Guida di Viaggio a Filicudi:il cuore selvaggio delle Isole Eolie

 L’Isola di Filicudi fa parte dell’Arcipelago delle Eolie ed è amministrata dal comune di Lipari.
Di origine vulcanica, è, insieme all’Isola di Alicudi, la più occidentale di tutto l’arcipelago.
I centri abitati di Filicudi sono tre: Filicudi Porto, Valdichiesa e Pecorini a Mare, uniti tra loro da una pittoresca strada.
Di antica origine e i primi insediamenti di Filicudi risalgono al periodo del Neolitico.
L’economia dell’isola è legata in particolare al turismo ed alla coltivazione di capperi e fichi, che sono gli ingredienti base della cucina locale.
L’Isola di Filicudi è posta sotto la tutela dell’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La primavera arriva presto a Filicudi ed è un’esplosione di fiori dai mille colori.
E’ bello, in questa stagione, percorrere i tanti antichi sentieri che la attraversano.Sentieri e terrazzamenti, realizzati nel corso dei secoli, sono un meraviglioso ed imponente esempio del lavoro umano. Ancora oggi Filicudi è sentita come isola remota, anche dagli abitanti di Lipari. In effetti ciò che la fa sentire lontana, non è tanto la distanza ma qualcosa di più profondo: è una distanza nel tempo, nel modo di essere dell’isola e della sua gente, è lontananza dal mondo comune.
Filicudi non è solo mare o vacanza estiva, chi vuol veramente sentire e godere della sua peculiarità deve visitarne con calma l’interno, soprattutto nel periodo dell’anno che va da aprile a giugno e da settembre a novembre.

Il porto è sul lato nord dell’isola, c’è il molo dove arrivano nave ed aliscafi, i principali servizi come negozi, Bancomat, noleggio barche, motorini e mezzi e da lì si va verso le sue frazioni, in alto Val di Chiesa e Canale e sul mare, ma dall’altro lato della punta della Punta di Capo Graziano dove c’è il Villaggio Preistorico, c’è Pecorini, con il piccolo molo, le poche case, la spiaggetta con i gozzi dei pescatori.

Guida di Viaggio a Scopello: un luogo suggestivo e pittoresco, difficile da scordare!

 Centro agricolo e di soggiorno in provincia di Vercelli, Scopello è situato 659 metri sopra il livello del mare, sulla riva sinistra della Sesia, è il punto di accesso (tramite seggiovia o lungo la strada) all’Alpe di Mera (m. 1517) e conta 459 abitanti. La sua economia, oltre che sul turismo, è basata sulla presenza di acque ferruginose e di cave di ardesia. Nel XVIII secolo, all’epoca di Carlo Emanale III, venne aperto qui il primo stabilimento in Italia per la lavorazione dei metalli pregiati, di cui sussiste la ciminiera alta 15 metri. Le fonderie utilizzavano i minerali provenienti da Alagna.

Scopello è forse il luogo più suggestivo e pittoresco dell’intero golfo di Castellammare. E’ un piccolo borgo sorto verso la fine del settecento attorno al baglio, sul sito di un precedente casale arabo. In basso, nella stupenda cala limitata dai faraglioni e protetta da vecchie torri di avvistamento, si trova la tonnara, conosciuta da tempo immemorabile (è citata in documenti del 1200) ed attiva fino a pochi anni addietro, con il baglio, gli edifici e i magazzini.

Vi si giunge da Castellammare percorrendo la statale 187 per Trapani, imboccando la deviazione al Km 32.4, passando davanti alla baia di Guidaloca sulla quale si erge una torre cilindrica cinquecentesca. Il nome Scopello deriverebbe dal greco “scopelos” (scoglio), dal latino “scopellum” (scoglio) e dall’arabo “iscubul iactus” (scoglio alto).

Abitata sin dalla preistoria (reperti rinvenuti nelle grotte dell’entroterra documentano la presenza umana a partire dal Paleolitico), la zona era conosciuta da tempi antichissimi per l’abbondanza dei tonni che si pescavano nel suo mare, tanto da essere chiamata dai greci “Cetaria” cioè “terra dei tonni”.

Gli Arabi vi fondarono un casale abitato da pescatori e pastori e, nel 1235, Federico II di Svevia, dopo averlo annesso con tutto il feudo alla città di Monte San Giuliano, ne concesse la proprietà ad un gruppo di coloni Piacentini che, però, lo abbandonarono presto a causa delle continue incursioni piratesche. In quei secoli, infatti, i pirati che infestavano il basso Mediterraneo, usavano la baia di Scopello come base per le loro scorrerie: ormeggiando le navi a ridosso dei faraglioni risultavano praticamente invisibili dal largo.
A Scopello è facile affittare ville ed appartamenti

2010, anno record per il turismo, ma non per l’Italia

 Il 2010 e’ stato un buon anno a livello mondiale per il turismo, ma non per l’Italia. Le stime fatte dal Touring Club, nel giorno di apertura della Bit, sono di un aumento del 6-7% dei viaggiatori. Si tratta di un record con 935 milioni di arrivi internazionali nel mondo, dato che supera i 913 milioni del 2008. Superato il calo del 4,2% del 2009, quindi, la situazione sta migliorando, con una crescita forte soprattutto in Medio Oriente (+14%), Americhe (+7,6%) e Africa (+6,4%). L’Europa e’ invece cresciuta meno (+3%) e ancora meno l’Italia che resta stabile (+0,6% di visitatori stranieri e +1,2% della spesa).

