popolo cinese al popolo italiano”, sottolinea all’ANSA (video intervista su Ansa.it) l’ambasciatore della Repubblica popolare cinese a Roma, Ding Wei, annunciando che ‘‘la festa piu’ importante” per i cinesi sara’ celebrata anche a Roma, Milano, Firenze, Cagliari, con gli ”amici italiani”. Siamo nell”’anno culturale cinese”, in Italia che ha promosso ulteriormente i ”rapporti amichevoli” tra i due Paesi, ricorda il diplomatico, e questo e’ uno degli appuntamenti chiave.

Guida di Viaggio a Gioia tauro:una città moderna e ricca di storia sorta nell’antica “Metauros”

 Gioia Tauro è un comune di 18.685 abitanti della provincia di Reggio Calabria.
Centro agricolo, commerciale e industriale più importante e primo della Calabria per il mercato dell’oliosi affaccia nel mar Tirreno e dà il nome al golfo (da Capo Vaticano a Punta Pezzo) ed alla omonima Piana.
La città è anche centro di pesca del basso Tirreno dove vi si esercita una discreta attività peschereccia.

Origini e storia
La città, di aspetto moderno, sorge nell’antica area di “Metauros” (greco: Μεταυρος) fondata dai Calcidesi di Zancle nel VII a.C. e colonizzata in seguito dall’espansione tirrenica di Locri Epizefiri. Metauros fu abitata anche in epoca romana e si estese, nel II – IV secolo d.C., oltre l’altopiano che oggi caratterizza il centro cittadino. Si sono succeduti vari saccheggi e terremoti, che non lasciano alcuna traccia visibile della vecchia civiltà. In contrada Pietra è stata portata alla luce la più vasta necropoli del meridione d’Italia con la scoperta di migliaia di tombe risalenti al VII-IV secolo a.C. i cui corredi funerari di un certo valore sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e presso il Metropolitan Museum di New York.

Si estende in parte lungo la costa con direzione nord-sud e presenta una struttura pressoché regolare a scacchiera con lunghe vie rettilinee e ortogonali. L’espansione edilizia degli ultimi decenni ha provocato il formarsi di un continuum urbanizzato di oltre dodici km. che la salda a nord con San Ferdinando e ad est con Rizziconi.

Punti d’interesse:
Il medievale centro storico occupa uno scoglio roccioso denominato “Piana delle Fosse” (per gli antichi granai che custodiva) dal caratteristico contorno a losanga, un tempo delineato da una cinta di mura con torri quadre di guardia del XIV-XV sec., alcune ancor’oggi visibili.

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