Tragedia Isola del Giglio: recuperati altri cinque cadaveri

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Le notizie sono continue e si rincorrono durante le giornate frenetiche di chi sta facendo di tutto per cercare di riportare a riva tutti i corpi eventualmente ancora intrappolati nella Costa Concordia, sperando ovviamente che ci sia qualche passeggero o uomo dell’equipaggio ancora vivo. Tuttavia, le possibilità che questo accada si affievoliscono di ora in ora e poi se prima si credeva che molti dei dispersi potessero essersi allontanati  senza dare notizie, ora anche tale idea sembra piuttosto fantasiosa. Con l’aiuto di esplosivo, oggi sono stati aperti due varchi nel natante, uno in entrata e uno in uscita, in modo da facilitare le operazioni di soccorso. I sommozzatori e i palombari, in questo modo, mettendo a repentaglio la loro stessa vita, sono riusciti a trovare altri cinque cadaveri. Ora sappiamo con certezza che il naufragio di venerdì sera della nave di Costa Crociere all’Isola del Giglio, ha fatto almeno 11 vittime accertate.

Recuperate non senza fatica le cinque salme non sono state ancora identificate, ma si tratterebbe di 4 uomini e una donna, probabilmente passeggeri che indossavano tutti i salvagenti. Erano nella poppa, nella parte sommersa, affondata venerdì scorso, nei pressi di un punto di raccolto totalmente colmo di acqua non distante da dove domenica era stato trovato il pensionato Giovanni Masia e lo spagnolo Guillermo Gual.

 

Tutte le vittime ancora da riconoscere, hanno una età compresa tra i 50 e i 60 anni, come ha confermato il comandante della Guardia Costiera Filippo Marini. Le salme sono state recuperate e trasportate a Porto Santo Stefano dove saranno effettuati tutti i controlli del caso e si stabilirà con esattezza la causa della morte, anche se è molto probabile l’annegamento. Una vacanza finita in tragedia ancora prima di cominciare e che non tutti potranno raccontare, forse per una “bravata” del capitano, forse anche per una serie di circostanze sfortunate. Ora resta solo dolore e silenzio, per tutti.