A Uppsala, alla scoperta dei Vichinghi

 Popolo di navigatori e di conquistatori, i Vichinghi hanno sempre attirato l’immaginario delle persone. Ed ora la Svezia propone un itinerario non a caso nell’area di Uppsala, pochi chilometri a nord di Stoccolma, per conoscere i luoghi e le testimonianze ancora vive di questo popolo che in quell’area visse per poco meno di tre secoli, fino al 1050 d.C., e dei suoi antenati. Una possibilità per chi viaggia in quel territorio di vedere ancora molte tracce, spesso minime e appena percettibili, a volte invece molto esplicite, come i cumuli di pietre runiche accanto al Duomo: ma, appena fuori dal centro di Uppsala, si trova la città vecchia Gamla Uppsala: molto note sono le cosiddette “alture dei re”, del VI-VII secolo, che, secondo la mitologia e la tradizione popolare, coprono le spoglie degli antichi re, e i cimiteri con diverse centinaia di sepolture di origine vichinga.

Il carnevale di Putignano: i carri su federalismo, disoccupazione e bunga bunga

 L’Unità d’Italia e il federalismo, il Bunga Bunga e la disoccupazione, l’ecologia e i disastri ambientali. È un concentrato di satira politica, nella migliore tradizione carnevalesca, quello che sfilerà per le strade di Putignano… Il paese della Valle d’Itria ha ultimato i preparativi per celebrare in pompa magna la 617.ma edizione del suo Carnevale, puntando sui tre ingredienti che da secoli lo contraddistinguono: la bellezza del territorio, la voglia di divertirsi e l’arte dei maestri cartapestai.
Il Carnevale di Putignano ha radici antichissime; vanta analogie con le funzioni originarie del carnevale mediterraneo, come la rottura temporanea delle regole sociali e i riti agresti propiziatori della Magna Grecia con Dioniso e Bacco. Tuttavia il suo occhio è sempre attento a cogliere l’attualità politica, rivisitata in chiave irriverente e canzonatoria nei sette carri allegorici che scuoteranno il centro storico (dopo il 20 febbraio) il 27 febbraio, il 6 e l’8 marzo.

Guida di Viaggio a Cefalù:la perla del Mediterraneo!

 Cefalù è un comune italiano di 13.771 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.
Cefalù viene citata per la prima volta dallo studioso Diodoro Siculo nel 396 a.C. ma la città si distingue per la sua impronta tipicamente medievale.

Punti d’interesse:

Partendo da piazza Garibaldi e proseguendo per corso Ruggero fino alla splendida piazza del Duomo già si comincia a gustare l’atmosfera splendidamente intatta di questa perla del mediterraneo.

Costruita su un promontorio dominato da una rupe a strapiombo la città ha conservato il suo aspetto antico, intorno alla cattedrale.
Quest’ultima venne commissionata nel 1131 da Ruggero II, la Basilica è a tre navate divise da alte colonne, con capitelli figurati, che sostengono archi acuti a doppia ghiera; nella navata destra, si trova un romanico fonte battesimale, mentre nell’abside centrale, brillanti mosaici del XII secolo rispecchiano la luce del sole siciliano; le vetrate delle monofore sono di Michele Canzoneri; le arcate e le pareti delle tre navate, hanno subito nel corso dei secoli, vari rimaneggiamenti.

Annesso al Duomo si trova un chiostro del XII secolo, distrutto da un incendio durante il 1500; nella piazza del Duomo si alternano alcuni palazzi in stile barocco quali il Seminario, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Piraino e il Palazzo Maria. Lasciando la piazza del Duomo e percorrendo corso Ruggero si giunge a via Carlo Ortolano di Bordonaro che costituisce l’asse di collegamento tra le due antiche porte “Giudecca” e di “Mare”; lungo via Vittorio Emanuele, si incontrano la normanna chiesa di San Giorgio e un lavatoio medievale.

Degno di interesse è il Museo Mandralisca, fatto costruire da Enrico Piraino, barone di Mandralisca, che collezionò marmi antichi, monete, pitture e conchiglie; tra le opere del museo possiamo annoverare il famoso Ritratto d’Ignoto attribuito ad Antonello da Messina, un dipinto ad olio del 1465.

