Buenos Aires,capitale dell’Argentina ,si affaccia sull’Oceano Atlantico in un golfo chiamato Rio de La Plata ed ospita circa 10.000.000 di abitanti. Le condizioni climatiche dell’Argentina sono prettamente tropicali. La maggior parte del territorio argentino soffre carenza di precipitazioni, la zona di Buenos Aires fa eccezione, godendo di una più che sufficiente piovosità media annua. E’ attraversato dal fiume Paranà, il quale alla fine del suo percorso sfocia a mare, e le sue strade si estendono sulle sue rive in un intreccio di strade immerse nella estesa pampa che brulicanti di affaccendati manager si snodano in larghi viali alberati di zone residenziali contrapposte alle numerose bidonville.
La città fu fondata nel 1536 dagli Spagnoli, che la denominarono “Nuestra senora de Buenos Aires”, le diedero cioè il nome della protettrice dei marinai che si affidavano ai venti per navigare; e uno scrittore ha giustamente detto che la città è come sospesa tra due oceani: quello d’acqua e quello di terra, la “pampa”.
La definizione al di là del suo carattere geografico , rende perfettamente anche lo spirito della capitale, perennemente sospesa tra quell’Europa che l’ha generata(il 40%degli argentini ha sangue italiano,un altro 30%sangue spagnolo) e la dura realtà del Sudamerica in cui si trova.
In un solo secolo, dal 1870 al 1970, la popolazione è passata da 200.000 ai 10 milioni di abitanti, questo principalmente grazie all’emigrazione dall’Europa che ne ha fatto di Buenos Aires una megalopoli.
Da qui si spiega anche l’antico detto locale:
“I messicani discendono dagli Aztechi, i peruviani dagli inca , gli argentini dalle navi”