GUIDA DI VIAGGIO AD AMSTERDAM – La città dei VIZI

 Amsterdam
tanti sono gli appellativi che si possono attribuire a questa città stravagante:

“la Venezia del Nord” per il suo sistema di canali
“la città delle palafitte” è completamente posata su di esse, e , non a caso, il suo nome significa Diga sul fiume Amstel
“la città delle bici”Nessuna città come Amsterdam può vantare di essere la capitale mondiale delle bici. Le piste ciclabili sono comparse qui circa 50 anni prima rispetto a molte altre città.

Amsterdam la capitale dell’Olanda (anche se il governo e la corte risiedono a L’Aia) è la città più popolosa del paese con oltre 730 mila abitanti. Capitale del divertimento e del proibito, famosa per i suoi coffeeshop e la frenetica vita notturna, è rinomata anche per le molteplici attività culturali, le architetture antiche e moderne, e i suoi musei.
Amsterdam possiede uno dei maggiori centri rinascimentali di tutta l’Europa;Numerose sono le costruzioni che risalgono al periodo tra il XVI e XVII secolo, conosciuto anche come Età dell’Oro.
Passato e futuro si fondono in modo armonioso. Il suo impianto urbanistico conserva ancora quello del progetto di ampliamento del 1612,ma con varianti del tutto recenti che ne fa di Amsterdam una città giovane, psumeggiante e “cool”;
Prendiamo lo “storico” Jordaan, ad esempio: una volta era il quartiere operaio, oggi è pieno di atelier, ristoranti creativi, bar alla moda. Oppure l’isola KNSM: situata nell’area portuale abbandonata, è stata trasformata in una zona residenziale presa d’assalto da designer, architetti, artisti, intellettuali. O ancora Westerpark e Westergasfabriek, un complesso di ex fabbriche edificate nel 1885 trasformato in un centro culturale con tanto di ristorante e club, il Café West Pacific che organizza concerti ed eventi artistici.

Questa città dalle mille sorprese vanta di uno scrigno ricchissimo di musei , di ogni categoria, da quelli dell’arte moderna e contemporanea alla storia del cinema, teatro, fotografia, fino ai musei ‘tipicamente Olandesi’.Per citarne alcuni tra i più conosciuti:
il Rijksmuseum (museo statale), il museo Van Gogh, il Concertgebouw, il Rembrandt House Museum, la casa di Anna Frank, il monumento alla memoria degli omosessuali uccisi nei campi di sterminio nazisti.

GUIDA DI VIAGGIO A TIRANO – “LA MERANO VALTELLINESE”& “IL BERNINA EXPRESS”

 La zona di Tirano è un autentico scrigno di sapori, bellezze paesaggistiche,naturali e architettoniche, situato sul confine con la Svizzera, è anche un importante centro turistico e luogo d’incontro di diverse vie di comunicazione.

Sorge a un’altitudine di 450 m ed è contornato dalle montagne. L’abitato è situato nei pressi della confluenza dei fiumi Adda e Poschiavino e delle valli in cui questi scorrono, rispettivamente la Valtellina e la Val Poschiavina.
L’importanza della posizione geografica del centro, che spinse Ludovico il Moro a fortificare l’abitato, seppe garantire un certo benessere, di cui danno testimonianza i bei palazzi signorili eretti tra XVI e XVII secolo.

Tirano è stata definita “la Merano della Valtellina”, poiché con quella località condivide la presenza di viali e strade alberate e pregevoli giardini pubblici nelle zone centrali.

In tempi più antichi era diffusissima in valle la coltivazione del grano saraceno, che ci ha lasciato famosi piatti tradizionali, a base di farina nera e formaggi, quali:polenta nera, sciat, pizzoccheri, chisciöl;la cucina tradizionale è una delle principali attrazioni che caratterizza il paese.