Unità d’Italia: il 17 marzo è festa. Ecco le iniziative in programma

 Il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sara’ festa nazionale. I 150 anni dell’Unità d’Itallia hanno ora un palcoscenico speciale. Mentre rimane l’eco di Benigni a Sanremo con la sua appassionata esegesi dell’inno di Mameli, il suo ingresso trionfale dal fondo del teatro Ariston, a cavallo con lo sventollio del tricolore con un audience che ha superato tutti i pronostrici.
Feste e appuntamenti in tutta Italia. Dopo le celebrazioni del Tricolore a Reggio Emilia, il testimone simbolico dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia torna al Piemonte con l’inaugurazione, il 17 marzo a Torino del grande progetto ‘Esperienza Italia’, con incontri, eventi, manifestazioni e due luoghi straordinari: le Officine Grandi Riparazioni e La Venaria Reale. Le Officine a pochi passi dal centro storico, diventeranno l’Officina Italia, un laboratorio realizzato attraverso tre mostre aperte fino al 20 novembre: ‘Fare gli italiani’, un percorso multimediale, creativo, interattivo mirato a far cogliere allo spettatore i fattori che in 150 anni di storia hanno ‘fatto’ gli italiani; ‘Stazione Futuro. Qui si rifa’ l’Italia’ che parte dall’assunto che nei prossimi dieci anni in Italia cambiera’ tutto per l’avvento della banda larga e dell’alta tecnologia.

Alla BIT 2011 polemiche sulla odiata tassa di soggiorno


 Crisi o meno, al periodo di vacanza non si rinuncia. Sia l’offerta che la domanda stanno prendendo misure adeguate e, dopo un paio d’anni di disorientamento, con strumenti diversi e proposte diverse, si reincontrano per parlare di viaggi. Non ne è esente l’edizione 2011 della Borsa Internazionale del Turismo: si riparte dalle due sicurezze sul mercato, i viaggi di nozze e le crociere, due segmenti dell’offerta che non hanno sofferto cali, anzi, hanno avuto crescite quasi esponenziali, grazie al modificato approccio al mercato.

Liste nozze nelle agenzie viaggio
Liste di nozze nelle agenzie di viaggio i primi; proposte cumulative per famiglie e itinerari in bassa stagione i secondi. Fuori da questi due poli tutto indica come la maggioranza dei turisti abbia accorciato il proprio raggio d’azione, passando da destinazioni esotiche a località sempre di mare ma più vicine, o puntando a conoscere più da vicino l’Italia ed il suo territorio; il tutto mantenendo peraltro inalterato il budget per la vacanza, o riducendo in parte il periodo di permanenza.

Guida di Viaggio a Lipari:il cuore pulsante delle Isole Eolie

 Lipari,con poco più di 37 Km di superficie, non solo è la più grande delle Isole Eolie, ma ne è anche il suo cuore pulsante.
L’isola offre una vacanza-avventura in un mondo che non ha tempo, alla scoperta di grotte, spiagge, insenature e meravigliosi faraglioni.
Le zone dove è possibile approdare, Marina Corta e Sottomonastero, sono posti ai due lati della rocca della città.
Sull’isola è presente, considerato dagli studiosi ancora attivo, un importante vulcano, il Monte Pilato, posto verso la zona costiera.
Lipari è composta da molte abitazioni, concentrate maggiormente intorno alle cinque vie più grandi:
corso Vittorio Emanuele, via Garibaldi, via Maurolico, via Umberto e via XXIV Maggio, dove troviamo, bar, ristorantini, alloggi e negozi che offrono le varie specialità dell’isola.
La sua lunghezza massima è 9,5 Km. Dista circa 42 miglia marine dalla costa siciliana. L’isola, montuosa e frastagliata, raggiunge la massima altitudine con il monte Chirica (602 m), seguito dal monte S.Angelo (594 m). La sua cittadina si estende ai piedi della imponente rocca del Castello, l’unica acropoli greca, e lungo le insenature, a Nord e a Sud, di Marina Corta e di Marina Lunga. In queste due frazioni hanno luogo gli approdi per gli aliscafi e per le navi.
L’isola conta circa 12.000 abitanti e popolano le frazioni dell’isola: Canneto, Acquacalda, Quattropani e Pianoconte. Ad eccezione di Salina tutte le altre isole dell’Arcipelago dipendono amministrativamente da Lipari.

Carnevale 2011: da Acireale a Mamoiada

 Il più bel Carnevale in Sicilia è quello di Acireale (www.carnevaleacireale.com), considerato anche uno dei più antichi dell’isola. E’ una grande festa popolare piena di colore e d’allegria che invade le piazze e le vie barocche della città con una grande varietà di carri allegorici e di cartapesta.

Il carnevale di Mamoiada
In Sardegna, a Mamoiada, 18 chilometri da Nuoro, si svolge la festa dei Mamuthones (www.mamuthones.it), il Carnevale più caratteristico del nostro Paese, carico di simboli e di drammaticità.

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