Un diorama spettacolare di 65 metri quadri che riproduce una foresta di 130 milioni di anni fa, situata in quella che oggi e’ la provincia cinese di Liaoning, e popolato da piu’ di 35 differenti specie di dinosauri, rettili, uccelli, insetti, mammiferi e piante: si presenta cosi’ la mostra ”Dinosauri”, che si è aperta sabato 27 novembre a Gubbio. Il diorama e’ una delle piu’ grandi ricostruzioni di ambiente preistorico mai realizzate e il suo obiettivo, come quello della mostra, e’ presentare le scoperte piu’ recenti sui giganteschi rettili preistorici, puntando a cambiarne radicalmente la percezione da parte del pubblico.
Redazione
Dolomiti, è tempo di settimana bianca: la stagione sciistica è già cominciata
Un tempo gli appassionati dello sci si alzavano di buon’ora e guardavano dalla finestra il cielo per decidere se partire per una giornata sulla neve. Oggi, invece, non si mettono in viaggio senza aver dato un’occhiata a una delle numerose webcam dei centri sciistici. Sulle Dolomiti la stagione sciistica è iniziata lo scorso fine settimana sotto i miglior auspici, grazie alle nevicate di questi giorni. Internet e’ diventato uno strumento indispensabile per programmare la settimana bianca e sempre piu’ turisti lo fanno all’ultimo momento, dopo aver verificato da casa sul pc le condizioni meteo e quella delle piste.
Ponte di Sant’Ambrogio: tutti in piazza Castello per gli O’bej! O’bej!
La nebbia è sempre più rara a Milano, ma difficilmente rinuncia a presentarsi il 7 dicembre agli Oh bej! Oh bej!. La festa patronale di Sant’Ambrogio, con cui iniziano i festeggiamenti natalizi sotto la Madonnina, è infatti uno degli appuntamenti più importanti per la città e una delle occasioni per incontrare i milanesi doc, le cui strade difficilmente incontrano quelle dei turisti.
Tra le bancherelle sotto il Castello sforzesco, dove la fiera si svolge dal 2007, dopo più di cento edizioni in piazza Sant’Ambrogio, rivive ogni anno una tradizione medioevale (1288). Il suo nome deriva però dall’arrivo da Roma di un nuovo Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Giannetto Castiglione, nel 1510. Per trovare una buona accoglienza, in un periodo burrascoso nei rapporti tra Milano e il Papato, fa precedere la sua carrozza da pacchi di doni e dolciumi che vengono distribuiti ai bambini. Con questo espediente ottiene un ingresso trionfale alla basilica di Sant’Ambrogio circondato dalla folla in festa che ammira i regali e grida “Oh bej! Oh bej!” (Oh belli! Oh belli! in dialetto).
Giro Cercasfizio per la Sicilia
(Immagine di Allie_Caulfield)
La Sicilia, protagonista di mirabili romanzi, dal Gattopardo alle avventura di Salvo Montalbano ai Vicerè, è uno di quei luoghi dove è difficile non lasciare un pezzo del proprio cuore.
Mare, montagna, vulcani, spiagge a perdita d’occhio, templi greci, tesori barocchi, pesce pregiato, latte di mandorla, cannoli, granite: la Sicilia offre qualcosa a tutti i tipi di turisti.
Palermo, Erice, Sciacca, Agrigento, Ragusa, Modica, Noto, Siracusa, Catania, l’Etna: luoghi da favola, scorci di paesaggi unici, capaci di trasportarci dall’Antica Grecia al ‘600 in un solo colpo, semplicemente girando l’angolo.
Con quella sua aria sempre un po’ decadente, l’isola sembra quasi fermare il tempo. Quando ci si mette piede, più che in altri luoghi, si riesce subito a prenderne il ritmo: tranquillo, fatto di pause, di caffè presi seduti davanti al mare o di granite gustate con calma guardando la gente che passa dal tavolino di un bar. Anche una semplice grigliata di pesce in Sicilia assume aromi diversi: il pesce freschissimo, la semplicità della preparazione e del servizio fanno solo venir voglia di continuare a mangiarne all’infinito. Così come qui non si può passare giorno senza un cannolo, a colazione o a merenda. Mai uguale, mai con lo stesso sapore o consistenza, i cannoli siciliani sono delle opere d’arte inestimabili.
