Festiventu: a Calvi, in Corsica, si festeggia il vento con aquiloni e mongolfiere

 Festiventu, il festival del vento, in programma a Calvi dal 27 al 31 ottobre, è una delle manifestazioni più originali ed eclettiche della Corsica: per cinque giorni sopra la baia della città, nella regione della Balagne, volteggeranno aquiloni, mongolfiere, palloni colorati, note musicali, bandiere e strane creazioni eoliche, mentre animazioni teatrali, eventi sportivi e artistici si esibiranno in spiaggia e per le strade del centro. A decidere il programma della singolare manifestazione è il vento, protagonista assoluto con l’arte, lo sport, la musica, la scienza, la medicina, l’umorismo, l’ambiente, lo sviluppo sostenibile e il risparmio energetico.

Una celebrazione del Vento
Come ogni anno Calvi si trasforma nella capitale del vento, che da queste parti è implacabile, e viene invasa un po’ ovunque – dalla spiaggia alla Cittadella – da singolari costruzioni, da concerti, conferenze, invenzioni scientifiche, da animazioni per le strade di attori e clown, di acrobati e funamboli che richiamano sempre il tema del vento e del senso di libertà. Caratteristica fondamentale della manifestazione è la multidisciplinarità che dà luogo a scambi, progetti e a dibatti costruttivi.

Foliage a Central Park: itinerari tra le foglie d’autunno di New York

 Querce, faggi e aceri in autunno si trasformano e le foglie migrano dal giallo tenue al rosso accesso. Uno dei posti più visitati al mondo per osservare questa metamorfosi che porta il nome di foliage è Central Park a New York. Il famoso parco nel distretto di Manhattan che si estende per oltre 3 chilometri quadrati al centro tra i due quartieri residenziali, l’Upper West Side e l’Upper East Side che prendono il nome dalla loro posizione rispetto al parco. Anche le strade che lo circondano prendono il suo nome: Central Park West, Central Park North, Central Park East e Central Park South.
Durante l’estate nel parco si tengono le più diverse rappresentazioni teatrali e ogni anno il parco ospita il traguardo della famosa maratona di New York ma è in autunno, tra ottobre e novembre, che il parco offre il suo spettacolo più suggestivo con gli alberi che assumono i colori più belli.

GUIDA DI VIAGGIO A VARESE: Un’ aristocratica fortezza.

 Circondata da verdi colline e dai famosi laghi, Varese stupisce per la sua incomparabile bellezza.Non si contano i luoghi artistici dove scoprire un sereno lungolago, un campanile romanico o un museo originale.

Varese è una città di più di 80.000 abitanti, adagiata sui colli delle prealpi lombarde a 382 metri s.l.m., e dal 1927 è capoluogo dell’omonima provincia.

Una visione veramente insuperabile quella che appare a chi arriva a Varese sia per strada carrozzabile sia per ferrovia. In un ambiente naturale armonioso, la città si adagia sotto un cielo che sembra infinito, tra l’ampia distesa di verde, le calme acque del lago di origine glaciale e la corona di Prealpi ed Alpi con il Monte Rosa, diadema incastonato perfettamente. Sull’intero paesaggio varesino spiccano come elementi architettonici determinanti e caratteristici da un lato la sagoma originale del campanile di S.Vittore, dall’altro il susseguirsi delle cappelle del Sacro Monte ed il suo piccolo borgo di case arroccate in cima. Il verde smeraldo, nota dominante della natura circostante, declinato nella varietà di parchi e giardini, si fonde mirabilmente con il tessuto urbano, con i palazzi e le ville che testimoniano in modo discreto l’attrattiva del luogo esercitata da sempre su villeggianti e turisti. Una passeggiata al centro storico, alla scoperta degli angoli più suggestivi, darà la possibilità di trascorrere piacevoli momenti di svago. Arrivati in cima al Sacro Monte si comprenderà veramente l’ideale abbraccio tra l’aspetto di operosità della città e di contemplazione della sua montagna sacra.

