Espressionisti tedeschi a Villa Manin di Udine in autunno

Kirchner, Heckel, Nolde, Schmidt-Rottluff, Pechstein e Mueller… gli espressionisti tedeschi tutti insieme in una grande mostra che si terrà in autunno a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine) dal 24 settembre 2011 al 4 marzo 2012: un centinaio di opere tra dipinti e carte, tutte provenienti dal berlinese Brücke Museum, ripercorre la nascita e lo sviluppo del movimento denominato “Die Brücke“, all’interno del progetto denominato “Geografie dell’Europa”.

IL DIE BRUCKE
Il “Die Brücke” si proponeva di tradurre nell’opera gli oggetti percepiti “in modo diretto e senza falsificazioni”, svincolati dalle convenzioni accademiche. Niente programmi a dettare le linee guida del movimento, quando l’impulso spontaneo e l’intuito degli artisti del gruppo. Fritz Bleyl, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, tutti studenti di architettura, furono i fondatori del gruppo, formatosi a Dresda il 7 giugno 1905.

Ritrovato il Salvator Mundi di Leonardo: in mostra alla National Gallery di Londra


La notizia ha fatto in tempo brevissimo il giro del mondo: il Salvator Mundi, capolavoro che Leonardo da Vinci dipinse tra il 1492 ed il 1519 e che era andato perduto, è stato ritrovato in una collezione privata statunitense.

IL SALVATOR MUNDI
Il Salvator Mundi è un dipinto ad olio che raffigura il Cristo con la mano destra alzata in segno di benedizione, mentre nella mano sinistra regge un globo celeste. La tela misura 66 centimetri in altezza e 46 in larghezza, e deve il suo nome, per l’appunto, alla raffigurazione del mondo nella mano di Cristo.

Mordillo in mostra a Genova dal 7 luglio all’8 gennaio


Mordillo in mostra per la prima volta in Italia: uno dei disegnatori più teneri del pianeta mostrerà le sue tavole piene di colore e di omini bianchi dal naso enorme dal 7 luglio all’8 gennaio, al Porto Antico di Genova (Museo Luzzati). All’inaugurazione, il 7 luglio, sarà presente anche lui, il cartoonist Guillermo Mordillo, che assisterà alla parata del Teatro dell’Archivolto nella quale sfileranno i suoi personaggi insieme a quelli di Altan.

Cecco Bonanotte per Vinci: due mostre dell’artista monumentale nella terra di Leonardo

E’ uno degli artisti scultorei contemporanei più famosi all’estero: è Cecco Bonanotte, autore di moltissime opere visibili alle porte monumentali dei Musei Vaticani a Roma, alle porte dei Musei del Lussemburgo a Parigi e delle Tavole della Divina Commedia della Galleria degli Uffizi a Firenze. Sabato 18 giugno, Vinci, la terra natale di Leonardo, inaugurerà due eventi a lui dedicati: Cecco Bonanotte e il Battesimo di Leonardo, in occasione dell’inaugurazione del Ciclo scultoreo per il battistero della Chiesa di Santa Croce (a Vinci) e Cecco Bonanotte. Museo Leonardiano, una personale che durerà fino al 6 novembre al Muse Leonardiano del Castello dei Conti Guidi e Piazza Guido Masi di Vinci.

A Gubbio tra i dinosauri di tutto il mondo

 Un diorama spettacolare di 65 metri quadri che riproduce una foresta di 130 milioni di anni fa, situata in quella che oggi e’ la provincia cinese di Liaoning, e popolato da piu’ di 35 differenti specie di dinosauri, rettili, uccelli, insetti, mammiferi e piante: si presenta cosi’ la mostra ”Dinosauri”, che si è aperta sabato 27 novembre a Gubbio. Il diorama e’ una delle piu’ grandi ricostruzioni di ambiente preistorico mai realizzate e il suo obiettivo, come quello della mostra, e’ presentare le scoperte piu’ recenti sui giganteschi rettili preistorici, puntando a cambiarne radicalmente la percezione da parte del pubblico.

Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse, gli impressionisti in mostra a Palazzo Ducale di Genova

 Si intitola Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse la grande mostra che si è aperta a Palazzo Ducale il 27 novembre. Esposti 80 sceltissimi dipinti, provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, che faranno rivivere il fascino che il Mediterraneo esercitò su almeno cinque generazioni di artisti. In un periodo compreso tra la metà del ‘700 e i primi quattro decenni del XX secolo, passando ovviamente attraverso la grande stagione impressionista, gli artisti piu’ celebrati, da Cezanne a Monet, da Renoir a Boudin a Van Gogh, portarono a termine la loro rivoluzione pittorica attingendo alla luce e ai colori del Sud.