La Sicilia è una regione tutta da scoprire: dimenticate GPS, cartine, bussola. Lasciatevi guidare dalle sue palme, dal suo mare, dalla sua gente. Vi proponiamo tre itinerari che vi possono servire come appunti di viaggio per iniziare a scoprire gli angoli più sfiziosi della Sicilia. Sono firmati da Isabella, una degli invitali speciali, i Cercasfizio, de La Bottega di Olivia&Marino.
Guida di Viaggio a Tirana:una città in continua evoluzione!
Capitale e citta’ più grande dell’Albania.
E’ il centro amministrativo, culturale ed economico del paese.
Fu fondata nel 1614 da Sulejman Pasha che iniziò con la Moschea, i bagni turchi, un panificio e botteghe molto diversificate. Divenne capitale dell’Albania nel 1920 con solo 17.000 abitanti e da allora e’ cresciuta in continuazione. Dal 1924 dopo quattro anni di guerre Tirana conobbe un lungo periodo di tranquillità. Durante la seconda guerra mondiale subisce l’occupazione italiana e dopo tedesca. Viene liberata al 17 novembre 1944 dopo aspri combattimenti contro le forze tedesche. Nel 1957 a Tirana venne fondata la prima università albanese.
Tirana, la capitale dell’Albania, è una città in trasformazione, dallo spirito pionieristico, ed è una meta perfetta per i visitatori che vogliono conoscere una città con tante sfaccettature. La città sta vivendo un “boom” di trasformazioni: i grigi e monotoni edifici del periodo dittatoriale, grazie al sindaco Edi Rama, si stanno modificando in una coloratissima fascia di nuove, moderne costruzioni.
Gli ambienti elegantissimi dei bar ed i club di musica danno una connotazione mediterranea al centro della città, dove gli edifici alti e colorati rappresentano il rinascimento economico dell’Albania. Tirana è il centro della vita politica e amministrativa del paese. É qui che hanno sede le più importanti istituzioni culturali e sociali.
Punti d’interesse..
I luoghi più importanti da visitare nella città sono:
-il mosaico del II secolo; le mura del Castello di Tirana costruite da Justiniano;
-il memoriale del difensore della cristianità, Scanderbeg, nella piazza omonima;
-la moschea di Ethem Bey, fondata nel 1792 dal noto poeta bektashi Ethem Bey e ultimata da suo figlio nel 1821. La moschea è stata chiusa durante il periodo comunista per poi riaprirsi nel 1991 a religiosi e visitatori.
-Potrete visitare anche la Torre dell’ Orologio,Questa torre si trova nel centro della capitale albanese ed è stata costruita ne 1822.
Ha 90 scale a forma di spirale ed è alta 35 metri.
Originariamente aveva una campana portata da Venezia la quale suonava ogni ora. La cupola che si trova in cima dà a questa unì’architettura come alla San Marco.
Nel 1928 il Comune di Tirana conquistò un orologio dalla Germania. Questo orologio fu poi distrutto nella seconda guerra mondiale e siccome era distrutto fu sostituito nel 1946 da un orologio della chiesa di Scutari la quale aveva i numeri romani.
Quesa torre è anche il simbolo della città di Tirana.
La torre dell’orologio è aperta ai turisti dal 1996.
-il Ponte dei Conciatori; il viale con il complesso dei ministeri costruiti durante gli anni ‘30–’40;
-la tomba di Kapllan Pasha, il fondatore di Tirana;
-il Palazzo delle Brigate costruito come residenza del Re Zog, usato per la prima volta dal ministro degli affari esterni, il Conte Ciano, come sua residenza durante l’ invasione italiana dell’Albania;
-la residenza dei Toptan con la sua architettura barocca del periodo ottomano del XVIII secolo;
-l’antica casa del pittore albanese Sali Shijaku insieme alla sua galleria di 100 dipinti;
-la casa della famiglia Buneci, artigiani del rame.
A Tirana si trovano i musei più importanti del paese: il Museo Storico Nazionale, il Museo Archeologico e la Galleria Nazionale delle Arti.
Il Grande Parco, che si trova vicino al Lago di Tirana, offre opportunità di divertimento così come il Parco Rinia (Parco della Gioventù), nel centro della città, che presenta al suo interno il complesso ricreativo “Taiwan”. I parchi contribuiscono a creare un’atmosfera rilassante e rinfrescante per la città.
Guida di viaggio a Düsseldorf: la “Klein Paris” della Germania
Klein Paris”, piccola Parigi. Così la chiamò Napoleone quando vide la città nel 1811. Da allora la città è cambiata molto e oggi l’imperatore francese non la riconoscerebbe più. Ma ha ancora un fascino che cattura e fa tornare chiunque si ferma a Düsseldorf.