Altro aspetto importante di Tirano è da attribuire alle bellezze artistiche che si sono mantenute nel corso dei secoli o che sono state costruite in tempi più recenti.Tra i più importanti sono da menzionare:

GUIDA DI VIAGGIO A DJERBA: UNA LEGGENDA DA SCOPRIRE

 Partiamo da lontano, partiamo dal mito:

Djerba per dimenticare
 
Lotophagitis è il nome con cui l’isola era conosciuta nell’antichità;Djerba è l’isola dove, nell’Odissea, Ulisse e i suoi compagni incontrarono il popolo dei Lotofagi. Alcuni tra i compagni di Ulisse, imitando gli abitanti del luogo, si cibavano del fiore di loto al fine di perdere il ricordo della loro vita passata.
 
 
Djerba per rinascere.
 
Per gli antichi Egizi il loto era simbolo di rinascita, resurrezione, luce, speranza e salvezza. Ecco perché appare in molte scene di cerimonie e il gesto di consegnare il loto era un gesto sacro. La tradizione dice che nell’aspirare il profumo del loto si coniugano il piacere e la magia della rinascita.

Djerba è la più grande isola del Nordafrica (514 km²), situata nel golfo di Gabès di fronte alle coste della Tunisia, collegata all’isola da un ponte lungo sette chilometri. Il clima è temperato e il suolo ben coltivato. Il suo capoluogo è la cittadina di Houmt Souk, che ha circa 65.000 abitanti.
Ai primordi delle colonizzazioni dell’isola, vi approdarono i Fenici, seguiti dai Cartaginesi, poi dai Romani, dai Bizantini e dagli Arabi.

Gerba è una popolare meta turistica, soprattutto per turisti francesi, tedeschi e italiani, e deve proprio a loro il suo principale reddito; in passato proveniente invece dalla pesca e dalla coltivazione, lavorazione e distribuzione del grano. Immersa nel Mar Mediterraneo, gode di un clima molto mite e piacevole, con giornate soleggiate e temperature non troppo elevate, anche in piena estate. Ciò ne fa una meta particolarmente gradevole, da visitare in tutti i periodi dell’anno.

Gerba è servita dall’aeroporto di Gerba-Zarzis, che si trova a 9 km dalla città.

GUIDA DI VIAGGIO A NUOVA DELHI – La città vecchia e la nuova

 Anche al di là del suo ruolo di capitale, New Delhi(o nuova delhi) è per ragioni storiche e sociali il simbolo migliore dell’India
Le origini della città si perdono nella notte dei templi, fino a sconfinare nella mitologia.

Fu sempre sede di principi e sovrani e anche i diversi invasori ne fecero la propria capitale: i mongoli, i persiani, gli afghani e infine gli inglesi.
Proprio questi ultimi hanno una duplice responsabilità:quella di aver spostato la capitale a Calcutta( dal 1857 al 1912) e poi di aver rimodernato la città che allora si chiamva “Delhi” , incaricando gli architetti Baker e Luytens di disegnare ed edificare quella grande parte nuova che la trasformo in Nuova Delhi e che venne ufficialmente inaugurata nel 1931.

La vecchia e nuova Delhi
La città vecchia è popolata fin dal Secondo millennio a.C. ha le caratteristiche tipiche della città piu antiche:strade strette e un’alta densità di popolazione;fortunatamente ha protetto capolavori antichi che ora possono ammirare tutti i turisti:

-la “Colonna di Ferro“( una colonna metallica che risale almeno al quarto secolo)
-il “Forte Rosso“, un imponente edificio militare costruito dai mongoli verso la metà del seicento.
-Al di là del grande prato che fronteggia il forte si estende il gigantesco bazar, che ospita tra l altro una miriade di templi dedicati ai culti più vari:cristiani, musulmani, indù, sikh fino ai culti minori e alle sette.
-lo Jama Masjid la più imponente moschea dell’India è un capolavoro architettonico, una pregevolissima sintesi di sfarzo e religiosità.