GUIDA DI VIAGGIO A CASERTA: La Versailles d’Italia

 Caserta sorge nell’ entroterra campano meglio specificata nella piana del Volturno ed è celebre in tutto il mondo per la maestosa Reggia costruita nel Settecento da Luigi Vanvitelli. Il nome Caserta deriva dal latino Casa Irta, che si riferirebbe alla posizione elevata della città rispetto alla pianura circostante.

L’ antica colonia di Galatia venne fondata dagli etruschi; in seguito alle invasioni barbariche ebbe inizio per la città una decadenza. Dopo l’invasione dei Normanni, si costituì lo Stato casertano.
Successivamente, il regno passò nelle mani degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi. Il periodo dal 1509 al 1564 vide la Signoria degli Acquaviva, durante la quale Caserta ebbe una nuova cinta muraria.
Sotto Carlo di Borbone venne costruita, a partire dal 1750, la reggia borbonica.

La REGGIA DEL VANVITELLIIl nome di Caserta è giustamente associato alla sua famosissima Reggia o per meglio dire al Palazzo Reale, splendido esempio di neoclassicismo italiano conosciuto in tutto il mondo.
Il Palazzo Reale è stato eretto per volere di Carlo Borbone a metà del XVIII secolo, il quale chiamò per realizzare il grandioso progetto Luigi Vanvitelli che iniziò i lavori nel 1750.
La Reggia venne completata un secolo più tardi a causa delle vicissitudini storico politiche.
Il prospetto della Reggia è a pianta rettangolare che da su quattro cortili, vi si accede tramite un grandioso viale che forma un emiciclo.
In tutta la reggia ci sono circa 1.200 stanze sfarzosamente decorata secondo il gusto dell’epoca. Il grande Scalone porta al primo piano e la volta è decorata con affreschi raffiguranti le quattro Stagioni e la Reggia di Apollo.

Ponte dell’Immacolata: idee per Umbria e Toscana

 Con le interessanti proposte firmate Sistema Turismo.com, l’incantevole Umbria e la verde Toscana faranno da sfondo ai giorni di vacanza da trascorrere durante il prossimo ponte dell’Immacolata.

Idee per il ponte dell’Immacolata: la campagna umbra
Nella tranquillità della campagna umbra, non distante da Assisi, si trova il nuovissimo e accogliente Hotel Romantic Resort****, “nato” dalla sapiente ristrutturazione di antiche abitazioni rurali. Questa struttura è ideale per tutti coloro che sono alla ricerca della tradizione, dell’arte e delle cultura, ma che non vogliono rinunciare al relax e al comfort di un hotel di qualità facilmente raggiungibile. Tra vigneti e ulivi secolari immersi in una tenuta di oltre 70 ettari sono ubicate alcune delle camere e dei raffinati appartamenti.

GUIDA DI VIAGGIO A FERRARA: TERRA di palazzi e di castelli terra di rinascimento e di magia.

 Ferrara emerge come una dea dalla verde pianura padana e si presenta al visitatore in tutto il suo splendore , con il castello degli Estensi che domina sulla città, palazzo dei Diamanti e la tipica decorazione a bugnato da cui prende il nome e gli eleganti edifici che donano alla città il suo sapore rinascimentale.

Prima «città moderna d’Europa», Ferrara fu cantata da Ariosto, Tasso, Carducci, D’Annunzio.
Leggiamo nella «laude» dannunziana: “Loderò le tue vie piane, grandi come fiumane che conducono all’ infinito chi va solo ..”

Ferrara è una città bella e ricca di storia dell’Emilia Romagna, ha circa 145.000 abitanti ed è capoluogo della provincia omonima che si estende nella pianura a destra del Po.
Strutturalmente Ferrara è formata da un nucleo medievale, a cui è stata aggiunta una parte del Cinquecento da Ercole I d’Este.
L’economia della città si fonda sull’agricoltura, l’allevamento e l’industria(alimentare, meccanica, tessile ecc.).

