Viaggio in Kenya senza barriere, tra safari ed escursioni

 

Il Kenya noi lo abbiamo scoperto nel 2010: una esperienza ovviamente magnifica e, con l’occasione, abbiamo capito veramente che cos’è il “Mal d’Africa“. Oggi questo luogo diventa una destinazione dove viaggiare senza barriere, osservandone le meraviglie e, ovviamente, non perdendo l’esperienza del safari. Un sogno che si trasforma in realtà, insomma, e che diventa perfetto per ogni esigenza. Icona per eccellenza dell’Africa, dove molti italiani vanno in vacanza o addirittura si stabiliscono e, ancora, meta vista su giornali e documentari, diventa facile da raggiungere anche per chi ha le tasche meno piene o evidenti difficoltà di vario genere, con una offerta di viaggio. Il percorso è organizzato da Compagnia dei Viaggiatori che ha puntato l’attenzione su questa terra selvaggia, alla scoperta soprattutto del Masai Mara e presso i due laghi Nakuru e Naivasha.

Il clima del Kenya e i documenti necessari

 

Il Kenya, splendida terra che noi abbiamo visitato un paio di anni fa, conta 42 diverse etnie e nel suo paesaggio sono compresi altopiani, savane, deserti, laghi, strapiombi, vulcani spenti e montagne. Per giungere da queste parti serve un passaporto valido sei mesi con una pagina libera per il visto. Quest’ultimo va richiesto all’ambasciata di Roma o anche all’aeroporto al momento dell’arrivo. Formalità che ovviamente non sarà necessaria nel caso di viaggio organizzato, visto che sarà lo stesso tour operator o agenzia ad occuparsene. Il clima è piacevole tutto l’anno, ma ha caratteristiche tropicali soprattutto lungo la costa e, quindi, le temperature pur rimanendo tra i 25 e i 30° C  possono interessare anche delle settimane particolarmente umide, piovose e cariche di vento.

Watamu, Kenya: le acque cristalline amate da Hemingway

 

Siamo stati anche noi a Watamu e lo spettacolo è garantito. Il Kenya, ovviamente, è molto di più che una spiaggia incantevole e non potete andare via da questa terra senza aver preso parte ad un safari e a delle escursioni a tema, magari fra le capanne delle locali tribù o vicino ai Masai. Watamu, dove il fenomeno delle maree è presente e permette di vedere ad occhio nudo, durante la giornata l’acqua alzarsi o abbassarsi è una meta turistica relativamente nuova, molto frequentata dagli italiani. Gli abitanti del Belpaese del resto, non hanno mai fatto mistero di adorare questo tratto d’Africa Nera e dopo Malindi è qui che spuntano come funghi resort e alberghi. Intorno tanti minuscoli tratti di sabbia bianca che quando il livello del mare scende si possono raggiungere, per scoprire da vicino la bellezza delle stelle marine, delle tartarughe acquatiche o dei pasci palla, solo per fare un esempio.

Kenya: Lamu e gli asini

Sono famosi quanto timidi gli asini di Lamu, che vivono nel tratto settentrionale della costa del Kenya, nella sua parte più selvaggia e dove la mano dell’uomo è arrivata solo in minima parte. Essendo una zona anche turisticamente meno frequentata, la natura riesce a trionfare sulla modernità e i paesaggi sono spettacolari. Non dimentichiamo che spiccano da queste parti ad esempio le gole della Depressione di Marafa e la foce del fiume Tana, dove ancora oggi è possibile conoscere le antiche tribù. Vi basterà un breve tragitto per spostarvi dalla costa di Mokowe fino a Lamu che regala questo esotico nome anche all’omonimo arcipelago. Confina con la Somalia e sembra quasi di trovarsi in un altro luogo, tanto l’atmosfera di colpo cambia e si fa più orientale.

Crociera in dhow: relax in vacanza

Il sole che ti accarezza il viso e intorno paesaggi affascinanti, dal sapore orientale. Dall’Egitto al Kenya, è soprattutto in Africa che va di moda il dhow, in realtà un imbarcazione tipica le cui radici sono piuttosto antiche. In particolare si vedono veleggiare lungo le coste del Kenya e oggi si possono affittare per scoprire da vicino le acque cristalline locali e le isole circostanti. Sono, inoltre, particolarmente romantiche delle gite di questo genere al tramonto.