GUIDA DI VIAGGIO AD ALGHERO: “La piccola Barcellona”

 Alghero si trova sulla costa nord-occidentale della Sardegna , a circa 230 chilometri da Cagliari, e si affaccia su un ampio golfo che arriva fino alla punta di Capo Caccia. La città conta circa 40000 abitanti e ha la particolarità di essere, insieme al suo territorio, l’unica zona della Sardegna in cui si parla una variante del catalano, da cui deriva il nome locale di Alguer. Proprio questa caratteristica e l’unicità dei suoi abitanti, rende Alghero una meta affascinante e unica nel suo genere.

La città, in continua espansione, racchiude al suo interno un centro storico di rara bellezza e fascino, con il suo imponente bastione affacciato sul mare che circonda la città vecchia, gli spazi ricercati, torri, palazzi, chiese e campanili. Ma la grande capacità di Alghero è l’essere un vero polo turistico attivo già dall’Ottocento, fatto di ville, case private, alberghi e attrazioni di ogni genere. Se infatti è possibile girare il centro storico ad ogni ora passeggiando senza una meta precisa, apprezzando l’atmosfera, i colori e la vivacità che parte dalla centralissima Piazza Sulis, esplorare i dintorni è senza dubbio un’esperienza da non mancare.

”La piccola Barcellona” conobbe il suo primo sviluppo nel XII secolo ad opera della famiglia Doria.
Alghero venne successivamente conquistata nel 1384 dalla spedizione catalano-aragonese con a capo il re Pietro il Cerimonioso.
Il nuovo insediamento ripopolò Alghero di gente di provenienza iberica e, per motivi militari, ne vennero ampliate le mura e vi furono edificate torri più alte delle preesistenti.
Nel 1501 divenne città, riaprì le sue porte agli stranieri e vi fu un aumento dell’assetto urbano entro le mura e nel 1720 passò ai Savoia, ma le usanze catalane non vennero mai abbandonate.
Nel 1943 un bombardamento alleato danneggiò il centro storico che rimane comunque ancora oggi apprezzabile per le sue caratteristiche mediterraneo – catalane.

Per le spiagge di Alghero
In direzione di Capo Caccia, in pochi minuti si può raggiungere la spiaggia di Punta Negra, ideale per gli amanti delle immersioni; Le Bombarde, famoso punto di incontro per i giovani; il Lazzaretto,Porto Conte, meta del turismo più ricercato; la cala del Tramariglio e ancora Cala Dragunara, fino ad arrivare a Capo Caccia e alle famosissime grotte del Bue Marino.
Accessibile dal porto di Alghero sono anche le famose Grotte di Nettuno, raggiungibili tramite un traghetto,che porta fino all’interno. Una volta arrivati, da qui la visita all’interno di queste grotte è possibile grazie un itinerario a piedi.Per chi non volesse è possibile rimanere all’entrata e assaporarne le bellezze marine, l’acqua blu cobalto cristallina mischiata a rocce e coralli visibili ad occhio nudo e le bellezze naturalistiche, con il verde delle colline che si amalgama alla perfezione con l’azzurro del cielo e il blu del mare.

GUIDA DI VIAGGIO ALLE CINQUE TERRE:UN SENTIERO MULTICOLOR

 Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore: sono i nomi dei cinque paesini, che si susseguono in un’area di dieci chilometri, della Costa ligure e che per la loro bellezza sono diventati dei centri turistici di importanza internazionale.

Collegati soltanto via treno e da un sentiero chiamato Via dell’Amore, queste cinque piccole perle sono localizzate in una successione di promontori rocciosi e di piccole spiaggette a forma di arco, famose già dai tempi del Boccaccio per le loro bellezze naturali e per la cultura vitivinicola.
Altra caratteristica del territorio delle Cinque Terre,infatti,sono i vigneti a terrazza sostenuti da muri a secco che si snodato per chilometri. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato istituito nel 1999 per salvaguardare il patrimonio paesaggistico e culturale dell’area. Inoltre lungo la costa, tra Punta Mesco e Punta di Montenero, è stata istituita l’Area Marina Naturale Protetta delle Cinque Terre.