Incontro a Ferrara si va come incontro a una festa, con l’animo colmo d’attesa per tutte le bellezze ch’essa racchiude in sé e che è pronta a svelare. Anche le sue strade ed il suo cielo annunciano l’armonia della città.

Viale Cavour e Corso della Giovecca, che costituiscono quasi l’asse divisorio della Ferrara vecchia dalla Ferrara dell’Addizione Erculea,
sono ancor oggi, tempo di traffico caotico, grandi arterie rettilinee che dànno un ampio respiro alle case, alle chiese, ai palazzi.
La strada, fattasi improvvisamente stretta, è fiancheggiata da portici bui; le finestre delle case, di qua e di là della via, si guardano
come tanti occhi spalancati; sotto i portici, a destra e a sinistra, s’affacciano vicoli e vie d’antico stampo, tra le quali la famosissima Via delle Volte.
Vie strette, strettissime, s’incontrano anche in tutto il quartiere sud-est della città; hanno case basse, a pochi piani, e nomi affettuosi e
casalinghi: Vignatagliata, Voltapaletto, Borgo di Sotto, Campo Sabbionario, Gioco del Pallone, Porta d’Amore.
All’altezza del Castello converge, perpendicolare a Viale Cavour, il Corso Ercole I d’Este, la strada dei poeti. Corso Ercole I conserva ancor
oggi un fascino tutto particolare: i giardini s’alternano alle dimore patrizie, nascosti dietro muri discreti; il Palazzo dei Diamanti, severo e
armonioso, veglia sul silenzio della via che s’allunga dritta come una spada, lasciando intravvedere sul fondo d’una trasversale la quiete
solenne della Certosa e perdendosi infine, in un duplice filare di pioppi, nel verde delle Mura degli Angioli.

GUIDA DI VIAGGIO A FRASCATI:il fascino della collina , l’imponenza delle ville:uno scrigno di bellezza

 Frascati si affaccia sulla pianura verso Roma e offre un panorama che va dal Tirreno ai Monti della Sabina. La città è ricca di antiche ed eleganti ville come Villa Aldobrandini e Villa Torlonia.
Inoltre tra il verde della collina che la sovrasta appaiono Villa Falconieri , in cui si riconosce l’opera del Borromini e Villa Rufinella, costruita su disegno del Vanvitelli.

Frascati è una città molto antica , che però ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli.

Tra i monumenti più importanti della città ricordiamo:

la Cattedrale di san Pietro, eretta nel XVII secolo da C. Rainaldi e da P. De Rocchi, ha una grandiosa facciata di Girolamo Fontana (1697-1700), divisa da due ordini di semicolonne, ornata da nicchie con statue, mentre sul portale centrale fu collocato un altorilievo di Bernardino Cametti.

I campanili, edificati sopra le campate laterali, sono un’aggiunta successiva.
All’interno della chiesa (a croce greca), troviamo una tavola del XIV secolo, raffigurante la Madonna del Gonfalone di scuola romana, un Crocifisso ligneo del 1100, un altorilievo (sull’altare maggiore) opera di Pompeo Ferrucci ed una Madonna attribuita al Domenichino.

Su piazza San Pietro si trova una pregevole Fontana, (1709), addossata ad un edificio, costruita a tre arcate ed è opera di Girolamo Fontana.

Tra le altre chiese citiamo:

la Chiesa del Gesù, del XVII secolo, è una costruzione con facciata barocca in travertino, attribuita a Pietro da Cortona.
All’interno, ad unica navata e con una singola cappella per ciascun lato, si trova una finta cupola dipinta su tela da A. Colli, con un interessante gioco di effetti prospettici.
Un’altra finta cupola, ad effetto simile, sovrasta il presbiterio, dove sui pilastri troviamo dei pregevoli angeli in stucco.