Dusseldorf si trova sul fiume Reno, nella regione della Renania Settentrionale-Westfalia, di cui è il capoluogo. Costruita attorno al nucleo della città vecchia, ha iniziato il suo sviluppo verso la fine del XVII sec., ed è oggi uno dei principali centri della regione. Dotata di un clima continentale temperato dalla presenza del Reno, la città (550.000 abitanti), grazie alla sua posizione strategica, al centro della principale zona di trasporti e industrie di tutta la Germania, è un’importante amministrativo, industriale e culturale.
Punti di interesse
Tohnallen: è la vivace strada che costeggia il Reno, sempre molto frequentata, soprattutto nelle belle giornate. Su di essa si trovano la Chiesa di San Lamberto, la Torre del Castello e il Rathaus (il Municipio) con il Monumento Equestre a Giovanni Guglielmo. Non lontano, il Museo Hetjens e la Chiesa di San Massimiliano.
Konigshalle: parallela al Reno, aperta dalla Statua del Tritone si sviluppa la principale arteria di Dusseldorf, molto animata nei fine settimana e nei periodi festivi, in cui si trovano i locali più esclusivi e frequentati della città.
La zona settentrionale: inizia con il Teatro dell’Opera, da cui si accede al Parco del Castello, il principale della città, e prosegue con il Kunstmuseum e la Terrazza sul Reno, bel punto panoramico.
Altre destinazioni a Dusseldorf: nella parte settentrionale di Dusseldorf si trova, nel Nordpark, il Museo Lobbecke.
Altre destinazioni fuori Dusseldorf: a nord est della città si trova la città di Dortmund, centro industriale di primo livello, che, anche se non presenta monumenti di prim’ordine merita una visita per il calore della sua gente e per i numerosi locali, dove scorrono fiumi di birra. Se siete appassionati di calcio, immancabile una visita al Westfalenstadion, nel Westfalenpark, dove si svolgono le partite del Borussia Dortmund, la squadra locale dalla caratteristica divisa giallonera, che vanta un seguito di pubblico caloroso e unico in Germania.
Il Giovanni Battista Disteso di Caravaggio esposto in prima mondiale al Museo Casa di Rembrandt di Amsterdam
Mai esposto prima al pubblico, sara’ in mostra dal 3 dicembre al 13 febbraio 2011 al Museo Casa di Rembrandt di Amsterdam il Giovanni Battista disteso, dipinto attribuito al Caravaggio e considerato dalla critica l’ultima opera del geniale pittore, eseguita nel 1610 poco prima della morte in Toscana, nel piccolo centro di Porto Ercole. Ritrovato solo nel 1976, il dipinto proviene da una collezione privata e verrà esposto nella bottega di Rembrandt, altro genio barocco spesso definito il vero erede di Caravaggio.
Il Giovanni Battista disteso
Il Giovanni Battista disteso, sottolinea in un suo studio l’esperto Claudio Strinati, “é stato ripetutamente considerato come opera tardissima del Caravaggio, probabilmente identificabile con uno dei due quadri, raffiguranti entrambi San Giovanni Battista, che il maestro portava con sé sulla feluca che lo portava a Porto Ercole“. Si tratta senz’altro, secondo l’ex responsabile del polo museale romano, di un’opera dell’ultimo periodo, un momento in cui il Caravaggio stava sondando “una direzione diversa e sorprendente” e nel quale però ritornano anche temi della sua prima produzione, quella delle immagini moraleggianti della giovinezza (‘Ragazzo che sbucia il melangolò, ‘Ragazzo morso dal ramarro’, ‘Ragazzo con la caraffa di fiori’). “Anche il San Giovanni disteso – commenta Strinati – sembra far parte di quella schiera di giovinetti malinconici che meditano sulla pochezza delle cose umane e sulle delusioni della prima età frustrate poi dalla malvagità del destino“.
Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse, gli impressionisti in mostra a Palazzo Ducale di Genova
Si intitola Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse la grande mostra che si è aperta a Palazzo Ducale il 27 novembre. Esposti 80 sceltissimi dipinti, provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, che faranno rivivere il fascino che il Mediterraneo esercitò su almeno cinque generazioni di artisti. In un periodo compreso tra la metà del ‘700 e i primi quattro decenni del XX secolo, passando ovviamente attraverso la grande stagione impressionista, gli artisti piu’ celebrati, da Cezanne a Monet, da Renoir a Boudin a Van Gogh, portarono a termine la loro rivoluzione pittorica attingendo alla luce e ai colori del Sud.