Le origini..
Prima dell’attivazione della ferrovia le cinque borgate erano raggiungibili solo in barca o a piedi lungo sentieri che le collegavano.
L’interesse di questa zona è legato non solo ai suoi aspetti naturalistici ma anche alla sua forte umanizzazione.
Le Cinqure Terre, infatti, rappresentano un ambiente in cui gli uomini sono intervenuti in modo profondo sin dall’antichità, nonostante le notevoli difficoltà di accesso, dovute ad una morfologia del territorio molto accidentata e tormentara.

I cinque borghi offrono al turista un’ampia scelta di strutture ricettive dal B&B agli alberghi di tutte le categorie.
Presto, la natura incontaminata di questa zona sarà tutelata dall’istituzione di un parco nazionale, che comprenderà anche la parte marina, e dove sarà installato un osservatorio per la flora e per la fauna.

Una passeggiata tra i sentieri che collegano i cinque paesi:rosso,azzurro e verde.

I sentieri sono la via ideale per conoscere apprezzare e godere al massimo le bellezze delle cinque Terre. Questi percorsi, che per secoli e fino a poco tempo fa erano le uniche vie di collegamento tra i cinque borghi, offrono un paesaggio incantato che si stende tra il cielo e il mare . I sentieri sono tutti generalmente percorribili, anche se occorre prestare sempre attenzione ai dislivelli da superare ed ai punti esposti.
A causa del fondo a volte accidentato si consiglia di dotarsi di calzature adeguate.
In caso di cattivo tempo alcuni tratti possono venire chiusi per precauzione.

GUIDA DI VIAGGIO ALLE SEYCHELLES – UN ARCIPELAGO DI ISOLE PER TUTTI I GUSTI!

 Selvagge e disabitate fino al 1700, distanti oltre 1000 chilometri da qualsiasi altra terra, meta turistica esclusiva dagli anni ’70, le isole Seychelles offrono un’ampia varietà di aspetti interessanti.

Le Seychelles (in italiano anche Seicelle) sono uno stato insulare il cui territorio è costituito da un arcipelago di 115 isole,di cui solo una trentina sono abitate.
Localizzato nell’Oceano indiano l’arcipelago si trova a nord-est del Madagascar, a 1500 km dalla costa dell’Africa orientale; le isole più vicine sono Zanzibar a ovest, Mauritius e Réunion a sud, Comore e Mayotte a sudovest, e Maldive a nordest.
L’arcipelago delle Seicelle, ex colonia francese e poi britannica, è indipendente dal 1976.

Le spiagge sono incantevoli, il sole, il relax e il divertimento accompagnano in qualsiasi periodo dell’anno,sia che opterete per un soggiorno nelle isole di Mahè, a nord, più turistiche e meglio attrezzate, sia che preferiate il sud, con le isolette coralline quasi totalmente disabitate, avrete garantita una vacanza indimenticabile in un luogo paradisiaco.

Le attività più interessanti nelle isole sono sicuramente le immersioni e la vita da spiaggia, ma consigliamo anche di non perdervi i curiosi animali, gli uccelli, le insolite piante e una scalata alle stupende montagne.
Vi basti pensare che quasi la totalità del paese è stato dichiarato territorio protetto: numerose sono le riserve e i parchi naturali, soprattutto acquatici.

Tra le miriadi di isole presenti nel territorio le più importanti da citare sono:Mahe Island ,Isola di Praslin ,La Digue Island.

GUIDA DI VIAGGIO A MORBEGNO:zaino in spalla & in alto i calici!