Nel vicino seminario si trovano affreschi di A. Pozzo (che nella chiesa affrescò parte dei fondali degli altari laterali e dell’altare maggiore) e collaboratori.

La Chiesa di San Francesco , anche chiamata “Cappuccini”, si trova vicino a Villa Tuscolana.
È del 1500 e all’interno si conservano pregevoli tele del Pomarancio e di Giulio Romano, ma opere di artisti del manierismo romano e non.

Crociera di Natale nonostante la crisi: con Logitravel la vacanza si paga a 60 giorni dalla partenza

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GUIDA DI VIAGGIO A TIJUANA: il confine messicano e il gemellaggio con San Diego

 A pochi chilometri da San diego ,una visita d’eccezione alternativa è sicuramente Tijuana.
Non straborda di posti incantevoli come vantano altre zone messicane soprattutto è poco raccomandata dalla gente locale per l’alto livello di vagabondaggio ma un giorno glielo si può concedere, x fare un giretto visitare una località molto suggestiva, comprare qualche ricordino.. e chissà raccontare di essere stati a Tijuana, fa sempre scena!

Tijuana è la città principale dello stato messicano della Bassa California, capoluogo del comune omonimo e la sesta area metropolitana più grande del Messico, con 1.483.992 abitanti
Situata sulla costa dell’Oceano Pacifico e frontiera con gli Stati Uniti Il motto della città è “Aquí empieza la patria”. Il governo messicano lo intende come “la porta del Messico”; tuttavia la traduzione letterale è “la patria comincia da qui”.

Tijuana è la città gemella di San Diego dalla quale la separa un fossato che segue per lungo tratto la linea di confine fra Stati Uniti, formando l’area metropolitana san diego-tijuana che conta 5 milioni di abitanti.
Il motivo grazie al quale Tijuana è divenuta tristemente famosa nel mondo è quello del muro che la separa da San Diego. Detto anche “el bordo” esso è la prima cosa che si nota: dal 1990 questa costruzione alta tre metri che può essere considerato il giusto tributo alla fallita politica bilaterale tra Messico e Stati Uniti sul tema della migrazione.

GUIDA DI VIAGGIO A CAPO D’ORLANDO:Una città da leccarsi i baffi!

 Capo d Orlando è un comune di circa 12.660 abitanti che si trova in Sicilia, in provincia di Messina.
Posto lungo la costa tirrenica, nel comprensorio delle Nebrodi, Capo d’Orlando è uno dei più rinomati centri di villeggiatura estiva della regione.
Le origini del borgo sono molto antiche, è stato fino all’inizio del XX secolo un attivo villaggio di pescatori, per poi trasformarsi in centro balneare.
L’economia di Capo d’Orlando è legata principalmente al turismo estivo ed alle attività del terziario.
Maria Santissima di Capo d’Orlando, festeggiata il 22 ottobre, è la patrona di Capo d’Orlando.

Cenni storici

Anticamente la città si chiamava Agatirno, e secondo la leggenda venne fondata durante la guerra di Troia dal figlio di Eolo, Agatirso, da cui prese il nome. (1218 a.C.)

Inizialmente la città sarebbe stata una città sacra al culto di Dioniso e avrebbe conservato il nome di Agatirso, “colui che porta lo splendido tirso”.

Secondo un’altra fonte, il nome della città è legato al paladino Orlando; Carlo Magno, che qui fece sosta durante un viaggio verso la Palestina, rimasto incantato dalla bellezza del luogo, decise di chiamarlo Orlando, come il suo valoroso paladino.

Con l’arrivo dei Fenici, dei Greci e dei Romani, il nucleo originario della città si estese alla costa e al promontorio.

Nella metà del 1800, il primo nucleo del nuovo centro urbano, un borgo di pescatori, nacque alle pendici nord-ovest del promontorio.