Kenya: quali precauzioni adottare durante un safari

 

E’ chiaro che un safari richiede qualche precauzione perchè se è vero che oggi di incidenti praticamente non se ne registrano un motivo c’è: le grandi attenzioni delle guide specializzate che bloccano anche i turisti più spavaldi. Del resto le leggi in merito sono severe e i trasgressori pagano molto cara la loro mancanza, per cui durante un game drive non si scende mai o quasi dalle auto e i finestrini vengono aperti quando gli animali sono a distanza di sicurezza. In ogni caso in linea di massima gli animali sono abituati al trambusto delle tante jeep presenti e di solito non vi degneranno di uno sguardo, tuttavia mai fidarsi del tutto. Il Kenya resta comunque un territorio selvaggio e i suoi abitanti sono esseri imprevedibili. Per cui la prima regola è sempre quella di rispettarli, di non chiamarli o disturbarli e di non offrir loro da mangiare. La guida, comunque, sarà abbastanza chiara su questi punti.

Safari in Kenya: una esperienza indimenticabile

Quando si organizza un viaggio in Kenya, non si può non prendere parte ad un safari perchè al soggiorno mancherebbe un aspetto peculiare e unico che difficilmente si può trovare, con le stesse modalità altrove. Lo stesso vale ad esempio per la Tanzania e per le aree limitrofe. Al momento in cui si deciderà di prenotarne uno, meglio se direttamente in loco risparmiando qualcosa a patto però di rivolgersi ad agenzie specializzate, dovrete decidere se spostarvi in fuoristrada, se muovervi da soli o in gruppo e quali tipi di alloggio preferire. I lodge, infatti, possono essere spartani, di livello medio o campi tendati esclusivi.Questo, ovviamente, inciderà parecchio sul costo della vacanza, ma ne vale quasi sempre la pena soprattutto se si investe in esperienze di questo tipo.

Kenya, una vacanza immersi nella natura: quali sport praticare?

 

Guardare il mare e accorgersi che, a volte, i colori naturali superano di gran lunga qualunque immagine che la fantasia possa partorire. Intorno palme mosse ogni tanto dal vento e una sabbia bianca fine come farina. Questo è il Kenya che, anno dopo anno, sta dando filo da torcere a paradisi tropicali ben più costosi per il suo perfetto mix di gradazioni cromatiche, comfort e attrazioni. Potete scegliere di visitare la savana con una escursione organizzata e conoscere da vicino le varie specie di animali selvatici nonchè i grandi predatori. Si possono vedere tratti di acque splendide e fenicotteri rosa intorno o preferire un tour dell’interno. Ancora si possono visitare i villaggi di fango e paglia, conoscere le tribù locali e scoprire come vivono i Masai o visitare le cittadine sulla costa come Malindi e Watamu. In quest’ultimo luogo, ormai sempre più turistico si può pure scegliere il dolce far niente osservando il fenomeno delle maree sdraiati al sole.

Kenya e salute: farmacia da viaggio o profilassi antimalarica?

 

Il Kenya è una meta splendida per le proprie vacanze, tuttavia è inutile negare che soprattutto a seconda delle zone visitate la diffusione di malattie tropicali non è ancora del tutto sparita e quindi, su consiglio medico, spesso è il caso di prendere adeguate precauzioni con vaccini e cure ad hoc. Il pericolo più comune è rappresentato dalla malaria per cui non sono pochi coloro che scelgono di seguire la classica quanto utile profilassi contro tale virus. Comuni sono, poi, i disturbi allo stomaco, le scottature e le punture di insetti, ma a Nairobi e nelle località costiere comunque gli ospedali sono eccellenti. Le cure, hanno un costo elevato e quindi non dimenticate di stipulare una adeguata assicurazione sanitaria che preveda pure un eventuale rientro in patria.

Viaggio in Kenya: tour dell’arcipelago di Lamu

 

Resta ancora uno dei posti meno turistici di villeggiatura della costa del Kenya anche se i tour nell’arcipelago di Lamu diventano ogni anno sempre più frequenti. E’ formato da tre grandi tratti di terra emersa che prendono il nome di Pate, Manda e Lamu con numerosi isolotti più piccoli intorno. Il tutto racchiuso in una baia protetta tra la foce del fiume Tana e il confine con la Somalia. La tradizione swahili qui si fa sentire e la vegetazione è formata da lussureggianti palmeti e spiagge di acque cristalline. Storicamente è un’area molto importante e soprattutto Lamu vanta una architettura talmente particolare così come le sue tradizioni che hanno permesso di inserirla nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.