 Morbegno è situato 262 m. sopra il livello del mare allo sbocco della val Gerla, e dista da Sondrio 25 km.Situata nella bassa Valtellina, è circondata a nord dalle Alpi Retiche e a sud dalle Prealpi Orobiche.Le quattro frazioni principali sono: Campovico, Desco, Paniga e Valle.
Il fiume Adda divide la città dalle frazioni di Campovico, Paniga e Desco.La sua economia presenta un carattere industriale e conserva tradizioni commerciali e manifatturiere.

Nel 1952 ci fu l’apertura della strada Priula meglio conosciuta con il nome di “via del sale”, che raggiungeva il Bergamasco e quindi le Terre della Serenissima.Con l’ampliarsi degli scambi culturali con altri paesi lombardi, a Morbegno arrivarono tanti nuovi mestieri che contribuirono a dare vitalità alle arti del borgo.

Il nome della città si crede possa derivare dall’aggettivo latino morbidus (morbido), in riferimento alle condizioni del terreno, la cui consistenza è condizionata dallo stagnare delle acque dell’Adda.

Frazioni

Paniga è una piccola frazione di circa 300 abitanti e si trova a nord della città, oltre il fiume Adda e confina a ovest con la frazione di Campovico e a est con quella di Desco. La frazione di Valle si trova invece in valle di Albaredo, a sud della città, ad un’altezza di 800 metri sul livello del mare. Altre località del comune di Morbegno sono Arzo, Campo Erbolo, Cerido e Cermeledo.

Morbegno si presenta come una cittadina di montagna costituita da stradine strette e “ciottolose” che s’intrecciano tra loro,ricopiando lo stile del carugio ligure. Tutt’intorno case e negozietti rendono questo paesino una piacevole gita alternativa.
Oltre alla suggestione che scaturisce dal suo assetto urbanistico, numerose sono le strutture assolutamente da visitare;per citarne alcune: Museo Civico di Storia Naturale, Palazzo Gualteroni,Palazzo Malacrida,Santuario dell’Assunta ,Chiesa di Sant’Antonio,Chiesa di San Giovanni Battista

Manifestazione ed eventi;
Un altro aspetto fondamentale che ne fa di Morbegno un paesino turistico nella sua realtà valtellinese.

GUIDA DI VIAGGIO A SAN FRANCISCO

 San Francisco è una città statunitense, la quarta della California per numero di abitanti (dopo Los Angeles, San Diego e San Jose);La città fa parte di una vasta area metropolitana la San Francisco Bay Area, di cui è sempre stata il centro economico-finanziario, culturale e turistico, anche se ha ormai perso il primato di popolazione.

Al giorno d’oggi, San Francisco è una popolare meta di molti turisti internazionali, ed è conosciuta per la sua fresca nebbia estiva, per le sue ripide colline, per la sua vivacità culturale e il suo eclettismo architettonico, che affianca stile vittoriano e architettura moderna, per i suoi famosi paesaggi, incluso il Golden Gate Bridge, per i suoi taxi e per Chinatown. Per tutte queste caratteristiche è considerata tra le più “europee” delle metropoli americane.

San Francisco, e la California in genere, meritano essere visitati. A San Francisco in particolare si trovano ricchi musei, edifici storici ed artistici, posti legati a sinistri ricordi (come Alcatraz), ponti bellissimi (come il Golden Gate Bridge), viste mozzafiato sulla baia e molto altro
Un caratteristico modo di visitare il centro di San Francisco è utilizzando il Cable Car. Ci sono tre linee: la Powell-Mason inizia a Powell Market, sale verso Nob Hill per riscendere poi su Bay Street con capolinea nella zona del Fisherman’s Wharf. La linea Powell-Hyde inizia sempre a Powell Market, passa per Nob Hill e Russian Hill e termina all’Aquatic Park vicino Ghirardelli Square. Mentre le prime due linee corrono verticali con direzione baia/collina, la terza linea, la California, percorre San Francisco in orizzontale partendo dal Financial District, attraversando Chinatown e Nob Hill per terminare a Van Ness Avenue.