Genova si tinge di giallo con il Peso di un giorno oscuro, personale di Simona Bramati a Satura

 Con il patrocinio e la partecipazione finanziaria di Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Municipio 1 Centro Est, in collaborazione con Il Secolo XIX e Radio 19 l’Associazione Culturale SATURA inaugura “Il peso di un giorno oscuro”, mostra personale di Simona Bramati. La mostra si inserisce nella tre giorni del VI Festival della Letteratura del Crimine (25, 26 e 27 novembre), mantenendo con forza l’impegno dell’Associazione ad arricchirne di anno in anno il programma sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo con eventi nuovi e originali.

Il crimine nelle opere di Simona Bramati
La percezione del crimine, nelle opere della giovane pittrice marchigiana Simona Bramati, è palpabile. Il crimine – inteso anche come il Male – è nel dna dei suoi personaggi, come un oscuro presagio che inquieta, seduce e non lascia scampo, dando intensa energia che si traduce immediatamente in disposizione tecnica. Attraversando un percorso mitico e mitologico, le forme sensibili delle opere della Bramati s’immergono negli abissi dell’animo umano, esplorando solitudine, paura, odio, sessualità, Nascita e la Morte. Il tutto con una tecnica unica e virtuosa che giunge alle corde più intime del visitatore. E’ successo nel 2005 a Torino, quando Vittorio Sgarbi ha voluto Simona Bramati nella grande mostra internazionale “Il Male, esercizi di pittura crudele”. E poi ancora in altre mostre, riscuotendo convinti consensi di pubblico e critica.

Intro(pro)spettive volume 3, la personale di Roberto Mercoldi fino al 15 dicembre a Roma

 La galleria Cargo presenta intro(pro)spettive (volume 3), la personale di Roberto Mercoldi
inaugurata il 18 novembre e che terminerà il 15 dicembre 2010 in via del Pigneto 20 a Roma.
L’analisi della città come luogo e dimensione della vita di chi la vive è il nucleo intorno al quale Roberto Mercoldi costruisce la sua ricerca. Nella città si imprime il mutare del tempo sotto forma di storie e di architetture; in essa convivono il passato, il presente e il futuro di chi visse, di chi vive e di chi vivrà. E’ una eredità materiale e collettiva che direttamente o indirettamente chiama tutti i suoi abitanti ad imprimervi un’impronta che verrà tramandata. Questa eredità è in continua trasformazione: ciascuno ne possiede un pezzo, ciascuno la muta e con ciò trasforma il volto di chi la abita.

Jamais Vu, la mostra di Federico Lupo e Stefano Serusi dal 20 novembre al LEM di Sassari

 Una mostra è pensata come un “libro bianco”, ossia una raccolta di documenti su di un problema specifico in cui il mood tardoromantico dei due artisti è rivolto ad una sorta di sospensione arcaica che muove da un archivio in cui alto e basso, sublime e popolare si mescolano, nel tentativo di re-impastare e destrutturare i documenti, mantenendo però traccia delle loro fonti originali.
Goethe aveva detto che «ogni cosa intelligente è già stata pensata; bisogna solo tentare di pensarla di nuovo». È ciò che accade nelle “affinità elettive” di Stefano Serusi e di Federico Lupo. Rispetto alla damnatio memoriae dell’epoca moderna, i due artisti mettono in crisi il concetto di déjà vu (il “già visto”, chissà dove, chissà quando), attingendo a un archivio di immagini che vengono decontestualizzate e rielaborate per creare un effetto di jamais vu: un “mai visto (prima)” nel quale gli oggetti sembrano irreali o molto distanti. “Distante” nel tempo è infatti il repertorio di immagini, video, fotografie che entrambi gli artisti saccheggiano, e che nel suo essere rimodellato genera una situazione di straniamento.

Ruggito. Antonio Ligabue: la lotta per la vita, fino al 16 gennaio a Palazzo Pitti, Firenze

 Capolavori di intensa forza espressiva e di prorompente energia cromatica: sono le 77 opere, di cui 53 dipinti, 16 sculture e 8 disegni, esposte alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti nella mostra ‘Ruggito. Antonio Ligabue: la lotta per la vita‘. L’esposizione rimarra’ aperta fino al 16 gennaio 2011.
La mostra e’ incentrata sulla tematica degli animali, in particolare belve colte in scene di lotta e aggressioni (come la Vedova nera, il Leopardo, Gatto selvatico con nibbio, Tigre assalita dal serpente), e numerosi autoritratti in cui Ligabue mostra il proprio volto in tutti gli aspetti del dolore fisico e psichico.