Bancarelle, che passione! Tour tra i mercatini di Natale italiani
Le luci si stanno accendendo sulle bancarelle dei mercatini più belli d’Italia: ovunque, da Nord a Sud, si moltiplicano le tradizionali fiere di Natale dove è possibile fare acquisti di ogni tipo. Tutti, dalla grande città ai più piccoli comuni, si preparano al periodo delle feste esibendo i migliori prodotti artigianali e gastronomici secondo un’antica tradizione. Con addobbi e decorazioni natalizie, statuine del presepe, oggetti artigianali, pregiati ingredienti per le ricette delle feste le bancarelle dei mercatini rallegrano l’attesa della Natività e regalano luce e atmosfera nel mese più buio dell’anno. Da sempre i mercatini, luoghi d’incontro e di scambio commerciale tra la gente, sorgono nelle più grandi piazze o nelle vie centrali di ogni borgo e quartiere; anche oggi si trovano là dove ci si incontra, dove si passeggia o dove c’è sufficiente spazio per ospitare semplici banchetti o casette, generalmente in legno e riccamente addobbate di luminarie, dove mettere in mostra la mercanzia. Pieni d’atmosfera sono soprattutto quelli delle località alpine, con la neve sulle montagne in lontananza e sui tetti d’ardesia. Accanto alle bancarelle si esibiscono presepi viventi, sfilate in costume e l’immancabile cavalcata dei re Magi e della Befana; si allestiscono la grotta o il villaggio di Babbo Natale con tanto di posta, renne ed elfi e le luccicanti piste di pattinaggio che aumentano l’atmosfera del Natale.
Guida di viaggio a Marsiglia:un mix tra tradizione e modernità nei suoi 26 secoli di esistenza!
Marsiglia è la più grande città della Francia meridionale, capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra e del département delle Bocche del Rodano, oltre che il primo porto della Francia. Considerando il numero di abitanti della sola municipalità risulta essere la seconda città della Francia, dopo Parigi.
Grazie alla sua posizione geografica e alla vicinanza del mare Marsiglia gode di un clima caratterizzato da estati calde e da inverni decisamente più miti rispetto a quello del resto della Francia, soprattutto quella settentrionale.Città d’arte e di cultura, Marsiglia ha più di una meraviglia da far condividere. Con i suoi 26 secoli di esistenza, coniuga tradizione e modernità.
La città rimane profondamente segnata dal suo passato e dissotterra continuamente le vestigia di tutte le città che si sono sovrapposte lungo i secoli. Costituisce un vero percorso che guida il visitatore dalle sue origini greche e romani fino alla modernità de nostro secolo e le grandi realizzazioni architettoniche del XXI secolo, passando dalle fondamenta religiose medievali, le fortificazioni del XVI secolo, le ricche dimore del Seicento e del Settecento ed i numerosi edifici prestigiosi costruiti nell’Ottocento.
La città è ricca di monumenti, siti e musei da scoprire.
È soprannominata in francese la cité phocéenne (la città focese), perché fu fondata nel 600 a.C. da marinai greci originari di Focea, e “focesi” vengono ancora detti i suoi abitanti. Chiamata all’inizio Phokaia come l’antica capitale dei Focei, il suo nome diventa in seguito Massilia durante il periodo romano
Patrimonio naturale & città d’arte
È sulla riva nord del Vecchio Porto che si trova il sito di fondazione di Marsiglia, dove i Focei si insediarono nel 600 a.C. su tre collinette: Saint-Laurent, Les Moulins e Les Carmes. Il cuore del centro storico si chiama “Panier”: tale nome proviene dall’insegna di un albergo, “Le Logis du Panier “, situato nel XVII°secolo nell’attuale Rue du Panier. Partite alla scoperta del quartiere più antico della Francia seguendo il tracciato rosso segnato a terra: tale percorso, costellato di lastre in lava smaltata, consente di scoprire il fascino e l’atmosfera di questo angolo così pittoresco di Marsiglia
Da sempre, Marsiglia guarda verso il Mediterraneo, al quale deve il mito della sua fondazione: l’incontro di una principessa ligure e di un navigatore focese.
Da secoli, gli scambi marittimi occupano un posto importante per Marsiglia, 1° porto di Francia. In più, con 57 km di litorale, Marsiglia è allo stesso tempo un luogo d’incontro privilegiato per gli sportivi ma anche per i bagnanti che approfittano del sole eccezionale.
NaturaRegina del Mediterraneo, Capitale delle immersioni e crocevia della nautica.