La visita di San Francisco inizia dalla sua baia,passeggiando lungo l’Embarcadero partendo dal Ferry Building, la vecchia stazione ferroviaria il cui orologio è rimasto fermo alle 5:17 del tragico 18 Aprile 1906, quando un devastante terremoto distrusse la città;risalendo il lungomare si possono godere i vari attracchi (Pier) fino a raggiungere il famoso Pier 39 dove staziona una colonia di leoni marini. Terminata la passeggiata nell’affollatissimo Fischerman’s Warf, uno dei punti più turistici della città. si raggiunge,tramite Cable Car la piazza principale di San Francisco, tappa fondamentale per llo shopping. Dopo una breve sosta nella piazza, il Dragon’s Gate,e il quartiere di Chinatown tra case con tetti a pagoda, draghi riprodotti ovunque, ristoranti da cui esce ogni odore, templi e musei, meritano di essere visitati.

GUIDA DI VIAGGIO A JACKSONVILLE: la vecchia Cowford

 Addentrandosi nell’entroterra fluviale del St. Johns River, il più lungo fiume della Florida ed uno dei pochi in America a scorrere da sud a nord, si arriva a Jacksonville.
Pur essendo prettamente urbana, Jacksonville, caotica città a nordest della Florida, possiede anche riserve naturali protette, quartieri residenziali storici e numerosi campi da golf. Le attrazioni di Jax – così la chiamano i suoi residenti – spaziano dai musei dell’arte, della scienza e della storia alla visita della fabbrica di birra, ai divertimenti del complesso Jacksonville Landing lungo il fiume Saint John fino all’autostrada Bronson Motor Speedway. Le spiagge della città con sabbia morbida ed acqua calda sono perfette per il nuoto, il surf ed il kayak.

La città è circondata da un’area metropolitana densamente urbanizzata ed abitata da quasi 1.300.000 persone, tanto da farne il comune più popoloso non solo della Florida, ma anche degli Stati Uniti meridionali, fatta eccezione per lo stato del Texas.
Restando in tema di primati, la metropoli ospita uno degli stabili più alti dello stato: l’Indipendent Life Insurance Company Building, i cui 37 piani raggiungono la ragguardevole altezza di circa 163 metri. Di dimensioni considerevoli è anche il Gator Bowl, lo stadio adibito allo svolgimento degli incontri di football americano, che può contenere oltre 70.000 spettatori comodamente seduti.

Dal punto di vista geografico, il centro sorge a pochissimi chilometri di distanza dall’Oceano Atlantico, sul quale si affaccia il sobborgo di Jacksonville Beach, una specie di terminazione balneare dell’abitato dotata comunque di un proprio governo municipale. L’entroterra è invece caratterizzato dalla presenza di numerose aree verdi, fondamentali per dare respiro ad una conurbazione di queste dimensioni.
Jacksonville e la contea di Duval sono consolidate. Vale a dire che tutte le aree della contea di Duval sono considerate parte di Jacksonville, ciononostante le comunità di Baldwin, Neptune Beach, Atlantic Beach e Jacksonville Beach hanno un loro proprio governo municipale.

Capitale bancaria e località marittima allo stesso tempo. Insieme a St. Augustine è il nodo principale della Prima Costa della Florida. Scoperta nel 1493, la zona ricopre il Fiume St. John.

Jacksonville originariamente si chiamava Cowford perché il fiume Saint Johns in quella zona ha un restringimento, che permetteva così agli allevatori di guadarlo con il bestiame. La città fu rinominata nel 1822 con il nome del primo governatore territoriale della Florida e futuro 7° presidente degli Stati Uniti, Andrew Jackson. Jacksonville qualche volta è abbreviato con Jax.